Milano, 17 febbraio 2025 – Circa 5,6 miliardi di ordini in una sola giornata di collocamento. Una partenza con il botto per i Btp Più, i nuovi titoli di Stato italiani, della famiglia dei Btp Valore, appositamente pensati per i piccoli risparmiatori.
L’andamento della prima giornata
Dopo aver toccato a metà giornata i 3,1 miliardi ed essere salito a metà pomeriggio oltre i 4,8 miliardi, il Btp Più ha chiuso il primo giorno di collocamento a circa 5,6 miliardi di euro con oltre 160mila sottoscrizioni.
Come per le precedenti emissioni di Btp Valore (questa è la prima in assoluto dei Btp Più) la prima giornata rappresenta quella di maggior richiesta che poi va calando nei giorni successivi.
Fino a quando si possono sottoscrivere
I Btp Più si possono sottoscrivere a oggi al 21 febbraio (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata. La durata dell’emissione è di 8 anni, con scadenza fissata al 25 febbraio 2033. Previste cedole fisse pagate ogni tre mesi sulla base di un meccanismo “step up” in due fasi di quattro anni ciascuna e tasso cedolare più elevato nella seconda fase. Al termine del collocamento (venerdì 21 febbraio), i tassi cedolari definitivi potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell’emissione.
La novità del rimborso anticipato
La novità di questa emissione è la facoltà per gli investitori di richiedere il rimborso anticipato del capitale alla fine del quarto anno, recuperando interamente l’ammontare investito o la quota parte che si desidera svincolare sempre per lotti minimi di 1.000 euro, dando una comunicazione alla banca o all’ufficio postale nel corso della apposita finestra temporale che sarà resa nota dal Mef a gennaio 2029. La facoltà di rimborso anticipato è prevista soltanto per chi acquisterà il titolo nel periodo iniziale di collocamento mantenendolo ininterrottamente fino alla data di esercizio della facoltà del rimborso anticipato. Il capitale sottoscritto è comunque garantito alla scadenza finale degli otto anni per gli investitori che non avranno esercitato tale facoltà. In ogni caso, il titolo potrà essere sempre ceduto interamente o in parte prima della sua scadenza, senza vincoli, alle condizioni di mercato.
Investimento minimo e tassazione
L’investimento può partire da un minimo di 1.000 euro, avendo sempre la certezza di veder sottoscritto l’ammontare richiesto. Il titolo viene acquistato alla pari e senza commissioni durante i giorni di collocamento, fermi restando i costi di gestione del conto titoli o del trading online richiesti e concordati con la propria banca laddove presenti.
Anche per questo titolo la tassazione è agevolata al 12,5%. È esente dalle imposte di successione, e, come previsto dalla legge di bilancio 2024, concorre all’esclusione dal calcolo ISEE fino a 50.000 euro investiti in titoli di Stato.
Il Btp Più può essere acquistato esclusivamente dai piccoli risparmiatori attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi al proprio referente in banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente con il conto deposito titoli. Il collocamento ha luogo sulla piattaforma MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) per il tramite di tre banche dealers: Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., Intesa Sanpaolo e UniCredit.
Il codice Isin
Il codice ISIN del titolo durante il periodo di collocamento è IT0005634792. L’Isin è il codice internazionale che identifica univocamente gli strumenti finanziari e serve all’atto della richiesta.
Conviene? Le analisi dell’esperto
Come spiega Alessio Vannucci, consulente dell’Aduc “il BTP Più pagherà cedole trimestrali con i seguenti tassi cedolari minimi garantiti: 2,80% per il primo, secondo, terzo e quarto anno; 3,60% per il quinto, sesto, settimo e ottavo anno e “se mantenuto fino a scadenza nel 2033, il titolo offre un rendimento lordo del 3,21%, mentre se scelto per il rimborso anticipato a 4 anni, il rendimento si riduce al 2,66%. Questo lo rende un’opzione interessante per chi desidera flessibilità, ma offre anche una valutazione più alta se mantenuto a lungo termine. Investire in titoli di Stato è una scelta che va ponderata all’interno di una pianificazione finanziaria più ampia, tenendo conto delle proprie esigenze e della propria tolleranza alle oscillazioni dei prezzi”.
“Chi ha un orizzonte temporale più lungo – prosegue Vannucci – e punta al 2033 potrebbe trovare in questo titolo un’opzione potenzialmente più vantaggiosa, mentre chi pensa di aver bisogno di liquidità dopo 4 anni potrebbe comunque valutarlo come un’alternativa ai classici Btp a medio termine. È importante però sottolineare un aspetto fondamentale: la decisione di investire in un titolo di Stato non dovrebbe basarsi solo sul rendimento o sulla durata. È cruciale valutare attentamente i propri obiettivi finanziari, la propria propensione al rischio e come questo investimento si inserisce nel quadro generale del proprio portafoglio. Il Btp Più ha una durata di 8 anni, e chi lo porta a scadenza deve essere consapevole che il prezzo del titolo può oscillare in modo significativo, in maniera simile a quanto accade con le azioni. Questo significa che, se per qualsiasi motivo si dovesse vendere il titolo prima del 2033, si potrebbe ottenere un valore inferiore a quello pagato inizialmente, a seconda dell’andamento del mercato e della dinamica dei tassi”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link