Liste d’Attesa, tempi certi e trasparenza col nuovo Piano nazionale IL DOCUMENTO

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Il Ministero della Salute ha definito il nuovo Piano Nazionale di Gestione delle Liste d’Attesa (PNGLA) 2025-2027, con l’obiettivo di migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie. La sua efficacia dipenderà dall’impegno congiunto delle Regioni, delle Aziende Sanitarie e dei medici nell’applicare le misure previste, garantendo una gestione più efficiente delle richieste e un accesso più equo e tempestivo alle cure per i cittadini.

Cosa cambierà?

La piattaforma nazionale e il monitoraggio

Il nuovo piano prevede una gestione più moderna ed efficiente delle liste d’attesa, grazie a una Piattaforma Nazionale delle Liste d’Attesa (PNLA). Questo sistema permetterà di integrare le piattaforme regionali, fornendo dati in tempo reale sulla disponibilità delle prestazioni e sulle classi di priorità.

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Inoltre, saranno introdotti percorsi di tutela per garantire che ogni paziente possa ricevere la prestazione nei tempi massimi previsti. Se ciò non fosse possibile, sarà compito delle aziende sanitarie attivare soluzioni alternative senza che il cittadino debba preoccuparsi di trovare autonomamente un’alternativa.

La piattaforma si integrerà con un sistema di monitoraggio delle liste d’attesa, consentendo anche maggiore trasparenza. I cittadini, infatti, potranno finalmente consultare informazioni aggiornate su tempi medi di attesa, disponibilità delle strutture sanitarie e i loro diritti in caso di sforamento dei tempi previsti. Questo significa che anche i medici avranno una visione più chiara delle disponibilità e delle priorità da assegnare ai pazienti, facilitando il processo di prescrizione e prenotazione.

Appropriatezza prescrittiva e buone pratiche cliniche

Il piano valorizza le buone pratiche clinico-assistenziali e le raccomandazioni previste dalle linee guida della legge Gelli. L’obiettivo è ottimizzare le risorse disponibili, riducendo le prescrizioni inadeguate e garantendo che le prestazioni vengano erogate secondo criteri di priorità e necessità effettiva.

Il Ministero evidenzia che il cittadino ha il diritto di ricevere la prestazione sanitaria entro i tempi massimi previsti, e l’Azienda Sanitaria deve garantirlo attivando i percorsi di tutela senza che l’onere della ricerca di soluzioni alternative ricada su di lui/lei. Per ottimizzare le agende, si possono adottare strumenti come l’overbooking o il riutilizzo degli slot non occupati.

I percorsi di tutela consentono l’accesso a prestazioni straordinarie in caso di criticità. In alternativa, le direzioni aziendali possono acquistare prestazioni da professionisti in regime libero professionale, con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) che copre solo il costo della tariffa nazionale. Sono inoltre possibili accordi con Aziende Ospedaliere e strutture private accreditate, escludendo tassativamente il rimborso a posteriori per prestazioni private o in libera professione.

L’attivazione dei percorsi di tutela avviene tramite preliste (o liste di tutela), che registrano la richiesta e permettono di assegnare un appuntamento senza che il cittadino debba ripetutamente ricorrere al CUP. L’inserimento in prelista richiede il consenso del paziente e il rilascio di un recapito per la comunicazione dell’appuntamento.

Le tempistiche massime per la presa in carico sono:

  • priorità B (breve): 5 giorni;
  • visite D (differibili): 10 giorni;
  • diagnostiche D: 15 giorni;
  • priorità P (programmata): 20 giorni;
  • Lle richieste U (urgenti) devono essere gestite entro 72 ore e non possono essere inserite in prelista.

Le preliste devono essere costantemente monitorate e aggiornate, senza deroghe che compromettano il diritto del cittadino a ricevere la prestazione nei tempi stabiliti.

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Farmacie in prima linea

Le farmacie sono chiamate a svolgere un ruolo sempre più cruciale sul territorio, estendendo i loro servizi oltre la semplice distribuzione di farmaci. Esse contribuiranno attivamente alla gestione del Fascicolo Sanitario Elettronico e del Dossier Farmaceutico, monitorando e aggiornando le informazioni relative alla salute dei cittadini. Inoltre, le farmacie saranno coinvolte nell’esecuzione di prestazioni analitiche di primo e secondo livello, come esami diagnostici di base, e in attività di telemedicina, offrendo servizi come ECG, holter pressorio e cardiaco, in collaborazione con centri di cardiologia.

Inoltre si occuperanno anche di servizi CUP, facilitando la prenotazione di prestazioni specialistiche ambulatoriali presso le strutture del SSN, il pagamento dei ticket sanitari e la consegna dei referti.

Bacchettata per gli utenti indisciplinati

L’utente sarà tenuto a rispettare il piano degli appuntamenti e, se impossibilitato a presentarsi, deve disdire la prenotazione con almeno due giorni lavorativi di anticipo. Questo consente all’Azienda di riassegnare il posto e ottimizzare l’organizzazione delle prestazioni.

L’obbligo di disdetta si applica a tutte le prestazioni specialistiche, urgenti differibili, di primo accesso e programmate (controlli, follow-up, secondo livello), indipendentemente dal canale di prenotazione. Fanno eccezione le prestazioni urgenti entro 24 ore e quelle prenotate con un preavviso massimo di due giorni lavorativi.

Se l’utente non si presenta senza aver annullato l’appuntamento – salvo casi di forza maggiore – è tenuto a pagare la quota ordinaria di partecipazione al costo della prestazione, secondo la normativa vigente.

Le sfide per la Sicilia

Un aspetto critico dell’applicazione del Piano Nazionale di Gestione delle Liste d’Attesa (PNGLA) 2025-2027 riguarda le differenze tra le Regioni, tra cui la Sicilia. Il sistema di prenotazione delle prestazioni sanitarie nell’Isola presenta numerosi problemi: le liste d’attesa sono poco trasparenti e il sistema SovraCup, non funziona in modo limitato, creando disuguaglianze nell’accesso alle cure.

L’introduzione del PNGLA potrebbe rappresentare un’opportunità per colmare queste lacune, e soprattutto garantire la trasparenza ai dati. Ma la sua riuscita dipende da investimenti concreti, dalla digitalizzazione delle Aziende Sanitarie, ancora fortemente indietro, e da una forte volontà politica. Attualmente, molte aziende sanitarie regionali non sono ancora interoperabili, il che ostacola una gestione fluida delle prenotazioni e l’efficace attuazione del piano.

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Sarà fondamentale monitorare attentamente l’implementazione delle nuove misure e garantire che anche in Sicilia i cittadini possano finalmente beneficiare di un accesso equo e tempestivo alle prestazioni sanitarie.

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