PREMIER PADEL
I Golden Boys non hanno vita facile contro dei buoni Stupaczuk e Lebron, ma alla fine riescono a far prevalere le loro maggiori qualità e si impongono in tre set. MVP dell’incontro uno straordinario Tapia, autore di alcune giocate fantascientifiche e ben 38 vincenti nel corso del match. Grazie a questo successo, i numeri 1 al mondo cominciano l’anno nel migliore dei modi, confermando di essere ancora la coppia da battere.
Non è stato forse così semplice come in altre occasioni, ma anche stavolta a vincere sono stati gli alieni Arturo Coello e Agustin Tapia. A Riyadh, nella prima finale della stagione, i Golden Boys hanno confermato di essere ancora la coppia più forte al mondo, battendo meritatamente in tre set dei buoni Juan Lebron e Franco Stupaczuk. 6-3 5-7 6-3 il risultato finale dell’incontro in favore dei Bombarderos, che, complice anche una bella reazione degli avversari, si sono persi leggermente nel secondo parziale dopo un primo set dominato, ma poi hanno tirato fuori tutte le loro qualità e, tra giocate spettacolari e grande concretezza nei momenti chiave, sono riusciti a chiudere il match al terzo e a conquistare il 10° titolo negli ultimi 11 tornei.
Gli highlights della finale tra Tapia/Coello e Lebron/Stupaczuk
Fondamentale quest’oggi la prestazione di Agustin Tapia: ad eccezione della parte finale del secondo parziale, dove un calo suo e del suo compagno è costato il set, il Mozart di Catamarca ha disegnato padel con le sue incredibili magie, alcune delle quali davvero senza senso e messe a segno in momenti importantissimi. Un esempio? L’assurdo bloqueo effettuato sullo smash di Lebron sullo 0-0 15-40 (servizio avversario) del terzo set: un colpo impossibile anche solo da pensare e che è valso il break decisivo del terzo set. Infatti, in seguito a quell’allungo Tapia e Coello sono riusciti tenere il vantaggio senza mai concedere palle break e poi, una volta arrivati sul 5-3, hanno chiuso il match dopo l’ennesima meravigliosa giocata di Agus (un rovescio parallelo imprendibile in risposta a un rulo corto di Stupa) e la successiva volée vincente di Coello sul match point.
A conferma della grande prova di Tapia, ci sono anche le sue statistiche: l’argentino ha chiuso la partita con addirittura 38 vincenti e un notevole 9/14 nella conversione degli smash in punti, numeri che gli valgono il titolo di MVP del match. Tutto ciò però non significa che Coello abbia fatto male al suo fianco, anzi. Sebbene abbia commesso forse qualche errore più del solito (15 gratuiti, gli stessi del suo compagno), lo spagnolo è infatti risultato determinante soprattutto nel terzo set grazie ai suoi 15 vincenti (sui 28 totali, con 6/16 con lo smash), diversi dei quali realizzati in momenti delicati.
A conferma della grande prova di Tapia, ci sono anche le sue statistiche: l’argentino ha chiuso la partita con addirittura 38 vincenti e un notevole 9/14 nella conversione degli smash in punti, numeri che gli valgono il titolo di MVP del match.
«Sono molto contento di aver vinto il primo titolo qui a Riyadh – ha detto Arturito dopo la vittoria –. Grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto e complimenti ad Agustin che è stato grande». Il microfono è poi passato a Tapia, che ha affermato: «È stata una settimana incredibile e sono davvero contento di questo successo. Ci tengo a ringraziare l’organizzazione che ha lavorato duramente in questa giorni difficili per mettere noi giocatori nelle condizioni migliori».
Detto dell’ottima prestazione dei Golden Boys, che grazie al successo odierno hanno cominciato al meglio la nuova stagione, è importante sottolineare dall’altra parte anche la buona prova di Lebron e Stupaczuk. Al loro primo torneo insieme e dopo aver raggiunto meritatamente la finale, Juan e Franco sono riusciti per alcuni tratti a mettere in difficoltà i numeri 1 al mondo grazie a un padel intelligente del Polaco (per lui 27 vincenti totali a fronte di 19 errori forzati) e le fiammate del Lobo (24-21), dimostrando di avere un ottimo potenziale di coppia. Da segnalare nella loro prestazione odierna soprattutto l’ottimo secondo parziale di Lebron, autore di 11 vincenti e un finale di set notevole, condito da diverse giocate spettacolare e determinanti (tra cui un x3 che ha cancellato una palla break pericolosissima sul 4-4 e poi il x4 di rovescio sullo smash corto di Coello sul secondo set point) che hanno permesso di portare il match al terzo. Peccato che poi nell’ultimo parziale Juan sia calato e con lui anche il suo compagno, ma per ora può andare bene così (e deve accettarlo anche Lebron, che nel finale si è mostrato un po’ polemico nei confronti di Tapia, accusato di un atteggiamento ritenuto scorretto) e adesso per loro la testa deve andare subito al prossimo torneo.
Prossimo torneo che non sarà però il Gijon P2 in programma dal 24 febbraio al 2 marzo (evento che tutti i big hanno boicottato per protestare contro alcune modifiche regolamentari e non effettuate dal Premier Padel), bensì il Cancun P2 (10-16 marzo) o il Miami P1 (15-23 marzo). Lì si potrà vedere se ci saranno dei miglioramenti della nuova coppia ispanico-argentina e, allo stesso tempo, si potranno capire meglio le reali ambizioni di tutte le altre coppie.
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