MODENA. Sono circa 2,2 milioni le famiglie italiane che sono in situazione di povertà energetica, cioè che non hanno più la condizione di pagarsi le bollette per garantirsi una condizione di vita dignitosa e quindi vivono al freddo o al caldo con implicazioni anche dal punto di vista della salute.
Gli anziani tra le fasce di popolazione più colpite
In particolare gli anziani che spesso vivono da soli e per cui il riscaldamento in inverno (e il raffreddamento in estate) ha dei costi che diventano spesso improponibili. Si stima che circa il 47% degli anziani oggi è a rischio di povertà energetica. «Partiamo dalla presa di consapevolezza che il governo si è accorto molto in ritardo del problema del caro bollette» dichiara Enzo Santolini, segretario generale Spi Cgil Emilia-Romagna. «Il costo dell’energia in Italia è molto più alto rispetto a tanti Paesi europei: paghiamo il gas circa il 30% in più rispetto alla Germania o addirittura il doppio della Spagna. Occorre fare una serie di interventi di regolazione dei mercati e di protezione degli utenti sia che siano questi cittadini sia che siano queste imprese».
Rincari, il confronto con il 2023
I rincari registrati dal periodo natalizio in poi emergono dal confronto con i prezzi che i consumatori hanno pagato nell’anno precedente, prendendo come riferimento il periodo di accensione dei riscaldamenti. «Dal mese di novembre del 2023 in poi e per i mesi successivi c’è stata una decrescita del prezzo del gas e quindi anche dell’energia elettrica. Quest’anno è successo esattamente il contrario: dal mese di novembre 2024 il prezzo del gas e quindi anche dell’energia elettrica è aumento ogni mese» spiega Filomena Acquafredda, responsabile settore energia per Federconsumatori Modena. Per dare dei numeri, mentre lo scorso anno sui mesi di dicembre e gennaio il prezzo puro del gas sul mercato, al netto di quello che viene fatturato dalle singole società, è passato da gennaio 2024 a 0,33 euro/Smc contro lo 0,53 di gennaio 2025. A dicembre 2023 eravamo a 0,38 euro/Smc mentre a dicembre 2024 il prezzo è salito a 0,50. Questo significa che anche a parità di consumi le bollette quest’anno sono state più care. L’energia elettrica segue le sorti del gas tant’è vero che siamo passati da uno 0,08 euro/kWh di gennaio 2024 allo 0,14 di quest’ultimo gennaio.
Liberalizzazioione del mercato, un grattacapo per molti
Federconsumatori insiste sull’importanza del disaccoppiamento delle forniture di gas e luce per la determinazione del prezzo in quanto, ad oggi, il prezzo dell’energia elettrica è condizionato dall’aumento del gas. Inoltre i consumatori si trovano ad affrontare una liberalizzazione del mercato di gas e luce che è stata voluta dal governo e che vede quasi 800 fornitori, i cui broker e agenti di vendita quotidianamente, soprattutto telefonicamente, cercano di vendere contratti apparentemente vantaggiosi ma che spesso, rileva Federcosumatori, si traducono in vere e proprie truffe. «Da tempo chiediamo l’istituzione di un albo dei venditori cui si possa essere iscritti soltanto dopo aver superato un accertamento e un esame che abbia come oggetto requisiti di onorabilità, affidabilità tutto questo oggi manca» afferma Acquafredda. Bollette di luce e gas hanno un impatto molto importante sugli stipendi e sulle pensioni dei consumatori ma c’è anche chi non riesce a pagare. «Un consiglio che possiamo dare ai consumatori, è quello di farsi aiutare chiedendo la rateizzazione e non di smettere di pagare. Anche se la rateizzazione non risolve il problema facciamo vedere alla società che non siamo semplicemente dei cattivi pagatori», conclude la responsabile del settore energia Federconsumatori di Modena.
La richiesta al Governo di una tutela per i soggetti vulnerabili
L’auspicio, sia da parte di Federconsumatori che da parte di Spi Cgil è che il governo si faccia carico di una categoria che è sempre più in aumento, ovvero quella della morosità incolpevole. «Quanto alle cose da fare, pensiamo che ci sia da fare la separazione dei prezzi del gas e dell’energia – conclude Santolini –, una maggiore protezione per i soggetti vulnerabili soprattutto le persone più anziane, una riforma del sistema di acquisto del gas, l’introduzione di tariffe sociali e occorre anche chiedere ad esempio una tassazione degli extraprofitti delle aziende energetiche che in questi anni sono stati notevoli e bloccare i distacchi di morosità involontaria vale a dire evitare di staccare il collegamento al gas perché uno non ha pagato la bolletta e ampliare il bonus alle famiglie che sono in condizioni di povertàcreando un sistema collegato all’Isee che permetta interventi mirati sulle famiglie particolarmente bisognose»
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