il 2025 dei Musei Civici di Venezia

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Un anno di mostre e interventi di valorizzazione su sedi e collezioni: il ricco 2025 dei Musei Civici di Venezia spazierà tra arte e cultura neoclassica, pittura moderna e contemporanea, fotografia, artigianato e la celebrazione di Giacomo Casanova. Il programma completo delle iniziative di Muve è stato presentato oggi, martedì 18 febbraio, nel corso di una conferenza stampa a Ca’ Rezzonico, sede del Museo del Settecento veneziano.

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Proprio nell’anno in cui si celebrano i 300 anni dalla sua nascita, la figura dell’intellettuale, scrittore e diplomatico veneziano rivive al Museo di Palazzo Mocenigo con le mostre “Il rinnovamento dell’immagine maschile al tempo di Casanova”, in programma dal 7 marzo al 27 luglio e “Casanova 1725-2025: l’eredità di un mito tra storia e cinema”, dal 29 agosto al 2 novembre, così come nei luoghi di Venezia, primo fra tutti Palazzo Ducale, teatro della celebre fuga dai Piombi, fino alle immagini e alle suggestioni del Settecento racchiuse nel museo dedicato a Ca’ Rezzonico. La stagione espositiva al Museo di Palazzo Mocenigo chiuderà poi con uno sguardo a Oriente e un approfondimento su “Il Kimono maschile” (dal 5 dicembre al 5 aprile 2026) in una mostra in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Venezia per ripercorrere il fenomeno del Giapponismo tra fine Ottocento e Novecento.

Il patrimonio di Ca’ Rezzonico torna, inoltre, a raccontarsi attraverso il Gabinetto dei disegni e delle stampe con una profonda testimonianza per l’arte e la cultura neoclassica in Italia: la mostra dedicata all’Album Cicognara (dal 26 settembre 2025  al 12 gennaio 2026), un liber amicorum riunito da Leopoldo Cicognara. Con disegni di Appiani, Bossi, il giovane Hayez, autori francesi e i disegni dell’amico di una vita: Antonio Canova.

Il Museo Correr ospiterà la dedica all’eccezionale capacità di Scarpa di coniugare forma e funzione, con la sua inconfondibile cifra stilistica, in realizzazioni di alto impegno artigianale ne “Il Correr di Carlo Scarpa 1953-1960”. Prende inoltre il via la prima iniziativa dedicata ai “Dialoghi canoviani con Karen LaMonte. Nocturnes”, dal 23 ottobre al febbraio 2026. Spazio a incursioni nella grande storia dell’arte e il ruolo della cultura artistica come ambasciatore, con l’ultima, grande esposizione nelle sale dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale: “L’oro dipinto. El Greco e la pittura tra Creta e Venezia”, in programma dal 30 aprile al 29 settembre, dedicata alla stagione pittorica fiorita nell’isola Creta nel periodo di conquista veneziana.

Al museo d’arte moderna a Ca’ Pesaro sarà nuovamente esposto il “Poema della vita umana di Giulio Aristide Sartorio” (dal 16 maggio al 28 settembre), grande ciclo decorativo realizzato per il Salone centrale dell’Esposizione Internazionale d’Arte del 1907. E ci sarà quindi spazio al dialogo continuo con autori contemporanei in “Raoul Schultz. Opere 1953-1970” (dal 22 marzo all’8 giugno) e “Antonello Viola. L’oro della laguna” (dal 20  giugno al 28 settembre). La stagione autunnale aprirà con la grande dedica a Gastone Novelli (1925-1968) dal 25 ottobre al 22 febbraio 2026, per proseguire con “Terry Atkinson. Arte e linguaggio” (dal 14 novembre al 22 febbraio 2026). 

Alla Casa di Carlo Goldoni ha già preso il via il progetto di valorizzazione dedicato a “Il Fondo Vendramin” (fino al 25 gennaio 2026), una tappa fondamentale per raccontare la storia del teatro a Venezia, e non solo, il legame della famiglia con Carlo Goldoni nel periodo di nascita delle più celebri commedie. Mentre dialoghi, interazioni e confronti saranno in scena al Museo Fortuny, che celebra il 50° anniversario dalla sua nascita come istituzione (1975-2025). Attorno ai Fortuny si svolgerà un ricco programma di racconto e restituzione delle vicende biografiche e artistiche dei protagonisti di un’epoca, con un momento celebrativo ufficiale il 10 giugno 2025. Tra le proposte espositive: “Sergio Monari. Sincronie” (dal 26 febbraio al 5 maggio), il compendio di opere dell’artista “Alberto Rodríguez Serrano. Ars Gratia Artis Venezia” (dal 14 maggio al 5 ottobre) e un grande, “duplice” ritorno: quello alla fotografia al Museo e dell’autore veneziano Antonio Beato con la retrospettiva “Ritorno a Venezia. Fotografie tra viaggio, architettura e paesaggio” (dal 15 ottobre al 15 marzo 2026).

Il Museo di Storia Naturale “Giancarlo Ligabue” presenta al pubblico i primi risultati del progetto di ricerca dedicato a “Un ostriarium romano nella laguna di Venezia” (da aprile a ottobre 2025) per fornire ulteriori informazioni sugli abitanti della laguna in epoca imperiale romana mediante l’esposizione di alcuni reperti, immagini, video delle operazioni di scavo subacqueo e delle attività di ricerca. Al Museo del Vetro di Murano, invece, prosegue il racconto delle “Storie di fabbriche, storie di famiglie. Fratelli Toso” (dal 12 luglio al 24 novembre) in attesa dell’apertura del nuovo percorso permanente, in programma dal 12 dicembre, nelle rinnovate Ex Conterie con il primo capitolo dedicato a “L’Ottocento: dalla crisi alla rinascita”. Al Museo di Merletto di Burano, ancora, torna il concorso “Un merletto per Venezia” (dal 14 giugno 2025 all’8 gennaio 2026).

In terraferma, infine, al Centro Culturale Candiani di Mestre, un ultimo affondo sui maestri delle Avanguardie, “Munch. L’urlo espressionista nel Novecento” (dal 29 settembre 2024 a marzo 2025) in attesa di vedere la realizzazione dei nuovi spazi dedicati a esposizioni temporanee e destinati ad ospitare la collezione permanente.

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