I contribuenti che sono decaduti dalla rottamazione quater entro il 31 dicembre 2024 per mancato o tardivo pagamento delle rate hanno ora la possibilità di essere riammessi alla definizione agevolata. Grazie a un emendamento al decreto Milleproroghe, approvato in Senato, è stata introdotta una finestra straordinaria per richiedere la riammissione, con scadenza fissata al 30 aprile 2025. Il versamento dovrà essere effettuato in un’unica soluzione o in massimo 10 rate, con prima scadenza fissata al 31 luglio 2025. Questa misura consente a chi ha perso il beneficio di regolarizzare la propria posizione e accedere nuovamente alle agevolazioni previste, evitando così il ritorno alle sanzioni e agli interessi ordinari.
La rottamazione quater, introdotta con la Legge di Bilancio 2023 (L. 197/2022), ha rappresentato un’importante opportunità per i contribuenti con debiti fiscali pendenti, permettendo di estinguere le cartelle esattoriali versando solo il capitale e i costi di riscossione, senza interessi e sanzioni. Tuttavia, il mancato pagamento anche di una sola rata oltre i cinque giorni di tolleranza ha comportato la decadenza dalla definizione agevolata.
Nuova rottamazione: quali cartelle si potranno sanare
Ora, con il decreto Milleproroghe 2025, viene offerta una seconda possibilità: chi è decaduto dalla rottamazione quater entro il 31 dicembre 2024 potrà presentare domanda di riammissione entro il 30 aprile 2025 e completare i pagamenti in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025, oppure rateizzarli fino a un massimo di 10 rate.
Ecco tutte le informazioni utili su chi può accedere alla riammissione, come fare domanda e quali sono le nuove scadenze.
Chi può accedere alla riammissione della rottamazione quater
La riapertura dei termini riguarda esclusivamente i contribuenti che:
- hanno aderito alla rottamazione quater ma sono decaduti entro il 31 dicembre 2024;
- non hanno effettuato il pagamento di una o più rate nei tempi previsti (oltre il limite di 5 giorni di tolleranza);
- hanno carichi affidati all’Agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.
Questa misura non riguarda nuove adesioni, ma solo coloro che avevano già presentato domanda di definizione agevolata e sono decaduti per irregolarità nei pagamenti.
Come presentare la domanda di riammissione
Per accedere alla riammissione, i contribuenti devono presentare apposita istanza entro il 30 aprile 2025, utilizzando le modalità che saranno indicate dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione sul proprio sito ufficiale.
Nella domanda sarà possibile scegliere tra due modalità di pagamento:
- Pagamento in unica soluzione entro il 31 luglio 2025
- Pagamento rateale in 10 rate con il seguente calendario:
- Prima rata: 31 luglio 2025
- Seconda rata: 30 novembre 2025
- Rate successive: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno (2026 e 2027)
Sulle rate dilazionate sarà applicato un tasso di interesse del 2% annuo a partire dal 1° novembre 2023.
L’Agente della riscossione comunicherà l’importo delle somme dovute e il piano di pagamento entro il 30 giugno 2025.
Quali debiti possono essere sanati con la riammissione
I carichi esattoriali ammessi alla rottamazione quater comprendono:
- cartelle non ancora notificate;
- debiti rateizzati o sospesi;
- debiti già inseriti in precedenti rottamazioni o saldo e stralcio, anche se decaduti.
Restano invece esclusi dalla misura i seguenti carichi:
- somme dovute per il recupero di aiuti di Stato;
- sanzioni penali e multe derivanti da condanne;
- risorse proprie UE e IVA all’importazione;
- debiti affidati dopo il 30 giugno 2022.
Cosa succede in caso di mancato pagamento dopo la riammissione
Se il contribuente, dopo essere stato riammesso alla rottamazione quater, non rispetta il nuovo piano di pagamenti, il beneficio decade definitivamente. In tal caso:
- il debito tornerà a essere gravato da sanzioni e interessi ordinari;
- le somme già versate saranno considerate acconti sul totale dovuto;
- riprenderanno le azioni di recupero coattivo da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
La riapertura dei termini per la rottamazione quater offre ai contribuenti decaduti una seconda possibilità per regolarizzare la propria posizione senza dover affrontare le pesanti sanzioni e gli interessi ordinari. Tuttavia, per evitare ulteriori problemi, è fondamentale rispettare rigorosamente le nuove scadenze:
- 30 aprile 2025 per presentare la domanda di riammissione
- 31 luglio 2025 per il pagamento in unica soluzione o della prima rata
- 30 giugno 2025 per la comunicazione delle somme dovute da parte dell’Agente della riscossione
Chi aderisce alla riammissione dovrà pianificare attentamente i pagamenti per non perdere nuovamente il beneficio.
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