Rilancio Economico ecco i numeri del Pnrr in provincia Granda – www.ideawebtv.it

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Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) rappresenta uno degli strumenti più im­portanti adottati dall’Italia per rilanciare l’economia in seguito agli effetti causati dalla pandemia di Covid-19. Parte del programma dell’U­nione Europea noto come Next Generation Eu (Ngeu), il Piano si articola in 7 missioni e mira appunto, in definitiva, a contribuire alla crescita economica e sociale del Paese.
La recente relazione semestrale della Corte dei Conti con cui si riferisce al Par­lamento sullo stato di attuazione del Piano ha al contempo sottolineato come il conseguimento degli obiettivi europei previsti nel percorso attuativo risulti «in linea con le scadenze concordate», ma anche come l’avanzamento finanziario continui «a evidenziare scostamenti rispetto al cronoprogramma».
Aspet­to, quest’ultimo, so­stan­­zialmente confermato dai dati pubblicati da OpenPolis sulla piattaforma di monitoraggio Open Pnrr, aggiornati al 13 dicembre scorso, data dell’ultimo rilascio trimestrale su Italia Domani, il portale go­vernativo che periodicamente concede informazioni dettagliate sul Piano.
Dall’analisi dello stato dell’arte di tutti i circa 270mila progetti previsti sull’intero territorio italiano, è emerso in particolare un significativo ag­gior­namento: a tre anni e mez­zo dall’approvazione del Piano, e a meno di due dal termine, è stato speso soltanto il 30,1% delle risorse disponibili (58,6 miliardi di euro), ossia meno di un terzo del totale previsto (194,4 miliardi).
Il dato sulla percentuale di spesa – che, come riporta il portale, «aggregata a livello di misura, è comunicata al Go­verno direttamente dalle am­ministrazioni titolari dell’investimento» – è simile a quello sulla percentuale dei pagamenti (importo complessivo al 24%, finanziamenti Pnrr al 29%) che, relativo ai singoli progetti, arriva invece «dai rispettivi soggetti attuatori». Le analisi e le riflessioni appena evidenziate toccano in qualche modo anche la provincia di Cuneo, nella quale sono appunto numerosi i progetti finanziati attraverso i fondi del Pnrr e finalizzati dunque a portare benefici al benessere socio-economico dell’intera area.
Particolarmente interessante è la situazione delle “Sette Sorelle” della provincia Gran­da dove, secondo i dati pubblicati dalla fonte sopra riportata, sono oltre 1200 i progetti sostenuti attraverso il Piano, con uno stato di percentuale dei pagamenti (18% di media) inferiore al dato nazionale. La città capoluogo di Cuneo è ovviamente quella che presenta il numero più alto di progetti, 319, per un totale di 442,8 milioni di euro di investimenti (di cui 400,8 milioni di euro di Ri­sorse Pnrr; pagamenti al 13%). La maggior parte delle risorse sono destinate alla transizione ecologica (274,2 milioni, 61,93% del totale); seguono poi scuola, università e ricerca (54,3 milioni, 12,26%), infrastrutture (39 milioni, 8,80%), salute (31,2 milioni, 7,05%), inclusione sociale (21,3 milioni, 4,82%), im­presa e lavoro (15,6 milioni, 3,51%), digitalizzazione (6,6 milioni, 1,49%) e cultura e turismo (596 mila euro, 0,13%).
Procedendo poi in ordine alfabetico, sono 197, invece, i progetti nella città di Alba, per un totale di 75,8 milioni (di cui 66,4 di Risorse Pnrr; pagamenti al 19%). Il settore che gode dei maggiori benefici è quello relativo alla transizione ecologica (27,3 milioni di euro, 35,92%), che precede il campo delle infrastrutture (15,5 milioni, 20,45%).
