Il turismo di lusso sta attraversando una trasformazione profonda. I viaggiatori alto spendenti non si accontentano più di esperienze esclusive, ma cercano soggiorni che abbiano un impatto positivo sul territorio e sulle comunità locali. Lontano dall’idea di ostentazione, il lusso si ridefinisce attraverso sostenibilità, autenticità e personalizzazione.
Secondo i dati del Barbera Group Real Estate (2023), il segmento luxury rappresenta il 22% della spesa turistica in Europa. In Italia incide per il 3% del PIL, il 15% del fatturato dell’hotellerie e il 25% della spesa turistica totale diretta e indiretta (Fonte Iriss-Cnr). A livello globale, il comparto ha generato 20 miliardi di dollari nel 2022 e cresce a un tasso annuo superiore al 15%.
Destination Luxury, un evento per il futuro del settore
A delineare il nuovo panorama del lusso sono stati gli esperti riuniti alla prima edizione di “DESTINATION LUXURY: Sustainable Travel Experience”, che si è svolta il 12 febbraio presso l’Auditorium di Regione Lombardia a Milano. L’evento, organizzato da SG Company e Guida Viaggi, ha riunito 300 partecipanti, tra cui aziende, tour operator, agenzie di viaggio e operatori della mobilità.
I Travel Transformer e il nuovo lusso rigenerativo
Una nuova generazione di viaggiatori, i cosiddetti “Travel Transformer”, sta riscrivendo le regole del lusso. Privilegiano esperienze immersive, attente all’ambiente e alle comunità locali, optando per soggiorni rigenerativi che contribuiscano alla conservazione del territorio e al benessere economico delle destinazioni.
Le strutture di alta gamma rispondono con un’offerta sempre più sostenibile: materiali eco-friendly, riduzione dell’impronta di carbonio e proposte di turismo lento, per un’esperienza autentica e consapevole. Secondo le analisi di settore, il 70% dei viaggiatori alto spendenti considera la sostenibilità un criterio chiave nella scelta della destinazione.
Sostenibilità e turismo: il ruolo delle infrastrutture
Secondo Laura Testa, sales promotion specialist di Repower, la transizione verso un turismo sostenibile non si limita alla sensibilità dei viaggiatori, ma necessita di un ecosistema adeguato: “Servono infrastrutture, modelli di business sostenibili e una visione strategica. Con il network DINAclub e il circuito Repower Charging Net, promuoviamo la mobilità elettrica e il cicloturismo, creando valore per le strutture ricettive attraverso l’integrazione di energia rinnovabile”.
Il lusso sostenibile: il caso Temes
Il managing director di Temes, Evgenio Dendrinos, ha spiegato come il gruppo abbia integrato eleganza e responsabilità ambientale: “Le nostre residenze d’élite, immerse nella natura, utilizzano materiali locali e tecnologie a basso impatto. Proteggiamo la biodiversità, riduciamo gli sprechi e investiamo nella comunità locale, dimostrando che il vero lusso non è solo comfort ed esclusività, ma anche rispetto per l’ambiente e valorizzazione delle culture locali”.
La Slovenia punta sul Green Boutique Tourism
Aljoša Ota, direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo in Italia con un contributo video ha illustrato la strategia del Paese: “Stiamo posizionando l’offerta turistica di fascia alta su esperienze esclusive legate alla natura, al benessere e alla gastronomia sostenibile. Lusso e sostenibilità si fondono in strutture eco-friendly, boutique hotel e retreat immersi in scenari naturali incontaminati. Le strategie di marketing includono collaborazioni con grandi associazioni internazionali di tour operator, uno storytelling autentico basato sugli elementi naturali in Slovenia, oltre a una forte presenza digitale per attrarre viaggiatori sofisticati in cerca di esperienze uniche e personalizzate. La Slovenia si distingue enfatizzando la sua autenticità, il turismo attivo e il concetto di “green boutique tourism”. Per chi voglia vivere qualcosa di veramente unico, esclusivo, autentico, abbiamo creato l’etichetta Slovenia Unique Experiences, che significa esperienze uniche a 5 stelle. Le regole rigorose per l’assegnazione del marchio garantiscono al viaggiatore di poter vivere la storia in modo personale, nella sede originale, a contatto con la gente del posto, secondo una modalità che non è stata presa da altre parti e che è in linea con i principi sostenibili del turismo”.
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