«Per pace resta vitale garanzia americana»

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Casa Bianca: telefonata Trump-Macron amichevole, parlato di Kiev

Donald Trump e il presidente francese Emmanuel Macron hanno avuto una telefonata «amichevole» durata circa mezz’ora. Lo riferisce la Casa Bianca. I due leader «hanno parlato della guerra in Ucraina, dell’incontro tra i Paesi europei e dei colloqui in Arabia Saudita fra i funzionari americani e russi», aggiunge la Casa Bianca.

Meloni Parigi ribadisce perplessità su truppe Ue

Ha ribadito le perplessità sul formato del vertice di Parigi, sull’invio di truppe europee in Ucraina e la necessità di percorrere strade che prevedano il coinvolgimento degli Stati Uniti. Queste le linee, a quanto si apprende, dell’intervento della premier Giorgia Meloni oggi al summit a Parigi convocato da Emmanuel Macron alla presenza del britannico Keir Starmer, del premier olandese, Dick Schoof, del cancelliere tedesco Olaf Scholz, del capo del governo polacco Donald Tusk e del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. All’Eliseo anche il segretario generale della Nato, Mark Rutte e i vertici Ue, Antonio Costa e Ursula von der Leyen. Meloni, a quanto si apprende, ha sottolineato di aver voluto essere presente per non rinunciare a portare il punto di vista dell’Italia, ma di avere espresso le sue perplessità riguardo un formato che, a suo giudizio, esclude molti Paesi, a partire da quelle più esposti al rischio di estensione del conflitto, anziché includere, come sarebbe opportuno fare in una fase storica come questa. Anche perché, avrebbe rimarcato la premier, la guerra in Ucraina l’abbiamo pagata tutti. Per l’Italia le questioni centrali rimangono le garanzie di sicurezza per l’Ucraina, perché senza queste ogni negoziato rischia di fallire. Quindi Meloni avrebbe rimarcato l’utilità di un confronto tra le varie ipotesi in campo, osservando come quella che prevede il dispiegamento di soldati europei in Ucraina appaia come la più complessa e forse la meno efficace. Una strada su cui l’Italia avrebbe mostrato le sue perplessità al tavolo.

Rutte: Europa pronta a fornire garanzie di sicurezza

 «Pronti e disponibili. Questa è la mia opinione sull’incontro di oggi a Parigi. L’Europa è pronta e disposta a farsi avanti. A fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina. È pronta e disposta a investire molto di più nella nostra sicurezza. I dettagli dovranno essere decisi, ma l’impegno è chiaro». Lo ha scritto su X il segretario generale della Nato Mark Rutte al termine del vertice di Parigi. 

Von der Leyen: Ue si farà carico del suo sostegno a Kiev

«Oggi a Parigi abbiamo ribadito che l’Ucraina merita la pace attraverso una posizione di forza. Una pace rispettosa della sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale, con forti garanzie di sicurezza. L’Europa si fa carico di tutta la sua parte di assistenza militare all’Ucraina.” Lo scrive su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen dopo il vertice di Parigi. 

 

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Starmer: «Rete di protezione americana resta vitale per pace in Ucraina»

L’Europa deve assumere maggiori responsabilità a tutela della propria sicurezza, ma una «rete di protezione americana» resta necessaria per assicurare un accordo in Ucraina di pace poiché «solo una garanzia Usa può efficacemente scoraggiare la Russia di Vladimir Putin dall’attaccare di nuovo» Kiev. Lo ha detto il primo ministro Keir Starmer ai media britannici dopo il vertice di Parigi. Starmer ha poi aggiunto di voler «discutere con Donald Trump» la settimana prossima a Washington delle valutazioni emerse a Parigi in vista di un successivo ulteriore incontro europeo e di voler risentire nei prossimi giorni Volodymyr Zelensky.

Starmer: «Su Ucraina si gioca l’esistenza dell’Ue»

Il destino dell’Ucraina «non mette in gioco solo il futuro» di Kiev, ma è «una questione esistenziale per l’Europa intera» in quanto continente. Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer alla Bbc dopo il vertice di Parigi, evocando un momento di svolta «generazionale per la sicurezza collettiva europea» e britannica, non senza insistere che solo una «pace durevole che salvaguardi la sovranità dell’Ucraina farà da deterrente a future aggressioni di Putin». Nel contempo Starmer ha difeso l’approccio Usa, affermando come non possa essere «una sorpresa» che Trump voglia un maggiore impegno dell’Europa «per la propria sicurezza».