In terza posizione impresa e lavoro (12,8 milioni, 16,93%); scorrendo la graduatoria, si trovano poi scuola, università e ricerca (12,5 milioni, 16,47%), inclusione sociale (3,5 milioni, 4,62%), digitalizzazione (2 milioni, 2,69%), salute (1,6 milioni, 2,08%) e cultura e turismo (627,3 mila euro, 0,83%).
Numero minore di progetti, ma maggiori risorse per Bra. La Città della Zizzola è interessata da 176 progetti, per un totale di 100,9 milioni (di cui 82,8 di Risorse Pnrr; pagamenti al 16%). La voce scuola, università e ricerca è in vetta alla classifica con 34,6 milioni (34,26%), se­guita a ruota da transizione ecologica (26,3 milioni, 26,02%) e infrastrutture (20,8 milioni, 20,61%). Più staccati, invece, i campi relativi a impresa e lavoro (9 milioni, 8,89%), all’inclusione so­ciale (6,9 milioni, 6,83%), alla salute (1,8 milioni, 1,78%) e alla digitalizzazione (1,6 milioni, 1,61%). A Fos­sano sono invece 137 i progetti, per un totale di 71,4 milioni (di cui 59,6 di Risorse Pnrr; 19% pagamenti). Più della metà degli investimenti riguarda la transizione ecologica (35,9 milioni, 50,30%), seguita da scuola, università e ricerca (13,4 milioni, 18,74%). Risorse significative sono poi destinate anche ad impresa e lavoro (10,6 milioni, 14,85%) e alle infrastrutture (7,3 milioni, 10,17%); chiudono il quadro generale i settori della salute (1,7 milioni, 2,38%), dell’inclusione sociale (1,3 milioni, 1,80%) e della digitalizzazione (1,3 milioni, 1,77%).
Numeri pressoché simili, in termini di progetti e investimenti, si registrano a Mon­dovì: nella città monregalese si contano 124 progetti, per un totale di 70,5 milioni (di cui 60,9 di Risorse Pnrr; pagamenti al 18%).
Come a Fossano, il settore maggiormente sostenuto dal Piano è quello della transizione ecologica (26,8 milioni, 37,87%), mentre il secondo posto è occupato da scuola, università e ricerca (16,3 milioni, 23,06%). Ai primi due fanno seguito salute (7,8 milioni, 11,26%), infrastrutture (6,8 milioni, 9,60%), impresa e lavoro (6 milioni, 8,47%), inclusione sociale (4,9 milioni, 6,95%), digitalizzazione (1,7 milioni, 2,42%) e cul­tura e turismo (258,5 mila euro, 0,37%). Sono 130, per un totale di 71,7 milioni (di cui 60,2 di Risorse Pnrr; pagamenti al 27%), i progetti che riguardano invece i progetti per la città di Saluzzo.
In questo caso il settore maggiormente coinvolto è quello relativo alla transizione ecologica (28,9 milioni, 40,22%), seguito da infrastrutture (10,7 milioni, 14,90%) e impresa e lavoro (9,9 milioni, 13,76%).
A completare il dato, salute (7,6 milioni, 10,56%), inclusione sociale (7,3 milioni, 10,22%), scuola, università e ricerca (5 milioni, 7,12%), cultura e turismo (1,4 milioni, 1,93%) e, per chiudere, digitalizzazione (919,5 mila euro, 1,28%).
Il quadro delle “Sette Sorelle” è chiuso infine da Savigliano. Il centro della pianura cuneese può contare su 150 progetti, per un totale di 305,2 milioni (di cui 138,2 di Risorse Pnrr; pagamenti al 14%). La quasi totalità degli investimenti riguarda il mondo di impresa e lavoro (253,8 milioni, 83,16%), con le restanti risorse destinate ai seguenti settori: transizione ecologica (27,7 milioni, 9,07%), salute (8,4 milioni, 2,75%), infrastrutture (6,8 milioni, 2,23%), scuola, università e ricerca (5,4 milioni, 1,78%), inclusione sociale (1,8 milioni, 0,60%), digitalizzazione (1,1 milioni, 0,36%) e cultura e turismo (172,1 mila euro, 0,06%).

