Monza. Il passare del tempo è un concetto relativo, quasi una sensazione dell’anima. A volte sembra accelerare il ritmo naturale delle lancette, altre volte lo rallenta. Il primo anno di vita dell’associazione Marta Roncoroni, giovane monzese di soli 15 anni, portata via poco prima del Natale 2023 da una emorragia cerebrale causata da un tumore maligno, è volato tra tanti progetti realizzati, altrettante idee avviate e il concreto sostegno umano di molte persone.
Proprio sull’onda dell’emozione provocata da una morte così assurda ed improvvisa, l’associazione, fortemente voluta dal papà di Marta, Giovanni Roncoroni e dalla mamma Sara, è partita nel 2024 con una raccolta fondi, che ha avuto uno straordinario seguito, a favore del reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica dell’Ospedale San Gerardo di Monza e diverse iniziative dedicate alla formazione medico-infermieristica.
La presentazione della mostra all’Ospedale San Gerardo
L’INTERVISTA
Il 2025 dell’associazione Marta Roncoroni, che è diventata alla fine del 2024 un ETS (Ente Terzo Settore), è iniziato con la stessa voglia di fare dell’anno da poco concluso. Come dimostrano anche la mostra, visitabile fino al 16 febbraio nello spazio davanti al Centro Congressi dell’Ospedale San Gerardo, che raccoglie i lavori realizzati dagli alunni della 2 C del Liceo artistico del Preziosissimo Sangue di Monza, compagni di classe di Marta, e l’incontro, organizzato oggi, 12 febbraio, sul lutto nella scuola.
“Ogni iniziativa realizzata fino ad ora è stata significativa e una delle cose meravigliose che sono avvenute nel corso di questo primo anno è che molte persone si sono avvicinate per proporci moltissime attività straordinarie” spiega nell’intervista ad MBNews Giovanni Roncoroni. Che annuncia prossimamente anche attività rivolte ai familiari di pazienti del reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica.
IL BILANCIO
Signor Giovanni, ad un anno dalla nascita dell’associazione dedicata a Marta quali i momenti più significativi?
Il 2024 è stato un anno molto intenso. Dopo la costituzione dell’associazione, avvenuta nel febbraio 2024, sono stati avviati i primi progetti dedicati alla formazione medico-infermieristica. Il primo è quello in cui i medici e gli infermieri di Monza hanno affiancato le persone della Terapia Intensiva Pediatrica e Neonatale del Gaslini di Genova, uno degli ospedali pediatrici più importanti in Italia ed in Europa.
Da aprile a novembre sei coppie formate da un medico rianimatore e da un’infermiera della Terapia Intensiva Neurochirurgica del San Gerardo di Monza hanno lavorato per due settimane al fianco dei loro colleghi di Genova. I medici hanno seguito prevalentemente le attività della sala operatoria, mentre le infermiere hanno affiancato i colleghi nella gestione dei pazienti degenti. L’attività, il cui obiettivo è l’accrescimento delle competenze per la gestione dei pazienti neurochirurgici pediatrici, proseguirà anche nel 2025.
C’è altro che sta bollendo in pentola?
C’è un secondo progetto nell’ambito della formazione medico-infermieristica ed è quello dei corsi e delle certificazioni PALS (Pediatric Advanced Life Support) AHA di tutti i medici e gli infermieri della Terapia Intensiva Neurochirurgica. Avviato nel 2024, proseguirà anche questo per tutto il 2025. Nel frattempo l’associazione è cresciuta, e a fine 2024, con la registrazione al RUNTS (Registro Unico Nazionale Terzo Settore), è diventata ETS, Ente Terzo Settore.
GLI SVILUPPI
Proprio a questo proposito, quali prospettive vi apre l’essere diventati Ente Terzo Settore?
Questa trasformazione introduce nuovi obblighi, implica un’amministrazione ancora più rigorosa, che confidiamo ci permetterà di creare nuove relazioni con enti pubblici e privati, altrimenti precluse. Rende già da quest’anno deducibili le donazioni che privati e imprese vorranno farci.
Infine ci consentirà di chiedere l’ammissione al contributo del 5×1000 in modo che chi vorrà, dalla dichiarazione dei redditi 2025, quindi l’anno prossimo, potrà destinare questa parte dell’imposta sui redditi alle nostre attività.
