Presentati, nell’aula magna di Villa Cerami, i contributi scientifici dei docenti e dei ricercatori del Dipartimento di Giurisprudenza tra progetti Prin e Pnrr oltre che individuali
Favorire il confronto tra docenti e ricercatori oltre alle collaborazioni e agli scambi di conoscenze all’interno della comunità accademica nel campo della ricerca.
La promozione e la divulgazione dei risultati delle ricerche rappresentano, infatti, un tassello fondamentale della “vita” di un dipartimento in cui si svolgono anche le attività formative e di terza missione.
E per valorizzare le ricerche, nell’aula magna di Villa Cerami del Dipartimento di Giurisprudenza, si è tenuta la quarta edizione della Giornata della Ricerca 2024-2025.
«L’iniziativa è ormai diventata un appuntamento tradizionale per il nostro dipartimento. Si tratta di una occasione per far conoscere la nostra ricerca», ha spiegato il prof. Salvatore Zappalà, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, nel corso dei lavori.
In precedenza era intervenuto il prof. Giuseppe Speciale, presidente del corso di laurea in Giurisprudenza.
Un’occasione in cui i giovani ricercatori e i discussant si confrontano approfondendo gli argomenti trattati dai relatori.
«La giornata della ricerca serve a dare ai più giovani il senso della comunità accademica, quale luogo che va oltre il rapporto con il proprio tutor e con i colleghi del proprio settore disciplinare – ha spiegato il prof. Ugo Salanitro, coordinatore della Ricerca del dipartimento di Giurisprudenza -. Dopo l’esperienza traumatizzante del covid, bisogna riallacciare i legami tra le persone ed i saperi, creare ambienti favorevoli allo scambio di esperienze e al confronto intellettuale».
I lavori hanno previsto quattro sessioni dedicate alle ricerche individuali, mentre altre due ai progetti di ricerca e alle monografie.
I docenti Roberto Pennisi e Giuseppe Speciale
Le ricerche individuali
La prima sessione è stata presieduta dal prof. Roberto Pennisi. Ad illustrare le ricerche Fabiola Cannizzaro con discussant Francesco Mezzanotte (Inquadramento giuridico dei beni digitali e rapporto con le situazioni di appartenenza), Claudia Cinnirella con Adriana Di Stefano (Emergency Interpretation in Eu law: quale ruolo per la Corte di Giustizia?), Giuseppe Corsaro con Rosario Sapienza (Il contrasto alla povertà nel diritto della cooperazione internazionale), Ilenia Rapisarda con Antonio Las Casas (Autodeterminazione informatica e rating reputazionale).
Nella seconda sessione, presieduta dalla prof.ssa Vania Patanè, sono state presentate le ricerche di Martina Marano con discussant Fabio Santangeli (Esdebitazione e principio di effettività), Andrea Miccichè con Orazio Condorelli (I tribunali religiosi negli ordinamenti di common law, tra pluralismo religioso, diritto ad essere se stessi e uguaglianza di fronte alla legge), Roberta Nobile con Elsa Bivona (La vulnerabilità del migrante nell’area delle smart borders e delle tecnologie detecting) e Maria Pappalardo con Pasquale Pirrone (Diritti umani, Place of Safety, Sviluppo sostenibile).
La terza sessione, presieduta dal prof. Antonino Lo Faro, ha visto presentare le proprie ricerche David Roccaro con discussant Thomas Casadei (L’intelligenza artificiale come pharmakon: ripensare il fondamento del legame sociale attraverso la vulnerabilità), Giuseppe Galluccio con Enrico Macrì (Verso il consolidamento della dottrina Lexitor. Riflessioni sulla “nuova” estinzione anticipata del credito ai consumatori alla luce del recente approdo della Cgue), Chiara Sagone con Ida Nicotra (Intelligenza artificiale e diritti costituzionali) e Ugo Santoro con Amalia Orsina (La tutela penale del patrimonio culturale).
Nella quarta e ultima sessione, presieduta dalla prof.ssa Rosaria Sicurella, le ricerche di Paolo Silvestri con discussant Antonio Guidara (Dono e libertà: le fondamenta umane delle istituzioni di sussidiarietà fiscale), Ignazio Spadaro con Giuseppe Chiara (Le ricadute della green transition sull’autonomia politico-amministrativa degli Enti territoriali) e Gaspare Stallone con Vincenzo Tigano (La retroattività della legge penale più favorevole nel costituzionalismo multilivello. Origini e conseguenze dell’evoluzione di un principio fondamentale della materia penale).
In foto da sinistra i docenti Salvatore Zappalà, Ugo Salanitro, Damiano Canale, Alberto Andronico e Giuseppe Speciale
I progetti di ricerca e le pubblicazioni monografiche
Nel corso dell’iniziativa sono stati presentati anche i progetti di ricerca con una sessione presieduta dalla prof.ssa Marisa Meli. A illustrare le proprie ricerche i docenti Orazio Condorelli (Droit international et relations interconfessionnelles: étude d’une dynamique historique), Paolo Ferrara (Resilienza del sistema economico e produttivo in Sicilia e nel Mezzogiorno in tempo di crisi), Gaetano Guzzardi (I servizi di intermediazione nel mercato digitale. Profili ricostruttivi e questioni critiche), Amalia Orsina (Strengthening the Protection of Eu’s Financial Interest via Criminal Law: A Comprehensive Study on Fraud Prevention, Anti-Corruption and Corporate Crime) e Giancarlo Ricci (Il diritto al salario: legge e contrattazione collettiva in Italia e in Europa).
Un’altra sessione, invece, è stata dedicata alle pubbliche monografiche. A presiederla la prof.ssa Sara Longo. Ad illustrarle Amalia Orsina (La responsabilità da reato dell’ente tra colpa di organizzazione e colpa di reazione), Veronica Papa (Lavoro povero e questione salariale. L’ineffettività del diritto alla sufficienza retributiva) e Andrea Porciello (La questione ambientale dal punto di vista etico e giuridico).
Ha chiuso i lavori il prof. Damiano Canale, ordinario di Filosofia del diritto all’Università Bocconi di Milano e componente dell’Advisory Board del dipartimento di Giurisprudenza.
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