Indennità di Pronto soccorso, si sblocca lo stallo. Esulta il Nursind: «Pagamenti da marzo-aprile»

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Nuovo incontro in Regione. Intanto scoppia il caso vestizione/svestizione, il sindacato infermieristico in dissenso con le altre sigle: «No ad accordi frettolosi e ambigui»

Si sblocca la situazione delle indennità di Pronto soccorso, in stallo dal 23 ottobre scorso quando, al termine di una lunga trattativa, il Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria e i sindacati erano riusciti a trovare l’accordo che prevedeva l’erogazione degli arretrati per il periodo gennaio 2022-dicembre 2023 con un importo pari a 80,85 euro lordi al mese. Da allora, però, il nulla. Oggi un nuovo incontro in Regione con al centro proprio le indennità di Pronto soccorso.

Tra i presenti all’incontro il sindacato infermieristico Nursind. «Con la firma di oggi, avremo il dovuto compenso per tutti i dipendenti del comparto emergenza-urgenza regionale (Ppi, Ps, 118) già dai mesi di marzo-aprile prossimi», dichiara soddisfatto il dirigente Nicodemo Capalbo.

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Il caso vestizione/svestizione

Intanto scoppia un nuovo caso. Il tema stavolta è il mancato pagamento al personale sanitario dei tempi necessari per la vestizione e svestizione. A sollevare la questione, con una diffida all’Asp di Cosenza, i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Nursing Up, che denunciano il mancato rispetto dell’accordo firmato mesi fa che prevedeva l’erogazione entro il 31 dicembre scorso.

Su una posizione diversa il Nursind, che invece non ha sottoscritto l’accordo con l’Azienda sanitaria. Così il segretario territoriale Roberto Mazzuca e il dirigente Capalbo spiegano la scelta: «Se da un lato riconosciamo l’importanza delle tematiche sollevate, dall’altro riteniamo che gli accordi raggiunti con le altre sigle sindacali abbiano la confusione come comune denominatore, infatti i contenuti di tali accordi ci risultano poco lineari, lacunosi già in via di definizione e privi di adeguate garanzie per i lavoratori».

«Gli impegni sottoscritti nei mesi scorsi sul pagamento dei tempi di vestizione e svestizione – continuano – non hanno portato ai risultati sperati, se non altro perché tutto è in fase di stallo, fin dalla trincea delle ricognizioni sul personale avanzata dall’amministrazione. Riteniamo fondamentale affrontare i problemi in modo strutturato, senza accordi frettolosi e ambigui che rischiano di rimanere lettera morta. Per questo, chiediamo con forza all’amministrazione di prendere in considerazione ed ascoltare le proposte provenienti da tutte le sigle sindacali».

«Come Nursind abbiamo sempre chiesto un regolamento chiaro e applicabile per le progressioni tra le aree, che tenga in considerazione anche le nostre istanze. Allo stesso modo abbiamo cercato di contribuire attraverso le nostre proposte all’individuazione dei criteri per le procedure di assegnazione degli incarichi di funzione, contributi che sono stati ignorati, infatti adesso se ne vedono i risultati – sottolineano i rappresentanti del Nursind –. Inoltre, già da tempo, abbiamo avanzato una proposta di Regolamento per la Progressione Economica Orizzontale, per garantire criteri equi e trasparenti nell’assegnazione dei benefici economici ai lavoratori del comparto. Con grande rammarico evidenziamo che a causa dello stallo nei rapporti tra Rsu e Asp di Cosenza, si è persa per i lavoratori tutti la possibilità di ricevere già nel 2024, il primo Differenziale Economico di Professionalità che a differenza delle Fasce può essere acquisito ogni tre anni e non più due».

«Le nostre proposte riteniamo definiscano regole chiare per la selezione e l’assegnazione delle progressioni, oltre che assicurare che le risorse siano ripartite in modo equo e senza favoritismi. In ultimo evitano interpretazioni ambigue che possano penalizzare i lavoratori. Chiediamo quindi che l’Asp di Cosenza si attivi immediatamente per ratificare e attuare le nostre proposte che sono state tutte trasmesse e condivise con tutte le parti, garantendo ai dipendenti la sicurezza di un esito positivo della contrattazione in modo chiaro e regolamentato», aggiungono.

«Piuttosto che accettare soluzioni inefficaci, ribadiamo la nostra richiesta di un confronto serio, basato su proposte concrete che tutelino realmente i diritti di chi opera ogni giorno nel comparto sanitario e soprattutto che finalmente si possano applicare in modo lineare gli istituti contrattuali previsti dal Ccnl. Tenendo fermo proprio il rispetto del Contratto Collettivo e dove l’Azienda non intenda procedere verso un percorso che conduca alla formulazione di accordi proficui, siamo determinati anche tutelare legalmente i lavoratori – concludono –. Invitiamo l’Asp di Cosenza a convocare un incontro urgente per discutere delle nostre proposte e dare finalmente risposte concrete ai lavoratori».



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