Sono quattro i candidati alla Cancelleria tedesca per il voto di domenica prossima, 23 febbraio. Tra questi, il conservatore Friedrich Merz è il superfavorito. Gli altri aspiranti capi del governo sono l’attuale cancelliere Olaf Scholz, il candidato dei Verdi Robert Habeck e, per Alternativa per la Germania, Alice Weidel, una prima volta per l’estrema destra tedesca, che punta a essere la seconda forza in Parlamento.
La Cdu, secondo i sondaggi di questa settimana, oscilla tra il 27 e il 31%, AfD tra il 20 e il 21%. La Spd rischia di totalizzare il peggior risultato della sua storia, peggio del 20,5% del 2017: viene dato, infatti, tra il 15 e il 17%. Ai Verdi le intenzioni di voto attribuiscono il 12-14%. La sinistra (Die Linke) è in netta rimonta, mentre la Fdp e la Bsw (Alleanza Sahra Wagenknecht) stanno lottando per superare la soglia di sbarramento del 5%.
La corsa a quattro (e un superfavorito)
Friedrich Merz: 69 anni, leader dell’opposizione, ha dominato la campagna elettorale. Capo dell’Unione Cristiano-Democratica (Cdu) dopo l’uscita dalla scena politica di Angela Merkel, Merz ha impresso un corso più conservatore alle politiche del blocco Cdu-Csu, portando al centro il tema dell’immigrazione. Merz non ha esperienza di governo: è entrato nel Parlamento europeo nel 1989 prima di ottenere un seggio in Germania cinque anni dopo. Dopo il 2009 si è preso una pausa dalla politica attiva per diversi anni, esercitando la professione di avvocato e dirigendo il Consiglio di sorveglianza della filiale tedesca del gestore di investimenti BlackRock.
Olaf Scholz: 66 anni, è cancelliere della Germania dal dicembre 2021. Socialdemocratico di centro-sinistra, ha una grande esperienza di governo, essendo stato in precedenza sindaco di Amburgo e ministro del Lavoro e delle Finanze. Come cancelliere, ha dovuto affrontare crisi inattese, a cominciare dall’invasione russa dell’Ucraina con le sue conseguenze economiche, particolarmente pesanti per la Germania. Scholz promuove la modernizzazione delle forze armate tedesche e ha reso la Germania il secondo fornitore di armi dell’Ucraina. Proprio le discussioni su come fronteggiare la crisi economica hanno minato la coalizione tripartita che lo ha sostenuto, sino a quando il licenziamento del ministro delle Finanze Christian Lindner, lo scorso 6 novembre, ha aperto la strada alle elezioni anticipate: la coalizione tripartita composta dal Partito Social-democratico (Spd), dai Verdi (Die Grunen) e dai liberaldemocratici di Fpd non ha infatti garantito il voto di fiducia chiesto da Scholz (207 voti a favore, 394 contrari); a quel punto si è optato per tornare alle urne.
Alice Weidel: ha 46 anni e grazie alla sua corsa, per la prima volta, il partito di estrema destra e anti-immigrazione Alternativa per la Germania (AfD) si candida alla massima carica del Paese. Economista di formazione, Weidel si è unita al partito poco dopo la sua fondazione, nel 2013. È stata co-leader del gruppo parlamentare del movimento da quando, nel 2017, Afd ha conquistato per la prima volta dei seggi nel Parlamento nazionale. È co-leader del partito dal 2022, insieme a Tino Chrupalla. A dicembre è stata nominata candidata alla carica di cancelliere, anche se altri partiti hanno dichiarato di non voler lavorare con l’AfD, per cui al momento sembra impossibile che la sua candidatura si trasformi in cancellierato.
Robert Habeck: 55 anni, è il candidato dei Verdi ambientalisti. È anche l’attuale vicecancelliere e ministro dell’Economia e del Clima, con responsabilità per le questioni energetiche. Come co-leader dei Verdi dal 2018 al 2022, può rivendicare un aumento della popolarità del partito, ma nel 2021 si è fatto da parte per permettere ad Annalena Baerbock (oggi ministro degli Esteri) di essere la prima candidata del partito alla carica di cancelliere. Habeck come ministro ha suscitato giudizi contrastanti, in particolare per il piano elaborato dal suo Ministero per sostituire i sistemi di riscaldamento a combustibili fossili con alternative più ecologiche, argomento che ha aggravato le divisioni all’interno del governo.
Merz, il 69enne leader conservatore, spera di riportare l’Unione al potere sfruttando l’impopolarità di Olaf Scholz e l’insoddisfazione del governo uscente. L’anti-Merkel punta sulla sicurezza, sul rigore di bilancio e su una politica di immigrazione più severa, ma ha di recente inciampato in materia di migranti, dopo avere spinto la Cdu a infrangere un tabù, unendo le forze con Afd per approvare di stretta misura una proposta di legge volta a inasprire la politica sull’accoglienza. Sebbene Merz abbia minimizzato sulla questione, e affermato di non avere alcuna intenzione di stringere un’alleanza con AfD, la sua manovra ha scatenato reazioni indignate, compresa quella di Angela Merkel: una scissione sulla materia in seno al partito. Alice Weidel, co-leader dell’AfD, potrebbe giocare un ruolo decisivo: la quarantaseienne chiede misure più severe sull’immigrazione, in particolare sostiene il ripristino dell’espulsione obbligatoria per gli stranieri condannati per reati penali.
Perché si è arrivati al voto anticipato
Domenica 23 febbraio i tedeschi si recheranno alle urne per eleggere i 630 deputati (al massimo) del Bundestag, la Camera bassa del Parlamento di Berlino: si tratta di elezioni anticipate, indette dal presidente Frank-Walter Steinmeier – in carica dal 2017 – dopo il voto di sfiducia a Scholz dello scorso dicembre, conseguenza della crisi di governo aperta dal cancelliere col licenziamento del ministro delle Finanze Christian Lindner, lo scorso 6 novembre. In vista del voto, i conservatori della Cdu/Csu sono in testa ai sondaggi, ma tutti gli occhi sono puntati sulle performance dell’estrema destra di Alternative für Deutschland (Afd), che potrebbe diventare la seconda forza politica del Paese. Una svolta che avrebbe conseguenze enormi per tutta l’Europa e non solo.
Il sistema di voto
In Germania i membri del Parlamento sono eletti ogni quattro anni con un sistema che combina il sistema uninominale secco con un sistema di rappresentanza proporzionale multi-mandato. I cittadini non scelgono direttamente il cancelliere, che viene eletto dai membri del Bundestag, su proposta del presidente federale e sulla base di un accordo post-elettorale. Il voto popolare è duplice: uno per eleggere un candidato nella propria circoscrizione elettorale (il candidato che arriva primo in ciascuna delle 299 circoscrizioni viene eletto e ha un seggio nel Bundestag) e il secondo per una lista di partito a livello di Land. Il nuovo Bundestag avrà un massimo di 630 membri (rispetto ai 736 del 2021), a seguito di una riforma adottata nel 2023. Il cancelliere tedesco è il capo del governo e, tradizionalmente, è il leader del principale partito della coalizione che ha vinto le elezioni. Una volta eletto, propone al presidente federale la nomina dei ministri.
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