battaglia legale in atto sui diritti tv della Ligue 1

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DAZN accusata di mancati pagamenti in Francia: battaglia legale in atto sui diritti tv della Ligue 1. Le squadre della Ligue 1 temono una crisi ancora più profonda e che si riproponga il ‘fantasma’ Mediapro. Ma perché DAZN ha congelato i pagamenti alla Ligue 1?

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La Ligue de Football Professionnel (LFP) ha deciso di intraprendere un’azione legale contro DAZN per mancato pagamento. La comunicazione è arrivata ancora prima della riunione straordinaria del Consiglio di amministrazione della LFP che si è tenuta mercoledì: la principale emittente televisiva della Ligue 1 ha versato il 50% della quota di febbraio, pari a 35 milioni di euro lordi, e ha depositato in deposito a garanzia il restante 50%, pari ad altri 35 milioni di euro.

DAZN, che ad agosto ha accettato di trasmettere otto delle nove partite del campionato francese ogni giornata per un corrispettivo di 400 milioni di euro (325 il primo anno), sostiene che la LFP ha ignorato le sue ripetute lamentele sull’aumento della pirateria in Francia e che molti club non le hanno consentito di pubblicare editoriali per promuovere il suo prodotto. La scorsa settimana la LFP ha citato in giudizio DAZN presso il Tribunale commerciale di Parigi per esigere il pagamento della metà delle somme dovute a febbraio.

Una situazione molto complicata. La piattaforma di streaming ha annunciato che non verserà il 50% degli importi concordati a febbraio ma le accuse rivolte alla LFP sono state fermamente respinte dal presidente Vincent Labrune e la faccenda si complica sempre di più.

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Perché DAZN ha congelato i pagamenti alla Ligue 1?

DAZN ha deciso di mettere pressione alla Ligue 1 dopo che nei mesi scorsi aver espresso la sua insoddisfazione del mercato, oltre che della mancanza di collaborazione da parte di alcuni club e per la pirateria che ne frena in maniera rilevante lo sviluppo.

Come si legge sull’intervista al quotidiano francese Le Figaro a Brice Daumin, CEO di DAZN, la LFP avrebbe dovuto rispondere il 6 gennaio, ma non l’ha fatto. In due mesi, DAZN, che è il suo principale partner, non ha avuto notizie, nonostante diversi solleciti. Solamente il 5 febbraio, ovvero alla scadenza del pagamento della terza rata, sono riprese le discussioni. Per questo motivo è stata presa la decisione di di pagare metà della rata.

Da DAZN, inoltre, fanno sapere di aver scoperto l’azione legale a margine di una riunione di lavoro con la Lega: per questo motivo, l’OTT ha deciso di pagare solamente la metà della somma dovuta come terza rata, 35 milioni di euro, depositando il resto su un conto vincolato.

LFP contro DAZN: “Preso atto del rifiuto infondato di onorare i propri impegni finanziari”

Questa la nota ufficiale della Ligue de Football Professionnel.

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La Professional Football League (LFP) ha preso atto del rifiuto infondato di DAZN di onorare i propri impegni finanziari.

La LFP, da parte sua, rispetta scrupolosamente tutti i suoi impegni contrattuali e farà tutto il possibile per far valere i propri diritti. La LFP ha deciso di deferire la questione al giudice per le misure cautelari al fine di ottenere una condanna urgente a DAZN affinché paghi le somme previste dal contratto e la obblighi ad adempiere a tutti i suoi obblighi contrattuali.

La LFP intende difendere con fermezza gli interessi dei club professionistici francesi, auspicando al contempo una soluzione amichevole di questa controversia, che si augura possa essere temporanea.

DAZN accusata di mancati pagamenti e il ‘fantasma’ Mediapro

Lo scenario non è identico a quello di Mediapro nel 2020: in quell’occasione il gruppo audiovisivo spagnolo smise di pagare la LFP senza preavviso, rescindendo il contratto mesi dopo pagando un misero risarcimento di 100 milioni di euro.

Ora, nonostante il rischio totale di insolvenza, DAZN ha avvisato la controparte che non pagherà 35 milioni di euro, ovvero il 50% di febbraio: le posizioni delle parti in causa sono molto distanti e la controversia verrà risolta con una battaglia legale senza esclusioni di colpi a meno di colpi di scena a sorpresa che facciano rientrare tutto.

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Le squadre della Ligue 1 temono una crisi ancora più profonda di quella verificatasi nel 2020, quando l’addio di Mediapro lasciò il calcio francese sull’orlo del baratro. Il contratto televisivo firmato ad agosto con DAZN è molto meno vantaggioso in termini economici: nel primo anno i club, nella loro totalità, i 18, incasserebbero appena 178 milioni di euro netti, tra costi di produzione, tasse, percentuale CVC, 13%, e altre detrazioni. Si tratta di poca roba ma era comunque un’entrata che ora è a rischio.

Le società temono una crisi ancora più profonda e che si riproponga una situazione come quella di quattro anni fa. Uno scenario davvero molto complesso.





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