Ci sono anche degli emendamenti riguardanti la scuola tra quelli approvati dalla prima Commissione del Senato riguardo il miglioramento del decreto Milleproroghe: i senatori hanno dato il loro consenso per il Fondo per la povertà educativa; l’adeguamento della normativa antincendi degli edifici scolastici al 2027; lo svolgimento, per l’a.s. 2025/26, dei percorsi universitari e accademici di formazione iniziale a esclusione delle attività di tirocinio e di laboratorio, con modalità telematiche, comunque sincrone, anche in deroga al limite previsto dall’articolo 2-bis, comma 1, secondo periodo, e in ogni caso in misura non superiore al 50 per cento del totale. Via libera anche alla proroga per il 2025/26 per il comando di un contingente di 242 unità di collaboratori scolastici e di 721 assistenti amministrativi e tecnici; come pure la proroga all’anno scolastico 2025-2026 (a valere sul fondo per la valorizzazione – 50 milioni di euro per ciascuno dei due anni) per la valorizzazione dei docenti impegnati nelle attività di tutor, orientamento, coordinamento e sostegno della ricerca educativo-didattica e valutativa, funzionali ai processi di innovazione e al miglioramento dei livelli di apprendimento è prorogata; è stata infine prorogata di dieci anni la validità degli esami delle lauree non abilitanti.
Nulla di fatto, invece, per i tanti emendamenti suggeriti dal sindacato Anief: “Ci eravamo raccomandati – dice il suo presidente nazionale Marcello Pacifico – di esaminare con cura le nostre proposte emendative relative a norme non più rinviabili perché relative ed emergenze del settore scolastico, come il progressivo impoverimento degli organici del personale e i limiti sempre più evidenti dell’attuale sistema di reclutamento dei dipendenti del settore. Avevamo chiesto, ad esempio, la proroga dei contratti PNRR, non attivati nel presente anno scolastico, così da garantire una migliore funzionalità delle scuole: un organico aggiuntivo di personale ATA, considerando che in molte scuole i collaboratori scolastici risultano anche in numero inferiore ai plessi e questa mancanza produce gravi disagi nell’organizzazione e il personale amministrativo attuale non è sufficiente a garantire la progettualità PNRR che si è aggiunta all’ordinaria amministrazione”.
“Come avevamo chiesto con emendamento – aggiunge Pacifico – di inserire nelle graduatorie di merito i candidati docenti risultati idonei al termine delle prove concorsuali, a partire dal 2020 e in particolare quella del 2023: una risposta indispensabile anche per il turn over tra gli insegnanti. Inoltre, sempre attraverso il Milleproroghe, avevamo presentato richiesta per i lavoratori che hanno già superato un periodo di prova, chiedendo con un emendamento apposito di validare l’intero servizio prestato al pari dei colleghi e in possesso di un titolo di insegnamento comunque valido”.
“Per la mobilità del personale – dice sempre il sindacalista Anief – il nostro sindacato autonomo aveva proposto una modifica per consentire l’armonizzazione del diritto al lavoro con il diritto alla famiglia utilizzando tutti i posti vacanti e disponibili e prorogando per tutto il personale la mobilità straordinaria. Per i DSGA, in particolare, in considerazione della natura del ruolo ricoperto, sarebbe stato opportuno che abbiano avuto accesso per il 2025/26 alla mobilità intercompartimentale. Infine, per gli insegnanti di religione Cattolica, che a seguito della cosiddetta ‘Buona Scuola’ non hanno più potuto godere dell’esonero dall’insegnamento per svolgere la funzione di collaboratori del dirigente poiché non inseriti nell’organico dell’autonomia, avevamo ribadito che occorre prorogare l’inserimento nell’organico dell’autonomia. Avere eluso le nostre richieste – conclude Pacifico – non fa altro che acuire gli annosi problemi”.
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