1. In che modo prevede che i progetti del Pnrr contribuiranno allo sviluppo della città?

2. Qual è lo stato di avanzamento dei principali interventi?

3. Come farà il Comune a monitorare e a valutare i lavori?

Patrizia Manassero, sindaca di Cuneo

«Avremo, in tante parti di Cuneo, spazi riqualificati o nuovi a servizio di una città più inclusiva e a misura dei bisogni dei cittadini»

1. «I cantieri fi­nan­­zia­ti dal Pnrr sono frut­to di un accurato lavoro fatto negli anni precedenti alla possibilità dei fondi europei su progettualità necessarie per Cu­neo: per esempio, un nuovo polo culturale nell’antico ospedale cittadino, un nuovo asilo nido e una nuova scuola in due frazioni, 132 alloggi nuovi o riqualificati per rispondere al disagio abitativo, un nuovo impianto sportivo indoor polivalente, nuovi spazi soglia per le scuole. A questi si aggiungono gli interventi legati alla transizione digitale e alla città smart. È evidente che avremo, in tante parti di Cuneo, spazi riqualificati o nuovi a servizio di una città più inclusiva e a misura dei bisogni dei cittadini. Penso in particolare alla nuova biblioteca, che aggiungerà un tassello importante per la vita culturale della città, perché offrirà non solo più spazio ai libri di carta, ma soprattutto più spazio per chi li ama e per far nascere nuove esperienze culturali attorno ai libri».

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2. «Il cantiere per la nuova biblioteca, il più grande e costoso, ha superato la metà dei lavori, co­me anche la costruzione del mi­cronido è in fase avanzata. Un intervento di mobilità dolce legato a due scuole dell’altipiano è concluso. Ad eccezione di un cantiere che sta per partire, tutti i cantieri sono avviati e procedono bene».

3. «Il Comune sta facendo uno sforzo enorme, perché mai si era riusciti ad attrarre così tante risorse in un arco di tempo così limitato. Quindi gli uffici, sia quelli che seguono i lavori, sia quelli impegnati sul piano delle procedure amministrative di rendicontazione, hanno ovviamente un carico enorme. Fino a qui, però, tutto si è mosso come da programma, sotto la supervisione di una cabina di regia che abbiamo costituito internamente. I cantieri avviati sono tanti, gli intoppi sono sempre possibili, ma siamo vigili e fiduciosi. Mentre i lavori procedono a noi il compito di sfruttare il dopo, cioè la gestione di tutti questi nuovi spazi. Sarà ancora la cabina di regia interna a valutare e gestire l’impatto futuro: il Pnrr non ci accompagna oltre le riqualificazioni, ma sono i Comuni a dover mettere a bilancio i costi di gestione di quanto l’Europa ci ha permesso di fare in questi anni».

Alberto Gatto, sindaco di Alba

«Stiamo portando avanti investimenti importanti, che avranno ricadute notevoli in termini di sviluppo e nuovi servizi»

1. «Nel nostro caso abbiamo ereditato gli interventi programmati dalla precedente amministrazione, ma il Pnrr per tutti gli enti locali è stata una straordinaria opportunità per lo sviluppo e la riqualificazione delle città. Ad Alba stiamo portando avanti investimenti importanti in due filoni di intervento: infrastrutture e digitale. Ad esempio l’ex casa Miroglio è un’occasione per creare un polo culturale e artistico in centro città che vada ad ampliare e arricchire il grande lavoro che il Centro Studi Beppe Fenoglio sta portando avanti. Il nuovo asilo nido sarà un servizio in più per le famiglie e su questo progetto avevamo insistito tanto anche quando eravamo in minoranza. La nuova mensa nel quartiere Mussotto è un altro investimento significativo, con l’ammodernamento delle cucine e della sala refezione per l’Istituto Comprensivo di Mussotto. Infine il digitale, di grande importanza per una Pubblica Amministra­zione moderna, efficiente e vicina a cittadini e imprese: due esempi sono il sito comunale e l’aggiornamento delle procedure digitalizzate Suap e Sue».

2. «Abbiamo progetti già conclusi come la nuo­va sede della Facoltà di Scienze Infermieristiche all’interno del Cortile della Maddalena, oppure la rinnovata sala Riolfo e la riqualificazione dell’ex Caser­ma Govone che diventerà un centro per l’accoglienza delle persone con disabilità. Sui tre principali progetti, ovvero ex Casa Miroglio, Asilo Nido e nuova mensa, quello più avanti è la nuova mensa del Mussotto. Il valore complessivo supera i 6 milioni di euro, monitoriamo grazie al lavoro degli uffici e dell’assessore Garassino con delega specifica ai progetti Pnrr».

3. «Ho attribuito all’As­ses­sorato alle finanze una delega specifica per controllare tutto. Il monitoraggio è par­te fondamentale di og­ni politica pubblica, qui abbiamo una cabina di regia ad hoc che si riunisce mensilmente e racchiude parte politica e uffici, vengono costruiti report in modo da aggiornare lo stato di avanzamento dei lavori. Quanto all’efficacia delle singole opere, sarà il tempo a dircelo, di sicuro c’è la massima attenzione affinché tutto venga fatto per il meglio e ad ogni spazio sia data la miglior soluzione possibile».

Gianni Fogliato, sindaco di Bra

«L’attuazione del Pnrr è un lavoro a 360 gradi che cambierà il volto alla città, con opere che andranno a incidere sulla qualità della vita dei cittadini»

1. «Bra partecipa all’attuazione del Pnrr con progetti relativi a scuole, asili nido, palestre, servizi pubblici, interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, efficientamento energetico, innovazione d­i­gitale, inclusione e coesione sociale. Un lavoro che cambierà volto alla città, con opere che andranno a incidere sulla qualità della vita dei cittadini. I grandi investimenti in edilizia scolastica avranno un effetto domino sulla sistemazione di altri istituti cittadini, con miglioramenti anche di accessibilità e traffico. La creazione di un nuovo Nido risponderà alle richieste delle famiglie, e con l’edilizia sportiva, sia al Guala che al Mucci, si investirà per le società sportive locali con valenza educativa. Il rinnovo di al­loggi di edilizia sociale da destinare a disabili creerà percorsi di autonomia abitativa e professionale, mentre all’ex Mattatoio troveranno posto anche tre servizi pubblici».

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

2. «Tra i progetti, la co­struzione di un nuovo asilo nido (fi­nan­zia­mento Pnrr: oltre 1 milione di eu­ro), che accoglierà altri 30 bambini in aggiunta ai 70 già frequentanti. Struttura esterna realizzata; si procede con gli impianti tecnologici. Il completamento è previsto per l’autunno. Relati­va­mente al recupero dell’ex Mat­tatoio di via Bal­lerini (finanzia­men­to Pnrr: 3 mi­lio­ni), che verrà adibito a centro po­livalente multiservizi, completati i consolidamenti strutturali, in corso la messa a punto degli im­pianti, per chiudere con coibentazione e finiture. L’intervento si con­cluderà entro l’autunno. Pa­lazzo Garrone, destinato a diventare un importante polo culturale, turistico e ricettivo (finanziamento Pnrr: 2 milioni): realizzati interventi al man­to di copertura, bonifica dei materiali e rifunzionalizzazione degli interni. Da non dimenticare la nuova sede dell’Istituto Superiore Ernesto Gua­la e della Palestra dell’Iis Velso Mucci, su progetti della Provincia di Cuneo».

3. «Per gestire al meglio la governance degli interventi finanziati nell’ambito del Piano, l’Ammini­strazione comunale ha istituito una cabina di regia con il compito di coordinare i servizi comunali impegnati nell’attuazione dei progetti, monitorare l’attuazione e garantire il raggiungimento dei target previsti, risultando adeguatamente efficace allo scopo».

 

Dario Tallone, sindaco di Fossano

«La costruzione di un nuovo asilo nido che intendiamo realizzare in via Santa Lucia, potrà distribuire sul nostro territorio una migliore fruizione del servizio da parte delle famiglie»

1. «Sicuramente i fondi Pnrr, contribuiscono a sviluppare e realizzare opere importanti che le casse comunali non sarebbero riuscite a far fronte. Siamo riusciti a realizzare importanti opere di messa in sicurezza del territorio dovute a dissesti idrogeologici, ad esempio frane che avevano già interrotto strade comunali, interventi su edifici esistenti sportivi, su area del foro boario con rinforzi strutturali, progetto di realizzazione di un asilo (abbiamo indetto la gara, invitando oltre 30 imprese e per problemi di tempistiche di realizzazione dettate dal Pnrr e continuo aumento dei materiali, nessuna ha voluto partecipare, la speranza è di rientrare in un altro bando), consolidamento sismico di fabbricati comunali. Importanti investimenti nell’ambito dell’innovazione tecnologica per una decina di progetti, già ultimati o in fase di ultimazione, a servizio dei cittadini o per migliorare l’efficientamento lavorativo dei dipendenti».

2. «Lo stato di avanzamento dei lavori si può definire buono, dato che alcuni progetti sono già ultimati e rendicontati, mentre altri sono in fase di ultimazione. Devo dire che i finanziamenti arrivano con cadenza rispettata dai bandi a cui abbiamo partecipato».

