oncologia
18 Febbraio 2025
Inaugurata a Meldola, presso l’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori (Irst-Irccs) “Dino Amadori”, la più grande e avanzata farmacia oncologica d’Italia
di Redazione Farmacista33
Lo scorso 15 febbraio è stata inaugurata a Meldola (Forlì), presso l’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori (Irst-Irccs) “Dino Amadori”, la più grande e avanzata farmacia oncologica d’Italia. Con un investimento complessivo di 16,5 milioni di euro, la struttura ospita anche l’Officina radiofarmaceutica, prima in Italia ad essere autorizzata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) per la produzione di radiofarmaci sperimentali terapeutici.
Un centro di produzione all’avanguardia
La nuova farmacia oncologica con un’equipe di professioniste e professionisti impiegati, 50 tra farmacisti e tecnici di produzione, sarà in grado di gestire oltre 100.000 preparati oncologici all’anno, fornendo farmaci per l’Irst e per l’Ausl della Romagna.
La centralizzazione dei processi garantirà una maggiore omogeneità nei trattamenti e una riduzione del rischio di errori. L’automatizzazione dell’80% degli allestimenti, grazie all’impiego di tre robot di ultima generazione, ottimizzerà i costi e renderà più sicura la preparazione delle terapie. La dotazione tecnologica della struttura include anche un isolatore per la preparazione di terapie a base di microrganismi geneticamente modificati (Mogm) e sistemi per la produzione automatizzata di farmaci ancillari in monodose. Questa innovazione consentirà di personalizzare i trattamenti, riducendo gli sprechi e migliorando l’aderenza alle terapie da parte dei pazienti.
L’Officina radiofarmaceutica: la prima in Italia con autorizzazione Aifa
Elemento distintivo della nuova struttura è l’Officina radiofarmaceutica, che sarà in grado di produrre radiofarmaci sperimentali per applicazioni terapeutiche. Dotata di due linee di produzione automatizzate, celle schermate, moduli di sintesi, dispensatori di dose automatizzati e strumentazioni per il controllo di qualità, questa infrastruttura rappresenta un unicum nel panorama ospedaliero italiano.
“La farmacia oncologica e l’officina radiofarmaceutica di Meldola rappresentano un modello per la sanità del futuro – ha dichiarato Michele de Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna – una sanità che grazie alle tecnologie è ritagliata sulle esigenze cliniche di ogni singolo paziente e affianca la cura alla ricerca”.
Un investimento strategico per la sanità pubblica
La realizzazione della nuova farmacia oncologica è stata resa possibile da un investimento di oltre 16,5 milioni di euro, finanziati grazie alla collaborazione tra enti pubblici e privati. Nello specifico, 11 milioni di euro sono stati investiti dall’Irst di Meldola, mentre la Regione Emilia-Romagna ha contribuito con 1,5 milioni. Altri fondi sono stati erogati dal Ministero del Lavoro (1 milione di euro) e dal Ministero dello Sviluppo Economico (550mila euro). Un ulteriore contributo di 2 milioni è arrivato da associazioni, aziende e fondazioni, tra cui l’Associazione Volontari e Amici dell’Istituto Oncologico Romagnolo, CIA-Conad, Caviro e Fondazione Zaini. Infine, l’Irst ha raccolto 500mila euro in donazioni per l’acquisto di un robot.
Verso un modello di sanità innovativo
La farmacia oncologica di Meldola si inserisce in un modello sanitario d’avanguardia, in cui ricerca e tecnologia si fondono per migliorare la qualità delle cure oncologiche.
“Il valore della nuova farmacia – spiega Nicola Normanno, direttore scientifico Irst – si misura anche nell’impatto che la struttura avrà sulle attività di sperimentazione clinica. Con questo nuovo assetto, non si cura più la malattia, ma il malato.”
Federica Matteucci, direttrice del Dipartimento delle procedure e delle tecnologie avanzate Irst e della Medicina nucleare della Romagna, ha ribadito l’importanza della personalizzazione dei trattamenti:
“Da anni lavoriamo su cure oncologiche tarate sulle esigenze della singola persona, per assicurare un percorso terapeutico sempre più mirato ed efficace”.
Un punto di riferimento per l’oncologia nazionale ed europea
Grazie a questa nuova infrastruttura, la Romagna si conferma un polo di eccellenza nella ricerca e nella cura oncologica. La farmacia oncologica di Meldola è la seconda in Europa a dotarsi di un sistema di automazione così avanzato, dopo l’Institut Gustave Roussy di Villejuif, in Francia.
“Il nostro obiettivo è non togliere un euro alla sanità di questa regione. Anzi, vogliamo migliorare la qualità dei servizi, che non si misura soltanto nel numero di prestazioni erogate, ma nella loro efficacia e innovazione”, ha concluso De Pascale. Con questa nuova realtà, l’Emilia-Romagna si pone all’avanguardia nel panorama sanitario nazionale, offrendo ai pazienti oncologici percorsi di cura sempre più personalizzati e sicuri, e contribuendo in modo determinante allo sviluppo di nuove terapie nel campo della medicina nucleare e della farmacologia oncologica.
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TAG: FARMACIA ONCOLOGICA, FARMACIA OSPEDALIERA, ONCOLOGIA
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