Rebarba, Barbera d’Asti armonizzata da Peppe Vessicchio

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 


Tempo di Lettura: 3 minuti

La Barbera d’Asti che prende vita dalla musica presenta la versione Superiore 2021

Si arricchisce di un nuovo capitolo l’originale progetto delle Cantine Post dal Vin di Rocchetta Tanaro (Asti): con una produzione annua di circa 10.000 bottiglie, che include anche un’etichetta biologica, nasce la Rebarba Superiore. Affinata in musica da uno dei più celebri direttori d’orchestra e compositori italiani, questa Barbera d’Asti unisce la tradizione vitivinicola del Monferrato alla sensibilità artistica di Peppe Vessicchio, noto al grande pubblico per il suo ruolo al Festival di Sanremo. E proprio in concomitanza con l’evento musicale più atteso dell’anno, prende forma una nuova espressione di questo vino unico: la Barbera d’Asti Superiore 2021.

Progetto Rebarba

Il progetto nasce nel 2016 dall’incontro tra Peppe Vessicchio, lo chef Beppe Sardi e Giulio Porzio, presidente della cantina Post dal Vin. A loro si uniscono Andrea Rizzoli, manager, e Roberto Oliveri, enologo, formando una squadra affiatata e appassionata. 

Dalla loro amicizia e dalla comune passione per l’innovazione ha preso vita un’idea affascinante: applicare la tecnica dell’armonizzazione musicale all’affinamento del vino. Il risultato è Rebarba, un’espressione inedita e suggestiva della Barbera d’Asti, che ora si presenta nella sua versione Superiore. 

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Il nome Rebarba è stato scelto dallo stesso Vessicchio: un anagramma di Barbera che richiama anche il suo celebre aspetto con barba folta. Anche l’etichetta riporta un disegno stilizzato che ricorda il volto del maestro. 

Peppe Vessicchio e Giulio Porzio

«Il maestro Vessicchio – racconta Porzio – ha prima fatto una prova su una nostra bottiglia di Barbera e abbiamo visto che il vino armonizzato con la sua musica era più morbido e piacevole. Così abbiamo sposato questo stravagante, innovativo e divertente progetto. Da alcuni anni il maestro viene regolarmente in cantina ad armonizzare le botti colme di Barbera».  

Il compositore non è nuovo a questo genere di sperimentazioni: già in passato aveva collaborato a progetti simili sia un cantina che in vigneto, per esempio utilizzando Mozart tra i filari per tenere lontani oidio e peronospora dalle viti di nebbiolo nel Roero. 

La teoria delle stringhe 

“Il vino richiede di essere lasciato in pace per poter eseguire questo percorso in qualunque contenitore si trovi” – a seguire un estratto dalle parole di Peppe Vessicchio.

Il vino, come tutti gli organismi biologici, possiede un sistema immunitario e in condizioni di stress può attivare dei meccanismi di difesa e da qui formare caratteristiche utili o particolarmente sgradevoli. 

Il suono è una componente unica nel suo linguaggio, in quanto è imprescindibile. La fisica attuale, dopo la teoria delle stringhe, ha verificato che le particelle che noi immaginavamo puntiformi sono invece dei filamenti che vibrano, e che alla base della materia visibile (o non visibile) vi è un’onda, che il nostro orecchio non può percepire. Tutto ciò che ci circonda ha una sua identità sonora: alcuni animali, per esempio, posseggono capacità percettive diverse rispetto a noi, utili alla loro sopravvivenza. 

Il vino come sopravvive a questa sollecitazione? Attraverso una richiesta. Il vino è molto sensibile a determinate condizioni ed innesca dei meccanismi di difesa nei confronti di alcune sollecitazioni. L’armonia permette quindi di aprire le cerniere (spazio elettrico tra le molecole) del liquido, organizzandosi in cluster molecolari sensibili a particolari forme armoniche. Riuscire a sciogliere queste cerniere permette di accelerare il processo si affinamento; una condizione di miglioria biologica che si traduce in un miglioramento gustativo. 

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

FREMAN

«Dopo tre anni di risultati affermativi forniti da palati eccellenti in seguito a test dimostrativi, la tecnica di “armonizzazione” del vino promossa e attuata da me in collaborazione con Michele Carone e Andrea Rizzoli arriva nelle terre della Barbera d’Asti. Le nuove aggregazioni supra-molecolari indotte da questo affinamento chiamato Freman, FREquenze e Musica Armonico-Naturale, sono riscontrate come migliorative del prodotto sotto vari aspetti, anche quello della digeribilità. Questa nuova condizione è anche testimoniata da strumentazioni usate in ambito fisico».

FREMAN è un acronimo presente sulla retro etichetta del vino ad indicazione del processo di armonizzazione dello stesso. L’evidenza alla degustazione dimostra un cambiamento percettibile sopratutto al gusto, ammorbidendo le asperità della Barbera, quindi immaginatevi le spigolosità tipiche del vitigno più armoniose. Anche al naso si riscontrano dei cambiamenti, seppur meno evidenti, con note smorzate nella percezione alcolica ed eterea. 

La Barbera Rebarba preferita del Maestro Vessicchio rimane la 2016, forse anche per un’affezione legata al primo campione realizzato, nel frattempo noi vi segnaliamo il Rebarba 2021 Piemonte Biologico, prima produzione totalmente in biologico della Cantina Sociale. Una Barbera armonizzata da una beva più fresca e snella, complice anche la bassa gradazione alcolica attorno ai 12,5% vol.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati