Juve, tutto su Kolo Muani. E poi Adeyemi…

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Bologna, 12 febbraio 2025 – Prima metà di missione compiuta, ma servirà completare l’opera a Eindhoven. La Juve batte un colpo nell’andata degli spareggi, anche rischiando e soffrendo, ma portando a casa un risultato importante che andrà difeso in Olanda. L’hanno decisa un centrocampista, McKennie, e una sorpresa che tale non è più, Mbangula, ma in generale la Juve ha sfoderato una buona prestazione su tutti i livelli, come energia, intensità, mentalità, cioè quello che aveva chiesto Thiago Motta alla vigilia. C’è ottimismo per il ritorno e in generale per la seconda parte di stagione, con la Juve che ha altri due obiettivi: rimanere nelle prime quattro posizioni in campionato e confermare il titolo in Coppa Italia. Ma si sa, una società deve ragionare e pianificare il futuro con largo anticipo e in questo caso il lavoro è tutto di Cristiano Giuntoli, chiamato a proseguire questa rivoluzione imbastita l’estate scorsa.  

Kolo Muani da riscattare (o confermare)

C’è da lavorare sull’attacco, per un semplice motivo: il nodo Dusan Vlahovic. La batteria degli esterni c’è con gli innesti in estate di Conceicao e Gonzalez, più un Yildiz che deve continuare a crescere, mentre sul ruolo del centravanti l’arrivo a gennaio di Kolo Muani ha aperto ufficialmente alla nuova era. Che non prevede Dusan Vlahovic. L’ex Fiorentina va in scadenza di contratto nel 2026 e non sono previsti, a oggi, sbocchi per il rinnovo, così la cessione diventa obbligata e la gerarchia oggi parla chiaro: prima viene Kolo Muani. Proprio il francese è adesso la priorità per Cristiano Giuntoli e la decisione è presa: va confermato. Non sarà facile. La prima strategia, come avevamo raccontato qualche giorno fa, è quella di provare a chiedere un altro prestito al Psg inserendo un diritto di riscatto al 2026 per poter dilazionare nel tempo l’investimento. Non è detto che i parigini accetteranno, ma nel frattempo il lavoro della dirigenza è cominciato, con l’idea di fissare un riscatto attorno ai 50 milioni di euro. Sulla cifra, però, c’è il rischio che il Psg possa sparare alto, proprio per il rendimento sontuoso di Kolo Muani nelle prime tre partite di campionato, con cinque gol di cui tre da sei punti totali contro Empoli e Como. Se il Psg non dovesse accettare il rinnovo del prestito, la Juve dovrebbe provare ad agire sul cartellino già in estate, sacrificando qualcuno in uscita (proprio Vlahovic) per reinvestire su Kolo Muani.

Torna di moda Adeyemi

Non solo Kolo Muani, perché la Juve medita un altro colpo offensivo per l’estate e andare a completare il reparto con un elemento duttile che possa fare sia l’esterno che la prima punta. Il nome è quello di Karim Adeyemi, già cercato nelle scorse sessioni di mercato e che rappresenterebbe un innesto giovane, funzionale e adatto alle caratteristiche che ricerca Motta, da sempre dedito ai calciatori in grado di ricoprire più ruoli. Adeyemi ha da poco cambiato procuratore e l’addio al Dortmund potrebbe diventare realtà in estate. La Juve, ovviamente, si scontra con lo scoglio dei costi, anche sulla base di quanto dovrà investire su Kolo Muani. L’asticella dai tedeschi sarebbe fissata attorno ai 50 milioni di euro e senza particolari sconti né tantomeno formule vantaggiose, cioè prestiti con diritto, per cui Giuntoli dovrà prendere in mano la calcolatrice e capire quanto budget avrà a disposizione dalla proprietà e quanto lo dovrà arricchire con una o due cessioni. Missione difficile, ma non impossibile. Adeyemi, in questa stagione, è a quota 6 gol e 6 assist in 18 partite totali tra tutte le competizioni e ha pagato un infortunio muscolare tra ottobre e dicembre. Ora è tornato a pieno regime e c’è stata anche la sua firma nel sacco del Dortmund in casa dello Sporting Lisbona per zero a tre.

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Del Piero: “Vittoria Juve, ma…”

Tornando sull’andata di Champions si è espresso Alex Del Piero, che di partite importanti in maglia bianconera se ne intende. Bene la vittoria, anche se il discorso qualificazione è ancora tutto aperto, ma in termini di gioco il Psv ha messo in mostra qualche idea in più. Serve migliorare ancora, perché alla fine qualche momento di sofferenza c’è stato: “Siamo a febbraio e il Psv per certi versi ha avuto più idee della Juve – il suo commento a Sky Sport – Penso che i bianconeri possano fare di più e meglio. La squadra è stata brava a restare lì e a essere concreta, approfittando dell’imprecisione del loro portiere. Ci sono sicuramente lati positivi e altri da migliorare”. E dove? Bè, sul gioco dice Alex: “Ho visto una Juve dura, concreta, c’era determinazione. Il gioco invece fatica ancora a uscire”. Il match winner è stato Samuel Mbangula, non nuovo a gol importanti nel finale di partita. Il ragazzo si dimostra sveglio e pronto quando chiamato in causa: “Complimenti per il gol, è sempre importante, poi mi è piaciuto perché ha sottolineato il fatto che avrebbe potuto fare meglio. Bravo a sottolinearlo e non è da tutti. E’ molto giovane e poteva fare di più, ma mi è piaciuta questa maturità”. E ora va avanti la settimana Santa. Domenica sera c’è il big match con l’Inter allo Stadium, probabilmente anche con il rientro di Cambiaso, poi mercoledì il ritorno in Olanda, in un calendario compresso e che prevede il Cagliari il 23, la Coppa Italia con l’Empoli mercoledì 26 e poi il Verona il 2 marzo. Un tour de force da non fallire, da un lato per conquistare gli ottavi di Champions, dall’altro per prendersi i primi quattro posti in Serie A e qualificarsi alla semifinale di Coppa Italia dove attende il Bologna di Italiano. Due settimane in cui non saranno ammessi errori.



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