Torna per la 12esima volta la Red Bull Cliff Diving: tuffi da paura a Polignano

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La Puglia si conferma terra di grandi eventi internazionali capaci di accendere i riflettori su borghi e città la cui bellezza negli ultimi anni è stata capace di attrarre come poche altre il turismo internazionale. È il caso di Polignano a mare che, a fronte di una percentuale di turismo dall’estero che in Puglia si attesta al 40 per cento con un incremento del 22 per cento nell’ultimo anno, raccoglie da sola il 70 per cento dei turisti stranieri. Molti di questi arrivano dalla lontana Australia, continente che – com’è noto – non ha nemmeno voli diretti con la nostra regione. A Polignano va il merito di aver saputo sfruttare e valorizzare la sua identità puntando sulla tradizione. Il riferimento è alla storica gara dei tuffi, da circa 20 anni, porta in Puglia addetti ai lavori del circuito internazionale della gara e migliaia di curiosi. Ieri durante l’ultima giornata della Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano, è stato annunciato che la Red Bull Cliff Diving World Series, il campionato internazionale di tuffi da grandi altezze più importante e prestigioso al mondo, farà nuovamente ritorno in Puglia a Polignano a Mare il 28 e 29 giugno prossimi. Quella che è ormai consacrata come la capitale europea del cliff diving, accoglierà per la dodicesima volta l’élite internazionale di questa disciplina, che nel tempo ha conquistato l’interesse di un pubblico sempre crescente.

Dal 2009, la Red Bull Cliff Diving World Series affascina il mondo con i suoi tuffi mozzafiato da altezze vertiginose: 27 metri per gli uomini e 21 per le donne, con gli atleti che raggiungono la velocità di 85 km/h in soli tre secondi di caduta libera. Le esibizioni si svolgono in scenari naturali e urbani unici, ma Polignano a Mare rimane una delle tappe più iconiche del circuito mondiale, grazie alle sue tipiche case bianche affacciate su un mare cristallino, alle scogliere a strapiombo e all’entusiasmo contagioso del pubblico, che ogni anno affolla a migliaia ogni angolo possibile di questa meravigliosa arena naturale per assistere alla spettacolare competizione. La piattaforma di lancio, posizionata come da tradizione su una terrazza privata, contribuisce a rendere l’evento ancora più suggestivo, creando una connessione autentica tra sport, territorio e cultura locale. Dopo il successo delle passate edizioni, la tappa italiana continua a essere un motore di visibilità internazionale, contribuendo a valorizzare la bellezza della Puglia e il calore della sua accoglienza.

Ma Polignano è solo una delle tappe del successo della Puglia nel settore del turismo. «Il 2024 conferma un trend di crescita ormai evidente da anni – ha commentato Gianfranco Lopane, assessore al Turismo, sviluppo e impresa turistica di Regione Puglia-. Viene consolidata la presenza degli italiani nella nostra regione con il più 4 per cento, ma il dato più sorprendente è il più 22 per cento di presenze straniere. Questo dimostra come le politiche che abbiamo messo in campo in questi anni di internazionalizzazione della nostra destinazione stiano funzionando al meglio. Non solo per i mercati che riusciamo ad attrarre, ma anche per il fatto di collocare prodotti turistici in periodi dell’anno che fino a qualche tempo fa era nemmeno possibile immaginare visto che il 40 per cento delle presenze turistiche avviene in mesi non estivi».
«Abbiamo presentato i dati del 2024, ormai consolidati, che vedono un incremento del 10% degli arrivi e delle presenze complessivamente. Il dato più significativo riguarda le presenze internazionali, che crescono del 22%. Ciò che è ancora più interessante è che guardando agli ultimi dieci anni, durante i quali abbiamo messo in campo queste politiche utilizzando al meglio i fondi strutturali europei che ci sono stati messi a disposizione, abbiamo un raddoppio del tasso di internazionalizzazione della nostra regione: era il 20% nel 2015, abbiamo superato il 41% – ha spiegato Aldo Patruno, direttore dipartimento Turismo di Regione Puglia -. Superiamo i 20 milioni di presenze, una soglia psicologica importante. Abbiamo superato, inoltre, i 10 milioni di passeggeri negli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia da qualche mese e questo ci ha consentito di aprire la rotta e il collegamento diretto tra Bari e New York, che era un obiettivo a cui puntavamo. Infine, il dato più interessante di tutti è l’occupazione: gli addetti nel comparto del turismo superano i 200mila occupati e più che raddoppiano rispetto al 2015. Quindi risultati estremamente importanti, che nascono dalla capacità di mettere insieme innanzitutto turismo e cultura, che dovranno confrontarsi a loro volta con lo sviluppo economico, con l’agricoltura, con l’ambiente, il paesaggio, con la formazione soprattutto, perché la sfida oggi è la qualificazione di questa offerta turistica in termini di servizi, di prodotti, di organizzazione turistica e soprattutto di competenze professionali», conclude.
«L’indicazione del presidente Michele Emiliano è stata chiara all’inizio di questi quasi 10 anni di mandato: trasformare la Puglia in un brand riconoscibile, ma che abbia alla base una grande comunità composta da imprenditori, da operatori turistici e da 250 sindaci, che oggi rappresentano non 250 campanili, ma una comunità unita che si pone al mondo intero per quello che è, cioè una realtà che vuole emergere con i tratti propri del popolo di formiche, come lo chiamava Tommaso Fiore cioè il lavoro, l’abnegazione e la voglia di migliorarsi sempre» ha dichiarato Rocco De Franchi, responsabile comunicazione istituzionale della Regione Puglia.
«I dati che festeggiamo ogni anno alla Bit sono straordinari, riusciamo a tirare fuori numeri importantissimi, frutto del lavoro di tutti, non soltanto delle istituzioni – ha spiegato De Franchi – ma anche di un privato consapevole che sfrutta bene i fondi comunitari nella nuova programmazione 2021-2027 e che riesce a fare della Puglia un gioiello da rappresentare in tutta Europa» ha concluso De Franchi.

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