La Regione vincola un fondo agricolo di Pistunina, il Comune si oppone

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


 

MESSINA. L’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana ha vincolato l’area esterna di pertinenza della storica Villa Pugliatti di Pistunina, già oggetto di tutela ai sensi del Codice dei Beni Culturali, ma il comune di Messina si oppone.

Si tratta di una rara sopravvivenza del paesaggio agricolo che caratterizzava la fascia costiera della zona sud di Messina, prima del boom edilizio e commerciale, ma il Comune di Messina ha presentato ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, avverso al decreto a firma del Dirigente del Servizio Tutela e Acquisizioni – Pianificazione paesaggistica (D.R.S. n. 3806). Nel provvedimento impugnato si dichiara di interesse storico ed etnoantropologico particolarmente importante (ai sensi degli articoli 10 e 13 del decreto legislativo 22 gennaio 2004 nm 42 – Codice dei Beni Culturali e dell’articolo 2 della Legge regionale n. 80 del 1977) il fondo agricolo denominato “Fondo Villa Pugliatti”. Viene accertato che il plesso architettonico di Villa Pugliatti (già dichiarata di interesse storico, artistico, architettonico ed etnoantropologico con Decreto n. 283 del 13.02.2013) e le aree destinate alle coltivazioni, costituiscono, si legge nel decreto: “un unicum che ha dato luogo a una tipologia ben precisa di dimora definita per la dimensione “villa”, rappresentando una testimonianza esemplare di quell’assetto territoriale/organizzativo dell’economia agricola diffusa tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo nel territorio comunale di Messina”. Nonostante questo c’è il ricorso contro il vincolo apposto dalla Regione

Contabilità

Buste paga

 

Le motivazioni? Non sono state pubblicate nella delibera consultabile all’albo pretorio online del comune di Messina: l’allegato 2 alla delibera di Giunta che affida il ricorso a due avvocati interni, con cui il Dipartimento Servizi Tecnici evidenziava alla Direzione Generale la necessità di dover impugnare il provvedimento regionale, nella stessa delibera è indicato come “non pubblicabile”.

Villa Pugliatti si trova in un contesto territoriale di grande valore culturale e ambientale, soprattutto per la presenza di alcuni agrumeti, arricchiti dai resti dei manufatti dell’antico sistema irriguo fatto di norie, saie e catusi: nomi che rimandano a una cultura agricola millenaria segnata dalle dominazioni di vari popoli in Sicilia, tra cui quello arabo. La contrada, viene denominata “Ospizio” per l’antica fondazione di un convento dei frati cappuccini, di cui oggi è testimonianza la Chiesetta del XVI secolo, intitolata a San Francesco. Il fondo agricolo oggetto di tutela si estende quasi al confine con la foce del torrente di Zafferia e la ex industria agrumaria Sanderson, che il Comitato Ex Sanderson chiede di rigenerare preservandone il patrimonio materiale e immateriale di archeologia industriale, ancora oggi non riconosciuto. Mentre poco più a monte della Via Consolare Valeria, in totale abbandono c’è l’area archeologica con i resti di una villa di epoca romana, denominata Villa Melania.

“Per questi motivi la dichiarazione di interesse storico ed etnoantropologico per il fondo agricolo di Villa Pugliatti risulta essere un atto più che opportuno e rappresenta un cambiamento di prospettiva rispetto al passato. Viene vincolata infatti l’area di pertinenza di una dimora storica, al contrario di quanto avvenuto per altri immobili di questo tipo, edificati lungo l’asse viario dell’antica via del dromo. Lo stesso tracciato storico territoriale che lo schema di massima per il Nuovo Piano Regolatore Generale, redatto nel 2018 a cura di Carlo Gasparrini, individua come oggetto di specifiche prescrizioni e tutele nel prossimo piano regolatore”, spiega Ivan Tornesi della Pro Loco Messina Sud.

Non si comprendono dunque le motivazioni che abbiano spinto il Comune a opporsi a questo vincolo, quando è ormai maturata la consapevolezza che anche nella zona sud, qualsiasi progettazione e sfruttamento territoriale, dovrà essere compatibile con la tutela dell’immenso patrimonio culturale e ambientale presente. Sarà forse di intralcio ai procedimenti per l’avvio dei cantieri legati ai progetti di sviluppo infrastrutturale previsti in questo territorio? La piastra logistica, ad esempio, per collegarsi al Porto di Tremestieri, dovrebbe attraversare gran parte della fascia costiera di Pistunina”, conclude l’attivista.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Prestito personale

Delibera veloce

 

Source link