Sanremo 2025, la prima conferenza stampa. Carlo Conti: “Amadeus è imbattibile”

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Conto e carta

difficile da pignorare

 



Presenti anche Antonella Clerici e Gerry Scotti, i co-conduttori della prima serata

È un piacere ritornare da queste parti”. Carlo Conti esordisce così entrando in sala stampa, fischiettando al microfono. È la prima conferenza per i media del 75esimo Festival di Sanremo. “Siete molti di più che nel 2017”, aggiunge, evocando la sua ultima esperienza all’Ariston. E ricorda le 29 canzoni in gara e chiama al tavolo i due conduttori, che lo affiancheranno nella prima serata, Antonella Clerici e Gerry Scotti, lei che il Festival l’ha condotto nel 2010 e lo showman che non l’ha condotto mai, come rimarca lo stesso Scotti. Una conferenza stampa con qualche punzecchiatura dei giornalisti – politica soprattutto – ma che è vissuta tutta all’insegna della leggerezza, una parola a cui tengono particolarmente Clerici e Scotti, legati anche da amicizia con Conti.

Carlo Conti: “Sanremo è casa”

Per me Sanremo è casa”, spiega un Carlo Conti emozionato. È stata casa 1000 volte nel 1985 quando ero qui con la mia 127 arancione, dovevo prendere le interviste al volo. Dopo 40 anni, il mio ruolo è ‘leggermente’ diverso, chi l’avrebbe immaginato…nelle mie edizioni precedenti ci sono stati momenti che mi sono rimasti impressi. Tra questi, quando è venuto Sammy Basso ospite, o quando ho avuto la fortuna di invitare Ezio Bosso. Sarà di Ezio Bosso un brano che sarà presentato la prima sera. Una sua frase mi era rimasta impressa, spiega Conti: “La musica come la vita si fa in un solo modo, insieme”, aveva detto.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

E così ho deciso di condividere quel palco e cambiare ogni sera compagni di viaggio. I primi due sono Antonella Clerici e Gerry Scotti, due colleghi e amici. “Antonella è una sorella, Gerry è diventato mio fratello nel periodo del Covid, siamo stati ammalati nello stesso periodo, facendoci coraggio quando eravamo in ospedale. Clerici e Scotti sono due colonne della tv, è veramente un regalo averli al mio fianco. Avrei voluto che ci fosse un quarto elemento, Fabrizio Frizzi. Ci divertiremo insieme. E cercheremo di dare ritmo alle canzoni che vi presenteremo”. La prima sera ci saranno due eccezioni, oltre le 29 canzoni: Jovanotti, con un momento travolgente e delicato e poi, mi sembrava doveroso, ho chiamato la cantante israeliana Noa e la cantante palestinese Mira Awad, insieme canteranno “Imagine”. Sono elementi musicali che ci portano a fare riflessioni. 

Antonella Clerici: una gioia stare qui

Per me è una gioia stare qui, non me l’aspettavo assolutamente. Con Carlo ci siamo visti in vacanza abbiamo accuratamente evitato l’argomento Sanremo. Poi, a metà gennaio mi ha chiamata dicendo ‘devi dirmi di sì’, voglio avere i miei amici vicini. E così, siamo qui. Ieri, abbiamo provato sul palco e ci siamo divertiti tantissimo. Spero che la stessa spontaneità sarà domani sul palco, questo modo di vivere e di sentire l’amicizia come noi, è una cosa carina che vorrei che arrivasse a casa. Sanremo è bellezza e leggerezza”.

Gerry Scotti: “Un bel regalo”

“Per me è la prima volta, sono l’uomo che ha presentato meno Sanremo in Italia. Con questa mia presenza, dovuta all’amicizia di Carlo, metto fine alla domanda che mia avete fatto tutti. Quando farai Sanremo? Ecco ora avete la risposta: 11 febbraio 2025 così la domanda va in archivio. È un bel regalo che mi avete fatto, sono stato accolto da tutti con grande affetto, mi avete fatto sentire amato.

La politica e l’attualità entrano a Sanremo

Non ci saranno monologhi ma testimonianze forti, spiega Carlo Conti. Qualche canzone ci farà riflettere, come quando canterà il duo di cantanti israeliana e palestinese insieme, Noa e Mira Awad. O, come quando Paolo Kessisoglu si esibirà con la figlia 18enne, durante la quarta serata, in un brano che raccontano i giovani oggi e gli hikikomori

“Nessuna pressione politica”

Qualche pressione politica? insinua qualcuno. “Non ho avuto alcun tipo di pressioni – risponde Conti. Evidentemente l’azienda si è fidata di me, perché sa il mio modo di lavorare: non cerco le polemiche, anche se ci sono perché altrimenti non sarebbe il festival di Sanremo”. 

 Fascismo e antifascismo

“Certo, che problema c’è? Ci mancherebbe…”. Carlo Conti risponde alla domanda rivolta da un giornalista a lui e a Gerry Scotti se si dichiarino antifascisti. “Non bisogna mai dimenticare quello che hanno fatto per noi i nostri genitori e i nostri nonni. E’ una domanda anacronistica” aggiunge il conduttore. E Gerry Scotti aggiunge che metà della sua famiglia è stata fucilata dai fascisti. Anche lui “antifascista”, ricordando il sacrificio per la libertà di alcuni suoi familiari.

Sanremo a Mediaset? 

Sanremo a Mediaset? la domanda provocante di qualcuno. “Apprezzo la domanda molto futuristica, ma è più facile che io conduca il festival qui alla Rai che Mediaset si prenda il baraccone Sanremo, così la vedo da telespettatore“. “In azienda, sinceramente, se posso farvi da spia qualificata, non ho mai sentito seriamente parlare di un’operazione del genere. Discutere questa ipotesi come possibilità sarebbe pura fantasia”.

  

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