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Nel Salone d’O­no­re della Camera di commercio di Cu­neo si è svolto il convegno dal titolo “Tra memoria e impresa”, un evento istituzionale volto a evidenziare il valore del patrimonio documentale del Re­gistro Imprese e dell’Ar­chivio storico dell’ente camerale. L’incontro, moderato dalla giornalista de “La Stampa” Paola Scola, ha sviluppato un percorso articolato in tre momenti distinti: l’evoluzione del Registro Imprese, il valore dell’Ar­chivio storico e la celebrazione delle tre nuove imprese centenarie iscritte nel Re­gistro delle Imprese Sto­riche.

Dopo l’introduzione del se­gretario generale della Ca­mera di commercio di Cuneo, Patrizia Mellano, ha portato il suo saluto la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, la quale ha sottolineato il fascino e l’importanza degli archivi storici, evidenziando come essi custodiscano le tracce delle persone che hanno contribuito a costruire il tessuto economico del territorio e a lasciare un segno nella comunità.

Dare il via ai lavori è stata un’incombenza affidata al presidente della Camera di commercio di Cuneo, Luca Crosetto, che ha sottolineato l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio imprenditoriale del territorio. «Oggi celebriamo tre imprese centenarie che ci propongono storie di resilienza, innovazione e profondo legame col territorio. Imprese come queste sono il simbolo della nostra capacità di adattamento e della volontà di progredire, senza dimenticare il passato e le nostre radici», ha spiegato il presidente, che poi si è soffermato sul Registro Im­pre­se, istituito nel 1993, un elemento centrale per l’evoluzione tecnologica della pubblica amministrazione. Cro­set­to ha ricordato le origini della sua informatizzazione: «Possiamo dire, con orgoglio, che con largo anticipo rispetto a tutti gli altri comparti della pubblica amministrazione, le Camere di commercio misero mano all’automazione dell’anagrafe camerale già negli Anni ’70. Fu grazie alla straordinaria intuizione di Mario Volpato, presidente della Camera di commercio di Padova, che nel 1974 fondò la Cerved, una delle prime banche dati online in Euro­pa».

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A illustrare il percorso evolutivo del Registro sono stati Paolo Ghezzi e Antonio Tonini, rispettivamente direttore generale e vice virettore di Infocamere. Ghezzi ha sottolineato l’importanza della condivisione dei dati tra le imprese: «Mettersi in rete e rendere le informazioni ac­ces­sibili ha rappresentato la vera forza del sistema camerale. Non si tratta di un semplice trasferimento di documenti, ma di una gestione avanzata delle informazioni, che ha reso il Registro Imprese un elemento chiave per la trasparenza e la competitività delle aziende».

Nel corso dell’evento, attraverso un collegamento video, i partecipanti hanno potuto effettuare un tour virtuale del data center di Infocamere a Padova, un’infrastruttura al­l’a­vanguardia per la conservazione dei dati aziendali. Questo data center rappresenta il fulcro dell’archiviazione e della gestione digitale del sistema camerale italiano, garantendo la conservazione di dati fondamentali per le imprese e per il funzionamento dell’intero settore economico nazionale.

Tonini ha evidenziato il valore della conservazione digitale, spiegando come attualmente le informazioni aziendali non possano più essere conservate in formati tradizionali, ma richiedano strutture informatiche all’avanguardia. «Oggi gestiamo dati risalenti al 1996 in formato digitale, incluse informazioni sui brevetti, sugli uffici metrici e su molte altre attività camerali. L’affidabilità e la sicurezza di queste informazioni sono garantite da una struttura che consuma l’equivalente energetico di una cittadina con 5.000 abitanti e impiega circa 100 persone dedicate al mantenimento e all’ottimizzazione dei sistemi – ha aggiunto, per dare la misura della portata dell’iniziativa.

 

Premiate le tre aziende cuneesi che sono entrate da quest’anno a far parte del Registro: Beltramone Fratelli, Falegnameria Castorello e Fabbrica Italiana Mobili

Il secondo momento dell’incontro è stato dedicato all’Ar­chivio storico della Camera di commercio di Cuneo, una miniera di informazioni sullo sviluppo economico del territorio. Luisa Billò, responsabile dell’Archi­vio, ha presentato il progetto di digitalizzazione dei documenti storici, che permette di consultare online registri, fotografie e marchi aziendali. «Il nostro archivio conserva testimonianze fondamentali per comprendere l’evoluzione del tessuto produttivo locale. Le sue carte raccontano le sfide e i successi delle imprese che hanno reso grande la provincia di Cuneo», ha spiegato Billò.
L’iniziativa prevede la creazione di una piattaforma digitale con una banca dati consultabile, percorsi tematici interattivi e un archivio 3D che trasforma la ricerca storica in un’esperienza immersiva. Questo progetto è destinato non solo agli storici e agli studiosi, ma anche alle stesse imprese, che potranno così riscoprire la propria storia attraverso documenti d’epoca e testimonianze digitalizzate.

