Scuola, iscrizioni alle superiori: a belluno boom per gli istituti tecnici

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Aumentano gli iscritti alle prime classi degli istituti tecnici del capoluogo  a discapito dei licei scientifici e classici. Le richieste che da tempo arrivano dalle imprese del territorio di maggiori competenze tecniche da poter inserire in produzione sembrano essere state ascoltate. Un risultato che gode anche delle indicazioni che ultimamente arrivano dal Ministero dell’istruzione e del merito.

A testimoniarlo sono le iscrizioni all’anno scolastico 2025-2026 che si sono chiuse lunedì alle 20. La procedura, digitalizzata, permette alle scuole di vedere quasi in tempo reale il numero degli iscritti.

Istituti tecnici e professionali

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Soddisfazione arriva dai dirigenti scolastici degli istituti tecnico-professionali. Annovera un incremento del 32% di iscritti l’istituto Calvi-Dolomieu. Iscrizioni concentrate tutte nell’indirizzo tecnico-economico-commerciale, che segna 143 scelte contro le 108 dello scorso anno. Regge anche l’Istituto alberghiero di Longarone con i suoi 32 iscritti.

«Al Calvi contiamo di aumentare le prime classi, portandole dalle sei attuali a sette o otto», annuncia la dirigente scolastica Maria Pastrello, soddisfatta di questo boom «che si spiega con una maggiore attenzione del territorio alla nostra scuola. Lo abbiamo visto anche durante gli open day. Qui i ragazzi vengono seguiti nel loro percorso di formazione. Anche in quest’anno scolastico fino a Natale abbiamo accolto studenti che venivano da altre scuole».

«Credo che le famiglie si siano rese conto del valore della formazione tecnico-professionale, che permette di affrontare le nuove sfide», dice Pastrello, aggiungendo che «questo implica da parte nostra una responsabilità maggiore per confermare la fiducia accordataci dalle famiglie. Siamo in fase di raccolta anche delle molte adesioni al convitto di Longarone», conclude Pastrello.

L’Iis Segato-Brustolon si conferma un istituto molto richiesto in provincia: crescono del 10% i numeri degli iscritti, tanto che il prossimo anno ci sarà una prima classe in più per l’indirizzo tecnico. All’Iti, infatti, gli iscritti sono 139, mentre al professionale Brustolon sono 30 (18 al corso di Manutenzione e 12 al corso Moda), per un totale di 169 preferenze, come fa sapere la preside Palma Piccoli.

Sono 135 gli iscritti alle classi prime dell’istituto Catullo: 11 in più rispetto allo scorso anno, vale a dire un +8%. Se al Liceo artistico i nuovi iscritti sono numericamente gli stessi di quelli dello scorso anno (78), l’aumento si evidenzia ai Servizi commerciali che passano da 24 a 32 e ai Servizi per la sanità che salgono da 22 a 25. «Un ottimo risultato per l’indirizzo dei Servizi commerciali: non si vedeva un numero così alto da parecchi anni», commenta la preside Violetta Anesin, che aggiunge: «Hanno tenuto bene anche i servizi socio-sanitari e l’artistico, confermando i numeri dell’anno scorso. Tutto questo considerando una flessione della popolazione del 6,5% (nascite 2011 rispetto a nascite 2010)».

Licei in crisi

Leggera flessione nei licei del capoluogo. A soffrire di più è il Licei classico. Al liceo Tiziano di Belluno gli iscritti alla classe prima del prossimo anno scolastico sono nove, contro i 16 dello scorso anno, vale a dire un 43% in meno.

Tiene il liceo scientifico: al corso tradizionale del Galilei si sono iscritti 47 studenti (erano 52 lo scorso anno), mentre a quello delle Scienze applicate sono 67 (erano 71). Questo leggero calo porterà, stando così i numeri, alla diminuzione di una classe prima allo Scientifico. «Questo risultato al Classico non me l’aspettavo», si rammarica il dirigente scolastico Andrea Pozzobon, che vede tra le cause i lavori in corso alla scuola. «Purtroppo alle famiglie abbiamo dovuto presentare un istituto diviso su più sedi, anche se da settembre si rientrerà al Tiziano. Poi c’è il Ministero che sta puntando sui percorsi tecnici che permettono di concludere un ciclo di studi con competenze spendibili subito. Si sa che chi frequenta un liceo deve fare l’università ma spesso gli studenti hanno difficoltà a portare avanti un impegno così lungo. Come scuola analizzeremo i dati degli iscritti e cercheremo di capire cosa fare per intercettare le tendenze e per offrire sempre di più e sempre meglio», conclude Pozzobon.

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Al liceo Lollino, gli iscritti sono nove di cui 5 al Classico e 4 allo Scientifico.

Un calo si registra anche ai licei Renier, che dai 200 iscritti alla prima classe dello scorso anno scende a 160. «Ma l’anno scorso c’è stato un boom anomalo», rimarca il dirigente Luigi Nigri, «se andiamo a vedere, nel passato i trend annuali viaggiavano sempre intorno ai 180 nuovi iscritti. Ritengo che il calo sia collegato anche all’emergenza demografica del territorio».

L’indirizzo Scienze umane «vede una forte conferma con i suoi 67 iscritti», prosegue Nigri, «e anche l’indirizzo musicale tiene bene con una ventina di studenti, un numero che ritroviamo anche nel corso economico-sociale. Lieve flessione al linguistico che da un’ottantina di iscritti passa a una sessantina. Di fronte a questi numeri si impone una valutazione delle cause che hanno portato a questo calo», conclude il preside.



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