Un primo piano di Marta Roncoroni
Anche sulla base del cambiamento in ETS, a quali progetti state pensando?
Oltre alla prosecuzione di quelli avviati nel 2024, abbiamo previsto già tre nuove attività di formazione. A gennaio uno dei rianimatori del reparto ha iniziato un master di II° livello presso il Policlinico Gemelli di Roma. Si tratta di un master di alta specialità destinato a formare esperti per la gestione dell’emergenza dall’età neonatale all’adolescenza.
In febbraio un’infermiera inizierà un altro master, sempre organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, sugli accessi venosi pediatrici e neonatali. Infine, sempre per quanto riguarda questa prima parte dell’anno, altri due medici seguiranno dei corsi di broncoscopia pediatrica organizzati in collaborazione con l’ospedale Meyer di Firenze, altra eccellenza in campo pediatrico.
LE PROPOSTE
Al fianco delle attività di formazione medico-infermieristica, proprio oggi, 12 febbraio, prende il via un progetto sul tema della gestione del lutto nella scuola. Di cosa si tratta?
In questo anno abbiamo sperimentato direttamente quanto il ritorno a scuola dopo la perdita di una persona cara possa rappresentare un momento di grande difficoltà. Anzitutto per chi vive il lutto, ma anche per chi si trova a contatto con la persona che si trova in una condizione così difficile. Spesso compagni e insegnanti non sanno come comportarsi, cosa fare e cosa non fare.
È questa la ragione per cui abbiamo pensato di realizzare un progetto con le professioniste di Libellule nel Cuore, progetto della Fondazione Maurizio Fragiacomo. Sono previste due fasi: un incontro pubblico di sensibilizzazione, che si terrà appunto oggi, 12 febbraio, presso il Centro Congressi dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Successivamente ci saranno dei workshop di formazione della durata di circa 6 ore ciascuno.
I SIGNIFICATI
In un anno l’associazione Marta Roncoroni è stata protagonista e artefice di molte iniziative. Quali quelle che si possono giudicare più significative?
Ogni iniziativa è stata significativa. Una delle cose meravigliose che sono avvenute nel corso di questo primo anno è che molte persone si sono avvicinate per proporci moltissime attività straordinarie. Alle volte anche semplici, ma sempre molto intense a livello emotivo.
Ricordo alcuni dei momenti “pubblici” che ci hanno toccato maggiormente, sperando di non fare torto a nessuno.
Anzitutto il doppio spettacolo al Teatro Manzoni del 2024, realizzato grazie alla scuola di danza LPE. E’ stato un abbraccio fortissimo, di un’intensità eccezionale, replicato in piccolo durante la festa di fine anno dell’Avis di Monza.
Poi cosa altro vuole aggiungere?
Mi vengono in mente le iniziative promosse dall’istituto comprensivo Anna Frank, quelle di Avis e Corrocolguanto, la partecipazione alla DAF del Liceo Frisi e la bellissima giornata dell’Arte della scuola di Marta, il Liceo Artistico del Preziosissimo Sangue.
Non meno importanti i numerosissimi gesti compiuti giornalmente da tantissime persone. Le lettere che ci hanno scritto, gli atti di generosità che hanno compiuto, primo fra tutti quello di scegliere di donare sangue, le foto e pensieri che ci hanno dedicato, di una bellezza commovente fino alle lacrime.
Un’aula del Liceo Artistico del Preziosissimo Sangue
Proprio con il Liceo Artistico del Preziosissimo Sangue è nato qualcosa dal forte valore simbolico. Ci spiega i dettagli?
Abbiamo ricevuto in dono quattro loghi e tanti progetti per un’ipotetica sedia da realizzare per il reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Uno di quei loghi è divenuto il simbolo dell’associazione Marta Roncoroni, l’altro è ricamato sulle felpe del reparto che ha avuto cura di Marta.
E proprio in questi giorni di febbraio, dal 3 al 16, questi lavori degli studenti del Liceo Artistico del Preziosissimo Sangue sono in mostra, per volere del Presidente e del Direttore Generale della fondazione San Gerardo, nello spazio espositivo al piano -1 della palazzina accoglienza dell’Ospedale.
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