Il terzo – significativo – momento del convegno è stato la celebrazione di tre imprese cuneesi che hanno raggiunto i 100 anni di attività e sono state iscritte nel Registro delle Imprese Sto­ri­che. Questo riconoscimento, istituito nel 2011 da Union­ca­mere in occasione del 150esimo anniversario del­l’U­nità d’Italia, premia le aziende che hanno saputo tramandare il proprio patrimonio di esperienze e valori imprenditoriali.

«Le imprese che celebriamo oggi rappresentano non solo un pezzo di storia, ma anche un modello per le future generazioni di imprenditori. Hanno affrontato e superato crisi economiche, guerre e trasformazioni sociali, dimostrando una straordinaria capacità di adattamento e innovazione», ha affermato Crosetto.

L’incontro ha fornito anche una panoramica sui criteri di selezione per l’inserimento nel Registro delle Imprese Storiche, presentato da Ales­san­dra Procesi di U­nion­ca­me­re. Tale registro, che attualmente conta oltre 2.600 aziende in tutta Italia, è stato istituito nel 2011 da Union­ca­mere, all’epoca presieduta da Ferruccio Dar­danello – past past presidente della Camera di commercio di Cuneo e a capo di Union­ca­mere nazionale dal 2009 al 2015 – in occasione del 150esimo anniversario del­l’Unità d’Italia, con lo scopo di incoraggiare e premiare quelle imprese che hanno trasmesso alle generazioni successive il loro patrimonio di esperienze e valori imprenditoriali testimoniando la capacità di coniugare innovazione e tradizione, apertura al mon­do e appartenenza alla comunità, luogo per eccellenza dove si costruisce e si conserva l’identità del sistema economico e imprenditoriale lo­cale. Questo archivio aiuta anche a comprendere il ruolo dell’imprenditoria nella co­struzione del tessuto economico nazionale.

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Come ha rimarcato nel suo intervento il presidente Cro­setto: «Le imprese hanno molto da imparare dalle storie di quelle che ci hanno preceduto. Innovare non significa dimenticare, ma saper costruire il futuro sulle solide basi della nostra tradizione».
Questo perché il valore della memoria aziendale non è solo storico ma anche strategico: guardare al passato per progettare i passi da compiere, mantenendo vivo lo spirito imprenditoriale che caratterizza il territorio cuneese.

In questo senso le storie delle imprese inserite nel registro rappresentano «Un esempio dell’enorme patrimonio culturale del nostro sistema imprenditoriale; aziende co­me quelle premiate sono un faro che illumina il cammino verso il futuro» per concludere ancora con le parole del presidente della Camera di Commercio di Cuneo.

Le imprese centenarie possono fare domanda sino al 31 luglio

Con le tre nuove registrazioni, il numero delle imprese cuneesi iscritte al Registro nazionale delle imprese storiche sale a 63. Le ultime aziende ad aver ottenuto questo prestigioso riconoscimento sono: Beltramone Fratelli, Fale­gna­meria Castorello e Fabbrica Italiana Mobili di Fratelli Villosio.
La Beltramone Fratelli Sas nasce nel 1889 a Brossasco per volontà di Antonio Beltramone. L’azienda, specializzata in estrazione e lavorazione della pietra, espanse presto la propria attività aprendo una succursale a Cuneo nei primi anni del Novecento. Dopo la morte del fondatore nel 1904, l’impresa passò ai figli Francesco e Carlo, che riuscirono a superare con grandi sacrifici i difficili anni delle due guerre mondiali. La gestione è rimasta in mano alla famiglia, oggi giunta alla quarta generazione.
La Falegnameria Castorello ha origine nel 1904, quando Cesare Castorello, avviò la sua bottega a Casalgrasso. Dopo aver appreso il mestiere attraverso le Scuole Tecniche San Carlo di Torino, Cesare trasmise la sua esperienza ai figli Felice e Lodovico, che assunsero la gestione dell’attività nel 1956. Con la prematura scomparsa di Lodovico nel 1981, la falegnameria passò ai figli Cesare e Gianfranco, che ancora oggi portano avanti il lavoro artigianale di famiglia, proseguendo una tradizione più che centenaria.
La Fabbrica Italiana Mobili di Fratelli Villosio fu fondata nel 1894 a Villanova Solaro da Giuseppe Villosio. Dopo la Seconda guerra mondiale, la ditta si specializzò nella produzione di mobili in noce nazionale in stile barocco. Negli Anni ’80, Giuseppe e Giancarlo Villosio orientarono la produzione anche verso il mobile moderno, espandendo il loro commercio in Francia e Belgio.
L’iscrizione al Registro nazionale delle imprese storiche è un’opportunità per valorizzare le aziende che hanno raggiunto il traguardo dei 100 anni di attività. Le domande possono essere presentate fino al 31 luglio 2025 per le imprese che abbiano compiuto il secolo di vita entro il 31 dicembre 2024. L’iscrizione è gratuita e può essere effettuata online, seguendo le indicazioni riportate sulla pagina del Registro delle imprese storiche. L’elenco completo delle aziende già iscritte è consultabile sul portale di Unioncamere, selezionando la voce “Cciaa Cuneo” nella ricerca per Camera di Commercio. Maggiori info sono disponibili all’indirizzo: www.cn.camcom.it/impresestoriche.



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