Tusk: no decisioni ma era importante allineare opinioni alleati

Non sono state prese decisioni ma era importante allineare le opinioni di tutti gli alleati. E’ quanto ha detto il primo ministro polacco e presidente di turno dell’unione europea Donald Tusk parlando con i giornalisti all’uscita dal vertice dei leader all’Eliseo. Tusk ha sottolineato l’importanza di coinvolgere tutti gli alleati della Nato, incluso il Regno Unito, per parlare con una sola voce. Tusk ha aggiunto che le relazioni dell’Europa con gli Stati Uniti sono “in una nuova fase” sotto Trump, poiché i leader si rendono conto che è tempo per loro di diventare più autosufficienti e aumentare radicalmente la spesa per la difesa. Tusk ha inoltre sottolineato l’importanza di allentare le regole sulla spesa in modo che la spesa per la difesa superiore al 2% del Pil sia esentata dalla procedura per i disavanzi eccessivi dell’UE.

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Zelensky: «Gli Usa vogliono compiacere Putin»

Gli Stati Uniti «vogliono compiacere Putin». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista all’emittente pubblica tedesca Ard, giudicando «debole» la capacità di difesa europea. «Il problema è che gli Stati Uniti oggi dicono cose che sono molto gradite a Putin. Penso che sia lì il problema. Perché vogliono compiacerlo», ha detto il leader nell’intervista registrata sabato e andata in onda oggi. Per quanto riguarda «il numero di truppe da combattimento, la flotta, l’aeronautica, i droni, onestamente penso che l’Europa sia debole», ha aggiunto.

Concluso il vertice di Parigi

Si è concluso il vertice europeo di Parigi sull’Ucraina. Attesi da una temperatura di zero gradi, i leader riuniti all’Eliseo da Emmanuel Macron stanno uscendo dal palazzo della presidenza francese uno dopo l’altro. 

Scholz: nessun diktat a Kiev, non può esserci pace imposta

«Non può esserci una pace imposta che l’Ucraina deve accettare. Per noi è evidente che il Paese deve percorrere la sua strada nell’Unione europea, deve poter difendere la sua democrazia e la propria sovranità ed essere nella condizione di mantenere un esercito forte. Tutto ciò non è negoziabile»: lo ha detto Olaf Scholz, cancelliere tedesco, lasciando il vertice di Parigi.

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Scholz: “Sbagliato parlare adesso di truppe di pace in Ucraina”

«Credo che sia del tutto prematuro parlarne ora. Anzi sono anche un po’ irritato per questo dibattito. Voglio dirlo chiaramente: qui si discute sulla testa degli ucraini di trattative di pace che ancora non hanno avuto luogo, alla quale gli ucraini non hanno detto di sì e non si sono nemmeno seduti al tavolo». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz rispondendo ad una domanda sulla possibilità di inviare truppe di peacekeeping in Ucraina. “È del tutto irragionevole: è un dibattito sbagliato al momento sbagliato su questioni sbagliate. Non siamo ancora alla pace, ma nel mezzo di una guerra che la Russia sta ancora portando avanti», ha aggiunto Scholz lasciando il summit di Parigi per rientrare a Berlino.

Scholz: “No a diktat imposti a Kiev”

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha dichiarato di non volere una «pace imposta tramite diktat all’Ucraina» dopo aver incontrato i leader europei all’Eliseo. «L’Ucraina non può accettare tutto ciò che le viene presentato, a nessuna condizione», ha insistito il cancelliere parlando con i giornalisti all’ambasciata tedesca a Parigi. «L’Ucraina può fidarsi di noi», ha aggiunto, sottolineando che gli europei «continueranno a sostenere» Kiev.

Kiev: «L’Ue nomini un rappresentante per i negoziati»

L’Ucraina vuole che l’Europa nomini rapidamente un rappresentante per potenziali negoziati di pace con gli Stati Uniti e la Russia: lo ha affermato Ihor Zhovkva, vice capo dell’ufficio di Volodymyr Zelensky, secondo il sito di Bloomberg. «Dovrebbe essere una decisione presa rapidamente», ha detto Zhovkva. «Spero subito dopo l’incontro di Parigi. Dovremmo agire, non riflettere», ha aggiunto.

Meloni arrivata all’Eliseo per vertice informale

La premier Giorgia Meloni è appena arrivata all’Eliseo per il vertice informale sull’Ucraina convocato dal presidente francese Emmanuel Macron, al quale partecipano anche alcuni leader europei, i vertici dell’Ue e il segretario generale della Nato Mark Rutte.

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Tusk: “A Parigi chiederò aumento immediato spesa per difesa”

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha detto che al summit di Parigi chiederà «immediatamente» di rafforzare le capacità di difesa dell’Europa. «Non saremo in grado di aiutare efficacemente l’Ucraina se non prendiamo immediatamente misure concrete per le nostre capacità di difesa», ha detto Donald Tusk. «Se l’Europa, come oggi, non è in grado di contrastare il potenziale militare della Russia, allora dobbiamo immediatamente recuperare il nostro ritardo», ha sottolineato. Se l’Europa non spenderà per la difesa ora, «sarà costretta a spendere 10 volte di più se non impediamo una guerra più ampia».

