«Nuovo bando regionale, un’opportunità anche per i privati»

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La svolta arrivata dalla Regione Veneto che ha appena approvato un nuovo piano per la valorizzazione energetica del bacino termale euganeo, come annunciato dall’assessore allo Sviluppo economico ed Energia, Roberto Marcato, non poteva che suscitare molto interesse soprattutto da parte di chi su questo fronte è all’avanguardia, il Comune di Montegrotto. Con il suo progetto di teleriscaldamento da 5 milioni di euro, finanziato con 4 milioni dal PNRR e oltre 1 milione dai cittadini per utilizzare il calore residuo delle acque reflue di sei alberghi per riscaldare 14 strutture pubbliche, si è dato il via a qualcosa di assolutamente nuovo, da noi. 

E ora che il calore delle acque termali euganee non sarà più una risorsa riservata esclusivamente agli alberghi, ma potrà essere utilizzato per riscaldare strutture pubbliche e case private, si aprono nuove opportunità.

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Il bando regionale sarà pubblicato entro febbraio e prevede lo stanziamento di 230.000 euro per realizzare punti di monitoraggio idrogeologico e ambientale. Nei prossimi 90 giorni potranno essere presentati 71 progetti sperimentali, che spaziano dalla realizzazione di nuovi pozzi al ripristino di quelli esistenti, fino all’installazione di sonde per il riscaldamento di strutture pubbliche. La sperimentazione avrà una durata di due anni, eventualmente prorogabile.

Per i cittadini di Montegrotto, come spiega il primo cittadino, il sindaco Riccardo Mortandello, il nuovo piano regionale sarà una grande opportunità per rinforzare il sistema ed estendere il teleriscaldamento anche alle abitazioni private che vorranno allacciarsi.«Finalmente, dopo decenni tra le maglie di una legge regionale molto restrittiva sull’utilizzo dell’acqua termale – commenta il sindaco Riccardo Mortandello – siamo riusciti a trovare condizioni affinché i benefici del calore termale, oggi prerogativa solo delle strutture termo alberghiere, possano estendersi anche a tutta la cittadinanza. Come città di Montegrotto Terme, stiamo lavorando da anni a questo tema ed essendo già partiti e in fase molto avanzata con il progetto di teleriscaldamento con acque reflue, siamo già pronti a fare la nostra parte per mettere i privati in condizione di avvalersi di questa grande opportunità. Il nuovo bando regionale si inserisce in una programmazione del nostro Comune già nota fin dal 2017, grazie ad un intenso lavoro degli uffici, di volontari civici, della regione e BIOCE, con l’Università di Padova Dipartimento di ingegneria industriale. La possibilità di utilizzare il calore dell’acqua sorgente alle condizioni che detta il nuovo bando previsto dalla regione ci permetterà di ottimizzare il progetto esistente».

Dello stesso avviso ll’assessore alla Transizione Green Luca Fanton, che evidenzia: «Il bando regionale segue interlocuzioni, che sono andate avanti nel tempo tra Montegrotto Terme e la Regione, e una formale richiesta del Comune di giugno 2024 di poter sperimentare anche l’utilizzo del calore dell’acqua termale primaria per coinvolgere le abitazioni private di Montegrotto Terme nella rete di teleriscaldamento. Siamo molto contenti che la Regione abbia finalmente dato concretezza all’idea che la risorsa termale sia un elemento imprendiscindibile nel nostro territorio per produrre energia green riducendo l’impatto dei combustibili fossili»

Il consulente volontario civico del Comune Giorgio Bassan, che si è molto speso in questi anni per rendere concreta l’idea di produrre e distribuire energia attraverso l’utilizzo delle acque reflue, mette in risalto i benefici che può portare questa tecnologia ai cittadini: «La sperimentazione dell’uso dell’acqua termale primaria potrebbe rendere più attrattivo per i privati cittadini il secondo step del progetto di teleriscaldamento, perché l’utilizzo del calore dell’acqua primaria consentirebbe una tariffazione più vantaggiosa di quanto avverrebbe con l’utilizzo di acque reflue e dei pannelli solari», ha spiegato, Bassan. Anche Aldo Roghel, direttore tecnico della Gestione Unica del BIOCE, Bacino idrominerario omogeneo dei Colli Euganei, vede questo tipo di opportunità: «Siamo di fronte a una evoluzione importante dell’utilizzo della risorsa geotermica, di certo potrà essere un fondamento importante per il benessere di tutta la nostra comunità, anche più di quanto è stato finora per l’utilizzo terapeutico».



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