3. «Le opere finanziate in alcuni casi sono state utili per migliorare l’utilizzo delle infrastrutture comunali a servizio dei fossanesi, pensiamo all’area del foro boario che ha portato ad utilizzare le strutture presenti, alle strade interrotte da anni, con un grave disservizio degli utenti. Di impatto anche la rivisitazione dell’area degli impianti sportivi. La costruzione di un nuovo asilo nido che intendiamo realizzare in via Santa Lucia, potrà distribuire sul nostro territorio una migliore fruizione del servizio da parte delle famiglie, insieme ad altri fondi si potrà aumentare l’efficienza energetica e per consumare meno riscaldamento ed elettricità. Stiamo ancora monitorando altre opportunità per finanziare importanti progetti che stiamo monitorando».

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Luca Robaldo, sindaco di Mondovì

«Tre sono stati gli asset strategici sui quali si sono incardinate le diverse progettazioni. Gli investimenti in edilizia scolastica sono linfa vitale per le nuove generazioni e il nostro futuro»

  1. «Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha senza dubbio rappresentato una grande occasione di sviluppo per la città che ho l’onore e l’onere di amministrare, favorendo investimenti per diversi milioni di euro. Soffermandomi esclusivamente su quelli a regia comunale, che valgono più di sei milioni di euro, tre sono stati gli asset strategici sui quali si sono incardinate le diverse progettazioni: gli edifici scolastici, innanzitutto, a testimonianza di una specifica attenzione nei confronti dell’istruzione e delle nuove generazioni, con interventi di manutenzione straordinaria, adeguamento strutturale e riqualificazione energetica a diversi plessi cittadini, molti dei quali già terminati (scuola di Sant’Anna o scuola primaria “M. Trigari”) o in fase di conclusione; le azioni di prevenzione del dissesto idrogeologico, inoltre, con importanti lavori di difesa spondale e salvaguardia delle infrastrutture idrauliche già conclusi o in fase di ultimazione; la riqualificazione degli spazi culturali (ex Polo delle Orfane e impianti del cine-teatro “Baretti”) o di quelli polifunzionali adibiti al tempo libero (tettoia ala nord di piazza Ellero), infine, con interventi in corso o lavori comunque già aggiudicati».

2. «Tre asset d’investimento strategici, poiché innestati su altrettanti cardini socioeconomici della nostra comunità. Lo sviluppo di Mondovì non può prescindere dalla messa in sicurezza idrogeologica del territorio specie in un’epoca di cambiamenti climatici ormai assodati, ma non può parimenti sottrarsi dagli investimenti strutturali sui contenitori scolastici, vera linfa vitale per le nuove generazioni e il nostro futuro, e dall’attrattività turistico-culturale dei nostri spazi storici e museali».

3. «L’efficacia dei singoli investimenti si potrà misurare tangibilmente dal benessere dei nostri studenti, dalla contrazione del rischio idrogeologico, dall’aumento dei flussi turistici e dall’analoga espansione degli spazi di aggregazione giovanile. Il Pnrr, dunque, come leva imprescindibile per una Mondovì più sicura e più attenta ai giovani, all’ambiente e alla cultura».

Franco Demaria, sindaco di Saluzzo

«Abbiamo utilizzato i fondi per riqualificare piazze, edifici, scuole e ambiti urbani. Le opere finanziate con il Pnrr cambiano il volto della nostra città»

1. «Per noi Pnrr significa futuro. Abbiamo utilizzato i fondi per riqualificare piazze, edifici ed ambiti urbani, per le scuole di competenza comunale, dove oltre al consolidamento sismico abbiamo an­che costruito refettori e locali mensa. Il finanziamento europeo ha permesso anche di realizzare una nuova sezione al Nido comunale. Da un lato piazze e in­tere aree del centro (anche il parco di Villa Belvedere e un campo da calcio dello stadio) han­no oggi un aspetto diverso, migliore e hanno guadagnato vi­vibilità, dall’altro abbiamo voluto fornire le scuole di locali, grazie ai quali sarà possibile, in fu­turo, offrire nuovi e innovativi servizi in­tegrativi, rivedere l’ora­rio delle lezioni e allestire opportunità che rispondano di più alle esigenze delle famiglie. Abbiamo intercettato i fondi perché il nostro ufficio tecnico aveva progetti già pronti, grazie alla capacità di funzionari e dirigenti con dossier vincenti».

