|
|
|
|
|
ECSA, l’associazione di categoria delle compagnie armatoriali
europee, Airlines for Europe (A4E), l’associazione che rappresenta le compagnie aeree europee, e Transport & Environment (T&E), l’associazione ambientalista europea indipendente impegnata nella riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti, hanno pubblicato una dichiarazione congiunta in cui esortano vivamente la Commissione Europea e gli Stati dell’UE ad aumentare la produzione di carburanti puliti per il trasporto marittimo e quello aereo in Europa. trasporto marittimo e del trasporto aereo e delle organizzazioni ambientaliste – si legge nella dichiarazione – riaffermiamo il nostro impegno nei confronti degli obiettivi climatici e industriali dell’UE. Per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo e del Net-Zero Industry Act (NZIA) e garantire che questi settori rimangano competitivi, ora dobbiamo dare priorità ai carburanti puliti per il trasporto marittimo e per l’aviazione al fine di decarbonizzare questi settori dei trasporti che sono “hard to abate”. Una solida base industriale europea per i combustibili puliti – sottolineano ECSA, A4E e T&E – è essenziale per raggiungere gli obiettivi climatici e garantire la leadership dell’Europa nell’innovazione verde. Questi carburanti dovranno essere prodotti su larga scala per soddisfare gli obiettivi climatici dell’UE per l’aviazione e per lo shipping». potenziale leadership dell’Europa nelle tecnologie dei carburanti verdi – prosegue il documento – offre un’opportunità unica per costruire una filiera che migliori la sicurezza energetica, crei posti di lavoro e promuova gli obiettivi climatici. Tuttavia, i progetti di carburanti verdi su larga scala affrontano notevoli incertezze che scoraggiano gli investimenti privati. Questi includono rischi tecnologici e requisiti di capitale iniziali elevati che svantaggiano i “first movers”, siano essi produttori, finanziatori o utenti finali. Ulteriori ostacoli includono gli elevati costi di produzione dei carburanti puliti e un disallineamento dei modelli di business tra i produttori, che cercano contratti a lungo termine a prezzi elevati, e utenti, per i quali impegni a breve termine per volumi di carburanti meno consistenti comportano meno rischi. Questi fattori creano elevati rischi finanziari e incertezza che potrebbero essere insormontabili senza un sostegno pubblico più personalizzato di quello fornito dagli attuali programmi EU Hydrogen Bank e ETS Innovation Fund». associazioni – esortiamo la Commissione Europea a: includere i carburanti rinnovabili scalabili e le tecnologie innovative necessarie per il trasporto marittimo e il trasporto aereo, due dei settori più difficili da decarbonizzare dell’economia, nell’ambito del prossimo Clean Industrial Deal; sfruttare il Sustainable Transport Investment Plan (STIP) in linea con il Competitiveness Compass per ridurre il rischio degli investimenti necessari per aumentare rapidamente la produzione e la distribuzione di carburanti rinnovabili scalabili per lo shipping e per l’aviazione. Sulla base dello NZIA, lo STIP dovrebbe richiedere che almeno il 40% dei carburanti rinnovabili scalabili necessari per conformarsi a FuelEU Maritime e ReFuelEU Aviation venga prodotto nell’UE». «creare una base industriale europea per i carburanti rinnovabili scalabili per il trasporto marittimo e per il trasporto aereo, riducendo i rischi dei progetti attraverso il sostegno finanziario pubblico dell’UE e le entrate nazionali dell’ETS, nonché meccanismi per la certezza delle entrate, come i contratti per differenze. Ciò, in particolare, dovrebbe far fronte all’incertezza derivante dagli elevati costi di produzione dei carburanti rinnovabili scalabili, dagli impegni di acquisto a lungo termine richiesti e dalla volatilità del mercato, che attualmente in Europa impediscono ai progetti di fornire grandi volumi di carburanti rinnovabili, in particolare carburanti a base di idrogeno». piattaforma di matchmaking integrata per facilitare l’accesso aggregato ai programmi di finanziamento dell’Europa e degli Stati membri secondo il principio dello sportello unico. Come aggiornamento della Hydrogen Bank – spiegano – questo meccanismo semplificherebbe le istanze, aumenterebbe la trasparenza e migliorerebbe la comunicazione tra le aziende e le autorità» e, infine, invitano a «facilitare il ruolo di aeroporti e porti come hub energetici attraverso opere infrastrutturali per carburanti rinnovabili scalabili e promuovendo la cooperazione internazionale tra i porti». – ha ricordato il segretario generale dell’ECSA, Sotiris Raptis, in occasione della presentazione odierna della dichiarazione congiunta riferendosi al rapporto sul futuro della competitività europea presentato lo scorso settembre da Mario Draghi – ha riscontrato che lo shipping europeo, da solo, necessità di 40 miliardi di euro all’anno per decarbonizzarsi. Il Clean Industrial Deal deve stabilire le condizioni per rendere disponibili carburanti puliti per il trasporto marittimo. Abbiamo bisogno di ingenti investimenti per i carburanti puliti, certezza attraverso solidi requisiti vincolanti e semplificazione dell’accesso ai finanziamenti pubblici e privati. Ciò è essenziale per mantenere il trasporto marittimo europeo competitivo a livello internazionale, assicurando al contempo un cluster industriale fiorente e innovativo».
|
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link