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Una vetrina unica, canzoni che puntualmente monopolizzano le classifiche di fine anno delle più ascoltate, acquistate, streammate e trasmesse dalle radio, concerti negli stadi sold out spinti dall’euforia della Ariston Fever, e poi carriere lanciate, rilanciate, confermate. Ecco perché, soprattutto nell’ultimo decennio, le richieste per partecipare al Festival di Sanremo sono aumentate a dismisura e gli artisti hanno superato la paura della classifica e di dover vivere a stretto contatto con colleghi (che magari non si sopportano). Dopo Sanremo 2025, i 29 cantanti in gara, chi più o chi meno, vedranno e un segno + nei loro bilanci. Ma ad oggi, chi sono i Paperoni della 75esima edizione della kermesse canora?
La classifica ufficiale, quella dei social, delle radio: ultimi giorni di punti di domanda su Sanremo 2025, che si avvicina alla sua conclusione tra record infranti e per ora, poche polemiche. Una graduatoria che già si conosce però c’è, quella dei Paperoni della kermesse. A fare i conti in tasca ai big in gara ci ha pensato Open che ha stilato la classifica degli artisti in base al loro ultimo fatturato registrato, che comprende i guadagni ottenuti con il core business ma anche con tutte le altre attività imprenditoriali.
Non stupisce il primo posto occupato saldamente da Fedez che vince mani bassi contro i colleghi con 16,7 milioni fatturati dalle società del gruppo controllato dai genitori, Tatiana e Franco Lucia, secondo gli ultimi bilanci disponibili. Anche gli utili sono soddisfacenti, contando che la Zdf che ha chiuso il bilancio 2023 con 1,485 milioni di utile e la Zedef che oggi è la holding di tutto il gruppo di 2,8 milioni di euro. Numeri destinati a salire se e quando verrà portata a termine la vendita di Villa Matilda a Pognana Lario (secondo Corona per 15 milioni di euro) e che, almeno al momento, sembrano reggere bene la fine dell’epopea Ferragnez.
Medaglia d’argento per Pablo Miguel Lombroni Capalbo, il cantante e produttore argentino naturalizzato italiano, conosciuto sulle scene e sul mondo del rap e trap con il nome di Shablo, a Sanremo in compagnia di Guè, Joshua e Tormento con La mia parola. Uno dei pionieri del genere in Italia, ha fondato la Urubamba srl nel 2018, definita sul sito ufficiale “un’organizzazione poliedrica con sede a Milano specializzata nella produzione e promozione di musica e cantanti su scala globale” con “servizi di branding, gestione e direzione artistica di prim’ordine per aiutare gli artisti a stabilire e mantenere un’immagine e una presenza forti sul mercato”. Nel roster, tra gli altri, Guè, Sfera Ebbasta, Rkomi, Irama, Gaia, Club Dogo e Drillionaire. La società ha fatturato nel 2023 4,8 milioni di euro con un utile di 779mila euro.
Shablo può contare anche nei ricavi di una serie di società da lui fondate, una su tutti la Thaurus Music (25%), etichetta discografica italiana più influente della scena urban che svolge anche servizi di management, di editoria musicale e di registrazione nata nel 2012 dal sodalizio del dj e producer classe 1980 con Mario D’Angelantonio e poi con Ciro Buccolieri. Con Giovanni Valle, editore proveniente dalla musica classica, invece, Pablo Miguel ha aperto la divisione dedicata all’editoria musical, la Thaurus Publishing ( 50%) e poi la The Moysa srl (33%), l’hub creativo pensato insieme al manager dei Måneskin Fabrizio Ferraguzzo.
Terzo gradino del podio per Massimo Ranieri, con 3,4 milioni di euro di ricavi che arrivano dalla sua Rama 2000 International, la società che è la sua casa di produzione musicale, di cui è amministratore unico e azionista al 98% fra proprietà e usufrutto (con nuda proprietà data ai fratelli Aniello e Fabrizio).
Quarto posto per Giorgia con un fatturato di 2,2 milioni di euro, seguita a ruota da Achille Lauro (1,4 milioni di euro) destinato a scalare posizioni nei prossimi mesi, considerando gli ultimi successi discografici e gli introiti legati alla sua partecipazione ad X Factor. Al sesto/settimo/ottavo posto parimerito con 1,2 milioni di euro di ricavi, Elodie, Rocco Hunt e di Rkomi. Fanalini di coda nella top ten, Francesco Gabbani, di poco sopra il milione di euro di ricavi e Francesca Michielin (760 mila euro).
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