La lotta all’evasione fiscale segna un nuovo record per l’anno appena trascorso. È il viceministro Maurizio Leo ad annunciarlo in anteprima: Governo e Agenzia delle Entrate hanno recuperato a 32,7 miliardi di euro di tasse non pagate, superando di gran lunga i 1,7 miliardi del 2023.
Secondo il viceministro dell’Economia, è stato proprio “lo stretto coordinamento tra gli indirizzi che vengono dati dal Governo e l’azione dell’Agenzia” a portare a risultati così importanti.
I numeri degli anni precedenti
Il 2023 si era chiuso con un incasso per l’Erario di 31 miliardi euro. L’Agenzia delle Entrate e della Riscossione avevano recuperato 24,7 miliardi, 4,5 miliardi in più rispetto al 2022 (+22%).
È un risultato frutto delle attività ordinarie di controllo, che ha portato al recupero di 19,6 miliardi, e di quelle straordinarie: si parla di 5,1 miliardi rintracciati attraverso la rottamazione delle cartelle fiscali, la definizione delle liti pendenti e la pace fiscale.
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A questi 24,7 miliardi si sono aggiunti altri 6,7 miliardi di euro legati all’attività dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione per conto di altri enti, quali l’Inps, l’Inail, vari ministeri, le prefetture e i Comuni). Il totale complessivo ammonta a 31 miliardi di euro.
I dati delle agenzie
L’attività condotta dalle due agenzie nel 2024, illustrata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone, ha portato la lotta all’evasione ad incassare complessivamente 33,4mld, 2 miliardi in più rispetto al 2023.
Il 6,5% in più: il risultato più alto di sempre dal recupero dell’evasione fiscale. Inoltre, 7,1 miliardi di euro sono recuperi non tributari, come ad esempio multe, Tari o Imu, conseguiti per conto di altri enti.
Aumentano anche le somme versate spontaneamente dai cittadini, il cui gettito tocca quota 587 miliardi.
Partita Iva
Per quanto riguarda l’attività antifrode, i controlli di rischio e preventivi hanno assicurato 5,8mld di spese minori al bilancio dello Stato.
Su questo vengono inclusi crediti fittizi, indebite compensazioni e rimborsi Iva non spettanti. Inoltre, le norme contro le cosiddette partite Iva apri e chiudi, hanno visto la chiusura d’ufficio di 6mila attività autonome.
Volano anche i rimborsi fiscali: nel 2024 toccano i 24,2 miliardi, con un aumento di quasi due miliardi, di cui poco meno di 21 miliardi sono andati al settore produttivo e oltre 3 alle famiglie.
Le prossime mosse del Governo Meloni
Per continuare la lotta all’evasione fiscale e continuare con numeri da record, il viceministro Maurizio Leo si è detto anche favorevole alla riapertura della rottamazione quater, un meccanismo pensato per chi non è riuscito a pagare le rate in tempo.
«Lo spero che si possa intervenire in questo senso», ha dichiarato lasciando però che sia la Ragioneria generale dello Stato a valutare il grado di fattibilità dell’operazione.
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L’intervento potrebbe arrivare con il decreto Milleproroghe, attualmente all’esame della commissione Affari costituzionali del Senato. Tra gli emendamenti depositati dai gruppi, infatti, c’è una proposta di modifica che chiede di riaprire i termini della definizione agevolata per chi è decaduto dopo non aver rispettato le scadenze dei pagamenti.
«Probabilmente è una cosa che si può valutare, ovviamente con tutte le cautele, le coperture finanziarie: come sapete io sono sempre molto prudente», ha concluso Maurizio Leo.
Nuove proposte
Prosegue intanto il pressing della Lega per una nuova rottamazione delle cartelle. Il partito di Matteo Salvini terrà domani una riunione operativa, che vede all’ordine del giorno la pace fiscale. Verrà poi promossa l’8 e 9 marzo mobilitando i gazebo nelle piazze.
Nella maggioranza c’è però FI, che spinge invece per il taglio dell’Irpef al ceto medio. Il viceministro Leo, esponente FdI, ricorda che sul fronte della riscossione esiste anche il tema del magazzino.
«Lo stock ha superato circa 1,2mld e bisogna trovare una soluzione». La prospettiva indicata da Leo è una riscossione che dispieghi i suoi effetti in un orizzonte temporale limitato di cinque anni.
Meloni: “Recupero record evasione anche grazie al governo”
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha pubblicato un video suoi suoi canali social per rivendicare i successi del governo in tema di lotta all’evasione fiscale dopo la pubblicazione dei risultati dell’Agenzia dell’Entrate del 2024.
