Le crociere in Italia verso un nuovo record con 15,3 milioni di passeggeri e 5.400 scali nel 2025

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Per il terzo anno consecutivo, l’Italia dovrebbe fare segnare un ulteriore record per il turismo crocieristica. La società di analisi e ricerca Risposte Turismo nel suo ultimo ‘Speciale crociere’ stima infatti che lo Stivale potrebbe raggiungere nel 2025 un nuovo record sia di passeggeri accolti che di toccate nave.

Più precisamente sono attesi 15,29 milioni di passeggeri (+7,5% fra 2025 e 2024) grazie a oltre 5.400 toccate nave (+5,9%). Come altre volte, il quadro complessivo è frutto di uno scenario diversificato, con alcuni scali che si accingono a registrare un nuovo record nei volumi di traffico (tra di essi Cagliari, Civitavecchia, Messina, Napoli, Palermo e Portofino) sebbene altri accoglieranno meno passeggeri di quanti accolti nel 2024 (Livorno, Savona e soprattutto Ravenna).

Quanto all’anno appena concluso, l’Italia ha registrato nel 2024 una crescita del 3% rispetto al 2023 per quanto riguarda i volumi di passeggeri movimentati nei porti, a cui corrisponde un incremento nel numero degli accosti pari al 3,6%. Complessivamente i passeggeri movimentati sono stati 14,22 milioni con oltre 5.100 call registrate in 64 scali. Nel 2024 sono circa 2,4 milioni i turisti crocieristi che si sono imbarcati in porti italiani.

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Secondo Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, “c’è ancora spazio perché i volumi possano continuare a crescere, dal momento che, nel confronto tra i tassi di crescita media annuale nel periodo 2019-2024, l’Italia registra un +2% mentre a livello mondo la percentuale sale al 3%. È evidente che per una destinazione ‘matura’ nel mercato crocieristico come l’Italia non ci sia da aspettarsi tassi di crescita annuali in doppia cifra, ma la tendenza complessiva del mercato mondiale può tradursi senz’altro in nuove opportunità per il nostro Paese”.

A proposito delle previsioni 2025 si prevede che alcuni porti raggiungeranno un nuovo record di traffico, come Civitavecchia (+4,3%), Napoli, (+21,0% passeggeri 2025/2024), Genova (+11,0%) e Palermo (+9,4%). Inoltre, lo scalo partenopeo e il capoluogo siciliano dovrebbero superare per la prima volta rispettivamente 2 e 1 milioni di crocieristi movimentati. A livello regionale, Lazio e Liguria torneranno a contendersi le prime due posizioni per numero di passeggeri movimentati.

Seguono Campania e Sicilia, che nel 2025 registreranno il più elevato incremento percentuale sul 2024, con la prima che scavalcherà la seconda nel ranking di regioni con più traffico rispetto all’anno precedente, salendo quindi alla terza posizione. La Puglia salirà al sesto posto, superando la Sardegna. Tra le aree in controtendenza, il Nord-Est è ancora lontano dall’anno record (nel 2025 attesi 1,33 milioni di crocieristi nei quattro porti, rispetto ai quasi 2 milioni dell’anno record 2013).

Tra i porti italiani, nel 2025 Civitavecchia si confermerà al vertice con 3,5 milioni di passeggeri, registrando un +2,8% rispetto al 2024. Seguono Napoli e Genova, distanziati da circa 400.000 passeggeri, con lo scalo partenopeo a prevedere una crescita del 21% sia per passeggeri che per toccate nave, e quello ligure ad attendersi un aumento di circa il 10% in entrambe le variabili. Segue al quarto posto Palermo (+9,4% 2025/2024) con 242 toccate e un nuovo record storico. In termini assoluti, le variazioni più consistenti dovrebbero essere registrate da Napoli, Messina e Genova (rispettivamente +360.000, +180.000 e +170.000 movimenti passeggeri). Un calo nel numero di crocieristi movimentati è previsto, quest’anno, per i porti di Livorno, Savona e Ravenna (per i primi due, in modo lieve, -1,6% e -3,3%, il terzo con -15,1%). Lo scalo romagnolo è coinvolto dai lavori del nuovo terminal che daranno nuovo slancio al traffico a partire dal 2026.

Saranno 19 i porti che nel 2025 accoglieranno più di 100.000 passeggeri, con Salerno, Olbia e Portofino a superare quest’anno tale soglia.

A proposito di Mediterraneo nel 2024 Barcellona si è confermato il primo porto della regione con un distacco di circa 190.000 passeggeri da Civitavecchia, ma comunque in diminuzione rispetto lo scorso anno e avvicinando così i risultati dei due scali. Il porto catalano ha accolto circa 3,6 milioni di passeggeri con 791 accosti mentre quello italiano 3,46 milioni con 841 accosti. Il podio si completa con Marsiglia con 2,43 milioni di crocieristi movimentati, in leggero calo sul 2023 (-6,4%), seguita da Palma de Mallorca con 1,84 milioni. In totale, i primi 20 porti del Mediterraneo – di cui 9 italiani – hanno superato di poco i 27 milioni di passeggeri e sfiorato le 9.100 cruise call, segnando rispettivamente una crescita del 3,0% e del 1,8% sul 2023.

Guardando alle classifiche degli homeport e dei porti di transito, l’anno scorso Civitavecchia è anche il primo porto per volume di crocieristi imbarcati e sbarcati (1,7 milioni). Segue a distanza Genova, con 600 mila crocieristi coinvolti in operazioni di home in/out. In totale, i crocieristi che hanno iniziato una crociera nei porti italiani sono stati circa 2,4 milioni.

“Tra le necessità che, come Risposte Turismo, abbiamo cercato di evidenziare da tempo, vi è quella di un piano nazionale per la portualità crocieristica, e con essa anche una riflessione strategica complessiva, a livello Paese, di destinazione crocieristica” conclude Francesco di Cesare. “Nel rispetto della totale autonomia che ogni porto, città, regione hanno e avranno nel decidere su quali asset puntare e quali investimenti prediligere, credo che una lettura complessiva non possa che aiutare tutti a comprendere meglio quali direzioni prendere”.

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