AGI – Una solidarietà totale, senza distinguo, quella arrivata dall’emiciclo di Palazzo Madama al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo i reiterati attacchi del ministero degli Esteri russo. A prendere la parola nell’Aula del Senato a inizio seduta è stato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha chiesto di condannare con “fermezza” gli attacchi “pretestuosi, offensivi e inopportuni” rivolti al presidente della Repubblica dalla portavoce del ministero degli Esteri russo.
A seguire il coro degli esponenti di tutti i partiti, nessuno escluso. “A nome del gruppo per le Autonomie esprimo la massima solidarietà al presidente Mattarella”. Quelle minacce “rappresentano un fatto molto grave, e lo sono ancora più perché avvengono in giornate estremamente turbolente, di feroce attacco ai principi del multilateralismo e delle democrazie liberali, ossia quelli che il presidente Mattarella ha voluto richiamare con il suo discorso”, ha detto il senatore Pietro Patton.
“Sdegno del gruppo di Italia viva per le parole espresse dalla portavoce Zacharova del ministero degli Esteri russo e vorrei che il messaggio arrivasse forte e chiaro alla rappresentanza diplomatica della Federazione Russa a Roma”, ha espresso Ivan Scalfarotto. Mattarella “rappresenta tutta la Nazione e tutti gli italiani”, ha sottolineato Michaela Biancofiore (C’I).
“Proprio perché pacifisti e non putiniani, non abbiamo mai avuto nessun tipo di imbarazzo a criticare con la maggiore forza possibile e con la maggiore nettezza possibile l’aggressione di Putin all’Ucraina e quello che è successo nei mesi passati. Da questo punto di vista abbiamo espresso una posizione molto netta e molto forte. Devo dire che oggi, esattamente con la stessa nettezza, per queste ragioni esprimiamo totale solidarietà al presidente Mattarella”, ha dichiarato per Avs il presidente del gruppo Misto, Peppe De Cristofaro, che ha aggiunto: “Consideriamo inaccettabile rivolgersi al presidente della Repubblica italiana con quei toni e con quelle minacce, finanche esplicite”. Per la presidente della commissione Esteri, Stefania Craxi, “è una bella pagina quella che sta scrivendo oggi il Senato italiano perché i senatori di maggioranza e opposizione, tutti insieme, si sono stretti intorno alla massima istituzione del nostro Paese. È una bella pagina di storia della libertà”.
Nel prendere la parola il presidente dei senatori del M5s, Stefano Patuanelli, ha chiarito: “cercherò di essere breve e chiaro, ma scevro da ogni ipocrisia. In modo molto chiaro e netto voglio dire che le minacce che provengono dalla portavoce del ministero degli esteri della Federazione Russa sono per noi inaccettabili e intollerabili”.
“Vanno infatti a minacciare il Presidente della Repubblica, cioè la nostra Repubblica e ciascuno di noi singolarmente”, continua Patuanelli. Questo non è tollerabile. Credo che da questo punto di vista ci sia un’assonanza delle posizioni di tutte le forze politiche che compongono l’arco parlamentare”, ma “credo che viviamo una stagione in cui il dibattito rispetto ai conflitti internazionali è inquinato e non degno di una democrazia matura, come dovrebbe essere il nostro Paese. Non voglio alimentare questo dibattito; dico soltanto che non consento a nessuno di accostare al filoputinianesimo, che è quasi una religione, me e la forza politica che rappresento in quest’Aula”.
Ha invocato “toni bassi”, il presidente dei senatori della Lega, Massimiliano Romeo: “la Lega esprime massima solidarieta’ al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, condannando l’attacco della portavoce del ministero degli Esteri russo”. È un attacco “che stona decisamente con quel clima più distensivo, più volte da noi auspicato, che si sta cercando di creare con la possibilità di arrivare ad una tregua che porti a fermare la guerra tra Russia e Ucraina. È quanto mai opportuno un appello a tutti i rappresentanti nazionali e internazionali affinché in questo delicato momento si mantengano toni bassi e si lasci lavorare la diplomazia, soprattutto quella che non si vede”, ha detto ancora. Il capogruppo del Pd, Francesco Boccia, ha sottolineato: “sentiamo il dovere di ribadire in quest’Aula che le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Mattarella sono le nostre. Non si sta parlando dei confini dell’Ucraina, ma dei confini delle democrazie liberali e non è un caso che anche nella giornata di oggi il presidente della Repubblica abbia ribadito la necessità di arrivare a una pace giusta, non fittizia o fragile, e che abbia ricordato l’urgenza di ristabilire il diritto internazionale, riconoscendo la sovranità di ogni Stato”. E ancora, “ci riconosciamo nelle parole e nella figura del presidente Mattarella: nelle sue parole, perché riflettono un forte impegno per la pace e per i principi di libertà e democrazia, e soprattutto nella sua figura, perché mai come in questi anni il presidente Mattarella ha incarnato i valori della Costituzione repubblicana e dell’unita’ del Paese”. Il presidente dei senatori di FdI, Lucio Malan, ha anche notato che tra i primissimi a condannare le minacce a Mattarella “c’è stato, con parole assolutamente inequivocabili e molto dure, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni” con “tutta la determinazione necessaria”. E ha osservato: “Noi riteniamo che, quando c’è in gioco l’integrità dell’Italia e quando viene preso a bersaglio colui che rappresenta la nostra Nazione, sia doverosa l’unità di tutti e la piena solidarietà, unitamente a quel rispetto che Fratelli d’Italia ha sempre tributato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella”.
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