Il caldo anomalo di questi primi mesi del 2025 sta stravolgendo l’agricoltura in Puglia, con fenomeni climatici che mettono a rischio la sopravvivenza di molte coltivazioni. La cosiddetta “finta primavera” ha portato a un anticipo delle fioriture, con mandorli già “imbiancati” dai fiori e mimose che sbocciano addirittura a gennaio, ben prima della tradizionale festa della donna dell’8 marzo. Secondo il monitoraggio della Coldiretti Puglia, questa situazione sta causando preoccupazioni per il futuro delle produzioni agricole, che rischiano di essere distrutte da ondate di gelo improvvise. L’anomalia climatica, con temperature superiori alla norma, ha portato a una maturazione precoce di diverse colture, tra cui broccoli, cavolfiori e cicorie, che avrebbero dovuto essere raccolte solo a marzo. Il caldo ha infatti anticipato i tempi di produzione di oltre un mese, creando un disallineamento tra la raccolta e le stagioni tradizionali. Nel frattempo, mandorli, fichi e gelsi stanno preparando la fioritura in anticipo, con un rischio concreto di danni se le temperature scenderanno repentinamente, come accaduto in passato.
Il caldo anomalo non è l’unico pericolo per le coltivazioni: il gelo potrebbe infatti danneggiare gravemente i fiori e le gemme delle piante, che non hanno potuto completare il loro normale periodo di quiescenza. Le ondate di gelo che colpiscono la Puglia nei mesi invernali potrebbero avere effetti devastanti, come evidenziato dalla Coldiretti, mettendo a rischio anche la produzione di ortaggi invernali come cavoli, broccoli e cicorie, che reggono temperature sotto lo zero solo se le gelate sono brevi e non troppo intense. Il fenomeno della tropicalizzazione del clima sta cambiando i cicli naturali, con la fioritura anticipata di mandorli e peschi e la maturazione precoce di ortaggi, mentre le gelate minacciano le produzioni. “Il brusco abbassamento delle temperature avrà effetti devastanti sulle colture”, avverte Coldiretti, sottolineando anche i pericoli legati alla riduzione del fabbisogno di freddo, che risulta essenziale per alcune colture come l’olivo, determinando possibili cali produttivi.
In aggiunta, il clima più caldo favorisce la sopravvivenza di insetti dannosi per le colture, come la cimice asiatica, che potrebbe attaccare frutta, ortaggi e cereali nella prossima primavera, complicando ulteriormente la gestione agricola. Il 2025 si preannuncia un anno difficile per l’agricoltura pugliese, che nel 2024 ha già visto danni ingenti a causa degli eventi climatici estremi. Secondo le stime di Coldiretti, oltre un miliardo di euro di danni sono stati causati dalla siccità e da fenomeni meteo estremi che hanno ridotto drasticamente le produzioni agricole, con perdite che hanno interessato il grano, la frutta, la verdura, il foraggio per gli animali e anche il miele e le olive. Gli agricoltori sono costretti a far fronte a rincari dei costi di produzione che arrivano fino al 50%, pur impegnandosi a promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione sostenibili e colture meno idro-esigenti. Tuttavia, Coldiretti sottolinea che l’acqua rimane un elemento fondamentale per la sopravvivenza del settore agricolo e per la competitività dell’intera filiera alimentare.
Di fronte a queste sfide, Coldiretti ribadisce l’importanza di adottare strategie per la gestione dell’acqua, fondamentale per garantire la sopravvivenza delle coltivazioni in periodi di siccità. L’organizzazione agricola suggerisce interventi di manutenzione e recupero delle acque piovane, attraverso infrastrutture come bacini e invasi, nonché il recupero delle ex cave per immagazzinare acqua durante i periodi più piovosi, da utilizzare nei momenti di scarsità. Inoltre, il 2025 segna un ulteriore aumento delle temperature, con gennaio che ha registrato valori ben superiori alla media storica, facendo del 2024 l’anno più caldo mai registrato in Italia. Le rilevazioni di Coldiretti su dati Isac-Cnr confermano che la Penisola ha visto un aumento di 1,35 gradi rispetto alla media del periodo 1991-2020, evidenziando come il cambiamento climatico stia impattando pesantemente anche sull’agricoltura.
L’agricoltura pugliese si trova ad affrontare una sfida sempre più complessa legata ai cambiamenti climatici. L’adozione di misure per ridurre i danni e la gestione intelligente delle risorse idriche saranno cruciali per garantire la sopravvivenza delle coltivazioni e la competitività del settore. Tuttavia, è necessario un impegno collettivo per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e adattarsi alle nuove condizioni atmosferiche, per proteggere la produzione agricola e l’economia della regione.
Lo riporta ruvochannel.com
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