Macron sente Trump prima del vertice sull’Ucraina a Parigi

Il presidente francese Emmanuel Macron ha sentito al telefono Donald Trump appena prima dell’inizio della riunione dei leader europei sull’Ucraina convocata da Parigi. Lo riferisce l’Eliseo

Von der Leyen: sicurezza Ue a un punto di svolta

«Appena arrivata a Parigi per colloqui cruciali. La sicurezza dell’Europa è a un punto di svolta. Sì, si tratta dell’Ucraina, ma anche di noi. Abbiamo bisogno di un approccio d’urgenza. Abbiamo bisogno di aumento della difesa. E abbiamo bisogno di entrambe le cose adesso». Lo scrive su X la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

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La Polonia non prevede di inviare truppe

La Polonia non invierà le sue truppe in Ucraina, e continuerà a sostenere il suo vicino contro la Russia, ha affermato oggi il primo ministro polacco prima di volare a Parigi per un incontro informale sull’Ucraina e la sicurezza europea.

«La Polonia sosterrà l’Ucraina come ha fatto finora: a livello organizzativo, in base alle nostre capacità finanziarie, umanitarie e militari. Non abbiamo in programma di inviare soldati polacchi nel territorio ucraino», ha detto Donald Tusk ai giornalisti.

Berlino: prematuro parlare di invio truppe in Ucraina

Berlino ritiene «premature» le discussioni sull’invio di proprie truppe in Ucraina nell’ambito di un possibile accordo di pace. 

Meloni nel pomeriggio a Parigi

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sarà nel pomeriggio a Parigi per il vertice sull’Ucraina, convocato dal presidente francese Macron. Lo comunica Palazzo Chigi, aggiornando l’agenda della premier che alle 13.30 parteciperà alla conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia in programma alla Scuola Superiore Amministrazione dell’Interno. Slitta invece alle 12 di mercoledì il Consiglio dei ministri previsto per oggi alle 17.

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Ungheria: vertice Parigi ostacola sforzi di pace

L’Ungheria attacca l’iniziativa del presidente francese Emmanuel Macron di un vertice a Parigi per concordare una linea europea comune in relazione ai negoziati di pace tra Ucraina e Russia. «I leader europei che sostengono la guerra e sono contrari a Trump si riuniscono oggi a Parigi per bloccare gli sforzi di pace in Ucraina», ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó.

Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, «l’era della politica interventista è finita» ha detto Szijjártó.«A differenza di coloro che si riuniscono a Parigi, che hanno alimentato l’escalation per tre anni, noi sosteniamo gli sforzi di pace».

Regno Unito, Starmer: pronti a inviare truppe in Ucraina

Keir Starmer pronto a inviare truppe in Ucraina, se necessario. Il premier britannico si è detto «pronto e disponibile» parlando di “boots on the ground” per contribuire alla sicurezza dell’Ucraina nel quadro di un accordo di pace. Una pace duratura, è convinto, è «essenziale se dobbiamo dissuadere (il leader russo) Vladimir Putin da un’ulteriore aggressione in futuro».

Prima del summit convocato per le prossime ore a Parigi dal presidente francese Emmanuel Macron, Starmer ha rimarcato come il Regno Unito sia pronto a contribuire alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina «mettendo le proprie truppe sul terreno se necessario».

«Non lo dico a cuor leggero – ha scritto su Telegraph – Sento molto forte la responsabilità che deriva dal mettere potenzialmente in pericolo i militari britannici».

«Ma – ha aggiunto, come rilancia anche dalla Bbc – qualsiasi ruolo che contribuisca a garantire la sicurezza dell’Ucraina aiuta a garantire la sicurezza del nostro Continente e la sicurezza di questo Paese».

Perché la fine del conflitto innescato dall’invasione russa su vasta scala dell’Ucraina, avviata il 24 febbraio del 2022, «quando arriverà, non potrà diventare semplicemente una pausa temporanea prima che Putin attacchi di nuovo».


I capi di governo di Germania, Gran Bretagna, Italia, Polonia, Spagna, Olanda e Danimarca saranno oggi pomeriggio dalle 16 all’Eliseo ospiti di Emmanuel Macron per una riunione informale dedicata alla sicurezza europea e alla situazione in Ucraina. Con loro, il presidente del Consiglio europeo, la presidente della Commissione europea e il segretario generale della Nato. 


Meloni contesta il formato del “vertice per pochi” a Parigi sull’Ucraina scelto da Macron: «Sbagliato dividere l’Ue»

Lo conferma l’Eliseo, fissando alle 15.45 l’arrivo dei leader nel cortile del palazzo della presidenza. «Questa riunione – informa una nota della presidenza francese – mira ad avviare consultazioni fra i dirigenti europei sulla situazione in Ucraina e sui temi della sicurezza in Europa». L’Eliseo aggiunge che i lavori «potranno prolungarsi in altri formati, con l’obiettivo di riunire tutti i partner interessati alla pace a alla sicurezza in Europa». Non sono previste conferenze stampa o dichiarazioni ufficiali alla fine della riunione. 





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