2. «Il Comune di Saluzzo ha beneficiato di fi­nanziamenti Pnrr per 11 interventi che hanno portato 10 milioni e 25mila 400 euro. Dieci sono già conclusi (riqualificazione piazze, scuole, impianti sportivi, edifici pubblici). Resta da completare un nuovo parco fotovoltaico nell’area ex Filippi: abbiamo appena firmato il contratto, i lavori partono in primavera e si concluderanno in estate».

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3. «Le opere finanziate con il Pnrr cambiano il volto di Saluzzo: pensiamo all’ area di piazza Buttini che ha portato ad ampliare il centro cittadino con un nuovo polo di servizi nell’ex Tribunale, dove tra qualche settimana si trasferiranno anche gli uffici comunali. O il nuovo disegno delle piazze e di altri ambiti urbani che aumentano le occasioni di socialità. L’intervento al nido ha aumentato i posti e abbiamo attinto dalla lista d’attesa, i cantieri alle scuole e per le nuove mense sono un servizio alle famiglie e quindi miglioriamo la qualità di vita dei saluzzesi, insieme ad altri fondi per aumentare l’efficienza energetica e per consumare meno riscaldamento ed elettricità. Il nuovo campo da calcio “Damiano 2” permette a più giovani di giocare e praticare sport, mentre il progetto sul parco di Villa Belvedere ci restituisce un sito per organizzare momenti culturali e di svago».

Antonello Portera, sindaco di Savigliano

«Grazie alle risorse Pnrr, una città può svilupparsi in due modi: sia realizzando opere fisiche, sia in ambito tecnologico, semplificando la vita del cittadino»

1. «I fondi del Pnrr rappresentano una concreta op­­portunità per promuovere iniziative e progetti di sviluppo di una città. Si tratta di risorse essenziali per mettere in campo idee nuove (o azioni di rinnovamento sull’esistente) che diversamente non si riuscirebbe a realizzare o in misura ridotta. Così una città può svilupparsi in due modi. Sia realizzando opere “fisiche”, lavori pubblici ed infrastrutture, sia – in ambito tecnologico – con l’innovazione e la digitalizzazione di pratiche e processi».

2. «Per citare alcuni progetti Pnrr relativi ai la­vori pubblici, è in fase di ultimazione la realizzazione della mensa della scuola elementare Papa Giovanni XXIII, in zona Borgo Pieve. Si tratta di un fabbricato moderno, sicuro ed accogliente edificato nel cortile, adiacente all’edificio scolastico. Recentemen­te, interamente grazie al Pnrr, abbiamo potuto rifare l’antistadio del “Morino”. Inoltre, abbiamo por­tato avanti la riqualificazione di via Macra, la sostituzione dei serramenti della scuola “Papa Giovan­ni” e della Ludoteca comunale, il riscaldamento del bocciodromo e il restyling di piazza Cavour. Ac­canto alle opere fisiche, vanno citati anche i bandi Pnrr relativi a progetti tecnologici e digitali. Il Co­mune di Savigliano ha già ottenuto 6 contributi da bandi, nella direzione della digitalizzazione per il clo­ud e l’inserimento dei dati in archivio, digitalizzazione delle pro­ce­dure Suap e Sue e rifacimento del sito internet, solo per fare esempi. Progetti diversi ma con la medesima finalità: semplificare la vita dei saviglianesi per un più facile rapporto con la macchina comunale».

3. «”Sentinelle” dei progetti Pnrr sono le im­piegate e gli impiegati del Municipio e gli assessori della Giunta: insieme si impegnano per rintracciare bandi e seguirne lo sviluppo fino alla realizzazione. Fasi importanti sono anche la raccolta di dati statistici e il confronto co­stante con le ditte affidatarie dei lavori. Da citare, il recente progetto con “Municipia SpA”: noi ed altri 11 Comuni del Saviglianese affideremo alla società trentina ricerca e gestione di parte dei bandi (regionali, nazionali ed europei) a “costo zero”: la società tratterrà una percentuale dopo che l’ente avrà ottenuto il finanziamento. Se il bando non dovesse andare a buon fine, il Comune non spenderà nulla».

Articolo a cura di Domannico Abbondandolo

Microcredito

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