«Una buona notizia sul lavoro del governo nel contrasto all’evasione fiscale. Il ministro Giorgetti e il viceministro Leo hanno presentato i dati, da cui emerge che la somma recuperata nel 2024 ha raggiunto la cifra record di 33,4 miliardi di euro, ben 8,32 miliardi in più del 2022, quando il governo non si era ancora insediato – ha dichiarato Meloni – Una somma mai raggiunta nella storia della nostra nazione, sono risultati ottenuti certamente grazie all’ottimo lavoro dell’Agenzia delle entrate ma anche a specifiche norme che sono state introdotte da questo governo».
«Ci accusano di aiutare gli evasori, di allentare maglie del fisco, persino di nascondere dei condoni immaginari – ha proseguito la presidente del Consiglio – Sono tutte bugie. La nostra visione è chiara: non c’è spazio per chi vuole fare il furbo ma chi è onesto e magari si trova in difficoltà merita di essere messo nelle condizioni di pagare ciò che deve, merita di essere aiutato dallo Stato. Lo hanno capito bene le famiglie e le imprese come dimostra l’andamento dei versamenti spontanei che sono aumentati di circa 70 miliardi in solo due anni».
«Nel 2024 sono state chiuse d’ufficio quasi 6mila attività ‘apri e chiudi’ che eludono il fisco aprendo e chiudendo in breve tempo non pagando tasse e contributi, e poi riaprendo con un altro nome. Un fenomeno che riguardava soprattutto gli extracomunitari – ha sottolineato – Un risultato importante per lo Stato ma ancora più importante per gli imprenditori onesti che subiscono la concorrenza sleale di queste attività», ha aggiunto.
«Con questo stesso approccio abbiamo approvato la riforma del fisco che l’Italia aspettava da oltre mezzo secolo», ha quindi affermato la presidente del Consiglio.
«Una riforma a cui stiamo dando velocemente attuazione, siamo già al quattordicesimo decreto legislativo di attuazione, e che intende costruire un sistema tributario più equo e più moderno – ha concluso Meloni – Vogliamo uno Stato che non opprima più famiglie e imprese ma che aiuti la società a crescere e prosperare, che chieda il giusto per i servizi che eroga, che utilizzi i soldi dei cittadini con lo stesso criterio che utilizzerebbe un buon padre di famiglia, senza buttare soldi in cose inutili, senza sprecare risorse così preziose. Questo è l’impegno che abbiamo preso con i cittadini e che intendiamo rispettare, punto per punto, con coraggio e determinazione».
Le parole dell’Agenzia delle entrate
«Nel 2024 sono affluiti nelle casse dello Stato 33,4 miliardi, 2 miliardi in più dell’anno precedente. Il dato più alto di sempre». Lo ha detto il direttore dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone alla presentazione dei risultati raggiunti nel 2024 dall’Agenzia delle Entrate e dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Si tratta per l’80% di evasione fiscale, per il restante da altri tipi di irregolarità. In particolare, del totale di 33,4 miliardi recuperati, 26,3 miliardi di euro sono le somme confluite nelle casse dello Stato grazie all’attività di recupero dell’evasione fiscale svolta da Agenzia delle Entrate e della Agenzia delle entrate Riscossione (il risultato più alto di sempre) cui vanno aggiunti altri 7,1 miliardi di recuperi non erariali conseguiti da Agenzia delle entrate Riscossione per conto di altri Enti.
I 26,3 miliardi di recupero dell’evasione fiscale, spiegano le Entrate, provengono principalmente (per l’87%) da attività ordinarie, che hanno consentito di incassare 22,8 miliardi di euro.
Di questi, 12,6 miliardi sono stati versati dai contribuenti dopo aver ricevuto un atto dell’Agenzia delle Entrate; 5,7 miliardi a seguito di una cartella e 4,5 miliardi sono frutto delle attività di promozione della compliance.
Aumentano, nel 2024, le somme versate spontaneamente dai cittadini: il gettito relativo ai principali tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate ha raggiunto 587 miliardi, in crescita di 43 miliardi rispetto al 2023 (+8%).
«Si tratta di un fenomeno strutturale, riusciamo a far crescere il gettito spontaneo», ha osservato Carbone.
Gli incassi da misure straordinarie, riferiti all’Agenzia delle Entrate – rottamazione delle cartelle e pagamenti residui derivanti dalla definizione delle liti pendenti e dalla vecchia pace fiscale – ammontano a 3,5 miliardi, con una flessione di oltre il 30% rispetto al 2023.
Giorgetti: impegnati in una riforma funzionale alla crescita
«Confermo l’impegno riformatore del governo per garantire un sistema fiscale certo, trasparente, semplificato. Non distorsivo per le attività economiche e funzionale alla crescita del Paese». Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in un videomessaggio in occasione della stessa presentazione dei risultati 2024 dell’Agenzia delle Entrate.
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