Forlì, 11 febbraio 2025 – Alcolock, divieti per chi guida, sanzioni. Queste novità nel codice della strada hanno suscitato un forte panico generalizzato nell’approcciarsi a vino, birra e alcolici che, come riportano i proprietari dei locali del comprensorio forlivese, ha inciso sui guadagni nell’ultimo mese.
“Passando tra i tavoli durante il servizio sento spesso le persone chiacchierare, e percepisco la paura che adesso hanno nel bere”, racconta Kevin Romano, uno dei proprietari dell’enoteca Ciacarò in via dei Mille, tra quelle che hanno più subìto il colpo dell’introduzione del nuovo codice della strada. “Ordinano comunque alcol, ma di meno: invece delle due bottiglie di prima ne prendono solo una, o si organizzano affinché uno di loro non beva per guidare al ritorno. La cosa secondo me più spiacevole è che quello che ordinano non viene bevuto con serenità, che dovrebbe essere ciò che un gestore di enoteca offre al consumatore, creando un’atmosfera piacevole nella sua interezza. C’è stato anche un ribasso economico, ma per ora ristretto”, conclude.
Una conferma simile arriva da Gilberto Casadio, del ristorante pizzeria Da Gusto (via Zampeschi 7): “Anche da noi l’alcol è calato. Forse sui nostri scontrini incide di meno rispetto agli altri ristoratori della zona, perché lavoriamo molto nei pranzi dei giorni feriali servendo gli operai delle ditte limitrofe, che durante il turno non possono bere. Ma noto l’ansia nei clienti: le grandi tavolate ordinano solo birra, e le bottiglie di vino sono praticamente sparite, cosa che incide sul nostro guadagno. Abbiamo notato però un incremento della birra 00”. Si tratta dell’alternativa analcolica alla famosa bevanda bionda, che permette di preservarne il gusto senza rischiare le alterazioni delle facoltà mentali e fisiche che l’alcol può provocare.
Alcuni proprietari hanno deciso di muoversi andando incontro ai clienti: a dimostrare l’innovazione e l’intuito forlivese c’è l’Osteria del Ferrovecchio (piazza Dante Alighieri 22), che ha iniziato a proporre un servizio di navetta: “Per sopperire al disagio manifestato dai nostri avventori, e permetter loro di ritrovare la serenità nel momento della cena fuori, abbiamo istituito un servizio taxi: nel territorio di Forlì, con 10 euro a persona il nostro collaboratore va a prendere e poi riporta a casa i clienti che lo desiderano – racconta la proprietaria, Alda Gega –. Il servizio è già attivo. Per ora l’hanno sperimentato due clienti, e ne sono rimasti soddisfatti”.
Anche Simone Rosetti, titolare della mitica Ca’ de Be’ di Bertinoro, proprio ieri ha lanciato un’iniziativa che va nella direzione di bere un bicchiere in più in sicurezza, senza rischiare la patente. Presso un altro suo locale, l’Osteria Michiletta di Cesena, “abbiamo creato un ‘pacchetto salva-patente’, in cui per chi sceglierà il nostro menù con l’abbinamento di vini mettiamo a disposizione anche il pernottamento, ad un prezzo aggiuntivo calmierato, quasi gratuito, presso il vicino Bed&Breakfast ‘Le Rossi Bed’, perché vogliamo che le persone continuino a provare l’esperienza del ristorante”. L’analisi della situazione, del resto, è simile anche a Bertinoro: “Si è quasi azzerata la vendita di bottiglie, è rimasto solo qualche calice. L’unico momento che regge è il pranzo, soprattutto nei weekend, quando le persone dopo il pasto possono fare una passeggiata e smaltire l’alcol prima di rientrare in macchina. Ma la sera la vendita è diventata drammatica”.
La paura generalizzata per la stretta sui provvedimenti per chi viene sanzionato per guida in stato di ebbrezza ha portato anche ad un lieve aumento della richiesta di taxi su Forlì. Così Alex Melli, presidente del consorzio dei tassisti di Forlì: “Abbiamo notato un incremento sulle corse serali, aggiuntivo rispetto al normale periodo delle festività, anche se le persone si stanno col tempo adeguando alle nuove norme, e il picco è già scemato”. Il dato è confermato dal vicepresidente del consorzio, Luca Salpietra: “C’è stato effettivamente un aumento delle chiamate da ristoranti e locali, soprattutto tra Natale e Capodanno, e nella fascia serale, fino a notte inoltrata: le vetture del consorzio, che sono le uniche ad operare a Forlì nel settore dei taxi, hanno comunque sempre coperto tranquillamente la domanda del servizio”.
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