Non sempre la correlazione tra Borsa e Oro è inversa: a volte si muovono di pari passo ed è importante comprendere quando
Nel mondo degli investimenti, si tende comunemente a pensare all’oro e al mercato azionario come a due asset con correlazione inversa: in tempi di incertezza e crisi, quando le azioni subiscono perdite, l’oro viene infatti considerato come un bene rifugio, in quanto tende a salire; e viceversa, in periodi di crescita economica le azioni brillano mentre il metallo prezioso può subire una flessione.
Tuttavia, quando si parla di finanza generalizzare è sempre controproducente in quanto esisterà sempre il periodo che diventerà l’eccezione alla regola. Come la storia sta insegnando, non è sempre valida la regola: in alcuni momenti oro e borsa si muovono in sincronia, salendo o scendendo insieme, così come sta accadendo di questi ultimi tempi.
Questa inversione di fenomeno, apparentemente in contrasto con le aspettative tradizionali, è spiegabile attraverso una molteplicità di fattori economici, finanziari e geopolitici che influenzano contemporaneamente entrambi i mercati. Per fare un esempio semplice e concreto, quando le banche centrali adottano politiche monetarie espansive—come la riduzione dei tassi d’interesse —si genera un ‘surplus di liquidità’ nel sistema finanziario.
Questo denaro in eccesso non resta di certo inattivo: da un lato, gli investitori lo destinano al mercato azionario alla ricerca di rendimenti più elevati, e dall’altro lo investono in oro, in quanto percepito proprio come protezione contro il rischio inflazionistico. Così, in una situazione di abbondanza di liquidità, l’aumento della domanda si traduce anche in un rialzo, sia delle azioni che del prezzo dell’oro. Ma non è l’unico caso, perché la sincronia si manifesta anche in momenti di crisi o di stress finanziario con forte panico, vediamo quindi di capire più nel dettaglio quando ci si può trovare di fronte a una situazione di rialzo combinato tra borsa e oro.
Quando Oro e Borsa salgono insieme, generalizzando il trend rialzista
1. Politiche monetarie espansive
Come accennavamo anche nel paragrafo precedente, quando le banche centrali adottano politiche espansive, come la riduzione dei tassi d’interesse o l’avvio di programmi di quantitative easing, aumenta di riflesso la quantità di denaro in circolazione. Se in un contenitore si aggiungono troppe risorse, queste risorse strariperanno e andranno a influenzare anche tutti i ‘contenitori correlati’. In questo senso, quella liquidità che si va a creare genera un surplus che viene investito non solo in azioni ma anche in oro.
2. Inflazione moderata e crescita economica
In fasi di crescita economica in cui l’inflazione è contenuta, le aziende tendono a registrare profitti in crescita. Facendo l’esempio di un’azienda che aumenta la produzione per via di un aumento di domanda. Questa crescita economica fa salire anche il valore delle azioni della società perché gli investitori vedono margini di profitto in espansione. Parallelamente, l’oro viene visto come una riserva di valore, soprattutto quando gli operatori prevedono che l’inflazione possa aumentare in futuro.
3. Deprezzamento della valuta di riferimento
Se la valuta di riferimento, ad esempio il dollaro statunitense, si deprezza, l’oro diventa un’opzione interessante per proteggere il patrimonio, viene quindi utilizzato come bene rifugio. Allo stesso tempo, un dollaro più debole può aiutare le aziende esportatrici a essere più competitive, incrementando i loro profitti e, di conseguenza, il valore delle azioni. Questo duplice effetto porta a un rialzo sia dell’oro sia della borsa.
Quando Oro e Borsa scendono insieme
1. Aumento dei Tassi di Interesse
Quando le banche centrali aumentano i tassi d’interesse per combattere l’inflazione, gli investimenti in obbligazioni diventano più attraenti grazie ai rendimenti fissi più elevati. Questo però allontana l’attenzione degli investitori da asset come azioni e oro che non pagano interessi.
2. Crisi di liquidità
In situazioni di crisi finanziaria o eventi imprevisti, gli investitori potrebbero avere bisogno di liquidità immediata e decidere di vendere qualsiasi tipo di asset. In momenti di forte panico “flight to cash”, sia il mercato azionario che il prezzo dell’oro possono subire forti ribassi quando gli investitori vendono tutto per ottenere denaro contante.
3. Deflazione o rallentamento economico globale
Durante periodi di recessione o deflazione, la domanda per beni rischiosi e materie prime diminuisce. Questa discesa rapida che si crea spesso potrebbe portare a un crollo simultaneo che vede protagonisti azioni, oro e altre materie prime.
Esempi storici: lezioni dal passato sul rapporto Borsa – Oro
Nel settembre-ottobre del 2008, durante l’inizio della crisi finanziaria globale, sia l’oro che le azioni hanno subito cali significativi. Gli investitori, presi dal panico, hanno venduto asset di ogni tipo per ottenere liquidità. Invece, nel marzo 2020, quando scoppiò l’annuncio della pandemia Covid-19, si verificò un calo simultaneo dei mercati azionari globali e del prezzo dell’oro per via della necessità immediata di liquidità.
Guardando al passato, è facile comprendere che in momenti di improvvisi sconvolgimenti per via di eventi o nuovi assetti geopolitici, i neofiti devono considerare che la correlazione tra oro e azioni può variare e non rappresentare una fissa dinamica, gli investitori esperti devono puntare sull’analisi attenta dei fattori macroeconomici per valutare quando tra borsa e oro si crea un momento di sincronia positiva.
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