(ANS – Il Cairo) – Più di mille studenti, tra i 14 e i 18 anni, che studiano materie tecniche, in particolare meccatronica, informatica, elettronica, bravissimi in matematica e in italiano, pur provenendo dall’Egitto. A formarli è l’istituto “Don Bosco” del Cairo, una scuola italiana all’estero riconosciuta dal Ministero italiano dell’Istruzione dal 1970, considerata un’eccellenza nel Paese, nonché l’unica ad essere inserita nella filiera del “4+2” – cioè, la possibilità per i ragazzi di iscriversi, dopo il quadriennio nella scuola superiore salesiano, alle “Its Academy italiani”, centri di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma.
Ora, a ridosso del centenario dell’opera salesiana al Cairo, nel 2026, l’iniziativa si rafforza con nuove prospettive. Quella, cioè, di diventare il primo “Its Academy” fuori dai confini italiani: i ragazzi egiziani, che già ora spesso proseguono la loro formazione in Italia (l’anno scorso sono stati 60 quelli che si sono iscritti e hanno brillantemente superato i test di ammissione negli ITS Academy italiani) – potranno così continuare il loro percorso biennale post diploma nel loro Paese. E l’Its Academy egiziano potrebbe essere configurato come una rete, sviluppandosi da una filiera di più Its Academy interessati.
“La missione di Don Bosco – ha ricordato don Morcos Helmy, il Direttore – è sempre stata quella di formare cittadini e credenti, soprattutto i più bisognosi. Nel 2026 celebreremo i 100 anni della nostra presenza nella capitale egiziana. Siamo l’unica scuola all’estero inclusa nella sperimentazione 4+2: offriamo diplomi in elettrotecnica, meccatronica e informatica riconosciuti anche in Italia. Contiamo circa 70 docenti e un migliaio di studenti, e ogni anno formiamo 140 tecnici con ottima conoscenza dell’italiano”.
Ed è proprio all’insegna di questo spirito di cooperazione, formazione, integrazione e internazionalizzazione che mercoledì 12 febbraio è stato inaugurato al Cairo il “Villaggio Italia”, primo passo operativo dopo la firma del protocollo d’intesa tra Italia ed Egitto nell’ambito del cosiddetto “Piano Mattei” – il progetto strategico di diplomazia, cooperazione allo sviluppo e investimenti in Africa portato avanti dal governo italiano con la collaborazione di imprese ed enti del Terzo Settore.
Non a caso per la struttura del “Villaggio Italia” al Cairo si è scelto di appoggiarsi all’istituto salesiano “Don Bosco”. “Questo villaggio rappresenta la prima fiera educativa italiana all’estero. Abbiamo messo in contatto 48 ITS e 50 imprese. E con la riforma del 4+2 stiamo stringendo sempre più i rapporti tra istituzioni scolastiche e aziende” ha spiegato il Ministro italiano dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara all’inaugurazione di Villaggio Italia, nel grande piazzale dell’istituto fondato e gestito dai salesiani. Tra i padiglioni bianchi, mescolati con il rosso e il verde della bandiera italiana ed egiziana, hanno avuto inizio e due giornate di incontri operativi, per individuare ragazzi da inserire in Italia oppure nelle 300 imprese italiane che lavorano in Egitto.
In base alle previsioni, per il “Villaggio Italia” servirà un budget di 140mila euro per i laboratori e di 300mila euro per i corsi da 2mila ore. Ma l’investimento si prevede altamente vantaggioso, anche in considerazione della scarsità di manodopera qualificata che tante imprese – sia italiane, sia locali – spesso devono fronteggiare.
“Il capitale umano deve essere sempre al centro della nostra attenzione. Questo villaggio offre un orientamento alle necessità delle persone e delle aziende (…) La formazione è la prima base dell’accoglienza” ha commentato da parte sua Emanuele Orsini, Presidente della Confederazione Generale dell’Industria Italiana (Confindustria), ente partner del progetto e che sta lavorando anche alla mappatura delle competenze e dei fabbisogni.
D’altra parte, la stessa Confindustria (sezione Alto Adriatico) ha avuto modo di toccare già con mano la rilevanza di simili collaborazioni con i Figli di Don Bosco: insieme all’agenzia per il lavoro “Umana – SpA”, la Regione Friuli-Venezia Giulia, e l’ONG salesiana “Volontariato Internazionale per lo Sviluppo” (VIS) – sta realizzando un progetto analogo in Ghana, che mira a portare nelle industrie del nord-est italiano giovani tecnici ben formati presso il Centro di Formazione Professionale “Don Bosco” ad Ashaiman, in Ghana.
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