“Il tavolo sul riconoscimento del caregiver familiare ha finito da poco il suo lavoro, a dicembre abbiamo portato in Consiglio dei ministri l’inizio di valutazione del testo e spero che entro la fine dell’anno la norma possa fare l’iter tra la Camera e il Senato. È da tanti anni che si aspetta un riconoscimento e una cornice normativa per i caregiver e credo che adesso non si possa più far attendere nessuno, è arrivato il momento di dare delle risposte”. Lo ha detto il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, intervenendo alla trasmissione ‘Specchio dei tempi’ su Rai News 24.
Spunto di riflessione è stato il brano ‘Quando sarai piccola’ che Simone Cristicchi ha portato a Sanremo raccontando la storia di sua mamma Luciana. “Il racconto di Cristicchi- ha detto il ministro- ha toccato tutti, ha emozionato, ed è anche un messaggio di forza perché i caregiver hanno una forza che tante volte si sottovaluta. Si parla sempre dei fragili ma penso che queste persone siano la parte più forte del nostro paese e stiamo lavorando per dare loro, finalmente, un riconoscimento”. “Credo- ha detto ancora il ministro- che sia indispensabile un cronoprogramma che ci porti a dare attenzione ai caregiver con tutele differenziate. Io parto sempre dal presupposto che chi ama e cura e convive 24 ore su 24 in maniera prevalente con una persona da accudire deve avere delle tutele e delle garanzie che sono differenti da chi lo fa saltuariamente. Ma penso che la cornice normativa debba tenere conto di chiunque fa parte del nucleo familiare o è fuori dalla famiglia e vuole bene e accudisce la persona cara. Su questo verterà la norma e l’impegno sulle risorse”.
“È importante continuare a parlare di questi temi- ha detto ancora Locatelli- non solo quando c’è Sanremo o quando si verificano delle tragedie, ma bisogna farlo sempre perché è interesse di tutta la comunità non lasciare indietro nessuno, e se vogliamo che il nostro paese si rafforzi e le nostre comunità siano più coese non possiamo permetterci di lasciare indietro né chi cura né chi è curato. Da questo punto di vista- ha concluso il ministro- il mio impegno è massimo per valorizzare le persone vedendone le potenzialità e non i limiti e soprattutto dando occasioni”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link