Si è conclusa da poco la quinta edizione del Premio #beethechange2024, ideato dalla Società Carosella Group e dedicato alla memoria del professore Antonio Carosella (1923-2012), dirigente scolastico nei Licei e Governatore del Distretto 2100 Rotary International nell’anno sociale 1998-1999. Un premio che vuole tributare un giusto riconoscimento a quei giovani tra i 16 e i 30 anni, in particolare studenti, laureati e già occupati, che si siano particolarmente distinti per capacità progettuali orientate alla sostenibilità che abbiano inciso o possano ragionevolmente incidere positivamente sulla comunità determinandone cambiamenti positivi e duraturi. “Un premio che dei giovani premi l’impegno etico”, puntualizza Massimo Carosella, anima e cuore dell’iniziativa, figlio del compianto professore Carosella e Ceo di Carosella Group, società internazionale di consulenza che fornisce un approccio innovativo e integrato a Governance, Risk management e Compliance.
Parliamo di Carosella Group?
Nasce nel 2008 negli USA, dove in quel momento era più favorevole il mercato, per poi crescere in Europa, con due branch nel 2013 in Italia e un anno dopo a Londra.
Oggi siamo un punto di riferimento internazionale per aziende di ogni dimensione.
Qual è la vostra mission?
Aiutare le imprese a realizzare modelli d’impresa etica innovativi attraverso soluzioni personalizzate di Governance, Risk Management e Compliance (GRC). La gestione del rischio viene affrontata nelle varie declinazioni. Nelle aziende analizziamo i processi per individuare eventuali criticità che possano dar luogo, sia pur involontariamente a illeciti o per esempio a carenze di security, dunque suggeriamo una serie di azioni collettive.
Il vostro punto di forza è Bee, di cosa si tratta?
Bee (Business Environment Ethics e Business Enhancement Engine) è una piattaforma versatile e all’avanguardia per sviluppare modelli su misura di Enterprise Risk Management (ERM), adattabili a qualsiasi settore e azienda. Bee è più di un software: è un investimento strategico per il presente e il futuro del business di qualsiasi azienda. Innovazione, etica e sostenibilità, tutto in un’unica soluzione.
Quanto è differente la percezione del rischio nel mondo anglosassone rispetto all’Italia?
Il livello di percezione del rischio è abbastanza confortante nel nostro Paese, nel senso che tutte le aziende hanno approntato controlli interni abbastanza efficaci, anche con nostro aiuto. Il problema, se proprio vogliamo individuare criticità, è che mentre nel mondo anglosassone è più frequente imbatterti con qualcuno più consapevole del rapporto tra rischio e strategie, in Italia è visto più, o ancora, come qualcosa legato solo alla protezione dati, ad eventuali sanzioni e così via.
Vale la pena ricordare che correre un rischio, ad esempio per l’illecito, oggi significa al 99% perdere in un istante tutta la reputazione che hai costruito in una vita.
Torniamo al Premio…
Con #beethechange abbiamo ritenuto di unire la matrice valoriale ed etica. Ci occupiamo di etica di impresa come valore declinato nella vita di tutti i giorni. Da quando ho perso mio padre il ricordo di lui è stato l’anello di congiunzione tra i due elementi. Mio padre era una persona impegnata nel mondo della scuola, negli ultimi 30 anni della sua carriera è stato dirigente scolastico, persona molto riconosciuta e riconoscibile per il suo impegno etico e civico, in più lui vedeva il mondo della scuola come quel segmento a cui indirizzare tutto l’impegno dei giovani e per i giovani. Per noi, per #beethechange, i giovani costituiscono il principale ambito e il primo interesse per il quale impegnarsi.
E loro? I giovani, intendo, come hanno risposto?
I giovani soprattutto se sollecitati rispondono sempre molto bene. Devo dire che c’è una attività preziosa di promozione e di coinvolgimento da parte delle scuole, è nata una collaborazione eccellente. I ragazzi vengono, rispondono. Da pare nostra riusciamo sempre ad individuare dei vincitori tra tantissimi che ci piacerebbe premiare. Il livello è molto alto, come la nostra soddisfazione.
Poi, oltre alla scuola, potete contare sul Rotary, sui Comuni e sul mondo delle imprese.
Appartengo al Rotary da tantissimi anni, ho sempre trovato convergenza e sostegno nei confronti del premio. Un patrocinio morale di grande prestigio e una consonanza di intenti
Che unisce il premio all’azione del Rotary International a favore dei giovani. Ben 5 i comuni che hanno voluto patrocinare moralmente perché credono in questa iniziativa, perché hanno voglia di unirsi nell’impegno organizzativo e perché i loro uffici scuola possano far candidare più giovani possibili. Infine, fondamentale, l’aggregazione del mondo imprenditoriale. E posso annunciare che con grande entusiasmo siamo ora già partiti con l’edizione 2025 la cui premiazione ci sarà a novembre 2025.
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