La nomina del generale Giuseppe Vadalà a commissario per la Terra dei Fuochi rappresenta una svolta per una terra martoriata dai rifiuti e dagli incendi tossici che per troppi anni, come evidenziato anche dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, è stata abbandonata a se stessa.
Quanto mai attuale, quindi, la visita di una delegazione della Commissione parlamentare Ecomafie al Real Sito di Carditello, composta dal presidente Jacopo Morrone e dai componenti Carmela Auriemma (M5S), Gimmi Cangiano (Fdi) e Francesco Emilio Borrelli (Avs). Così il presidente Morrone: “La nomina del commissario Vadalà è la soluzione migliore per risolvere i problemi della Terra dei Fuochi, perché in questi anni le bonifiche sono andate a rilento anche per la sovrapposizione di competenze. E comunque non è vero che in questi anni non è stato fatto nulla per questo territorio”. Gli ha fatto eco il deputato Borrelli: “La Commissione ha sentito anche i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, da cui è emerso che sono pochi gli arresti e le denunce per reati di ecomafia”.
Oltre ai componenti della Commissione d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti presente a Carditello anche il commissario con poteri straordinari Vadalà, che ha incontrato anche il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello. Presenti anche il prefetto Lucia Volpe e Antonio Marfella dell’Isde, associazione dei medici per l’ambiente.
Vadalà ha anche annunciato i primi passi da commissario: “Per le bonifiche nella Terra dei Fuochi la dotazione finanziaria a disposizione sarà consistente, ma riusciremo a quantificarla solo dopo la ricognizione di fondi nazionali ed europei prevista in 60 giorni dalla legge. Per la fine dell’anno e l’inizio del 2026 potranno partire le prime bonifiche di siti inquinati, ma per questo sarà importante il lavoro di ricognizione di tale siti e di caratterizzazione, per vedere esattamente cosa c’è sotto”.
Sono stati già indicati 5 siti dalla Regione Campania per i quali Palazzo Santa Lucia ha stanziato anche i fondi: “Tra questi siti – ha annunciato Vadalà – c’è anche Lo Uttaro a Caserta. Per questi siti le caratterizzazioni sono state fatte e le bonifiche possono partire. Inoltre, una volta che bisognerà partire con i lavori, le stazioni appaltanti siano più veloci ed efficienti, perché ce ne sono alcune che lavorano bene, altre male”.
Così i componenti della delegazione: “Sembra che si parta dall’anno zero ma non siamo nell’anno zero – ha ribadito l’onorevole Carmela Auriemma -. Iniziative sono state intraprese e si deve tutelare la zona sana del territorio. Questo è l’obiettivo da perseguire senza contrapposizioni, mettendo in rete e coordinando tutte le azioni per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti che è un obbligo per le istituzioni e per la politica che va fuori da ogni ideologia”.
Francesco Emilio Borrelli ha spezzato una lancia nei confronti di chi si è battuto in questi anni contro lo scempio ambientale subito da questa terra dovendo sopportare “insinuazioni e dileggio, mentre le loro azioni sono nate dall’amore per la propria terra e per i suoi abitanti”. Borrelli ha poi lamentato “il numero esiguo di condanne per disastro ambientale”.
Anche l’onorevole Gimmi Cangiano ha ribadito di aver accolto “con soddisfazione” l’istituzione di un commissario unico per la bonifica della Terra dei Fuochi, proposta avanzata dalla stessa Commissione durante la recente audizione del Ministro dell’Ambiente a Palazzo San Macuto: “L’auspicio è che questa figura riesca a superare la frammentazione degli interventi e rendere più incisiva l’azione degli attori coinvolti. Ora siamo qui per ascoltare e per avere un quadro completo della situazione”.
La Fondazione Real Sito di Carditello è impegnata anche a valorizzare il patrimonio ambientale e a promuovere il territorio. Con la Regione Campania ha realizzato nella reggia borbonica l’Unità di intelligenza ambientale (UIA) che si occupa, come ha spiegato ai commissari il vicepresidente della Regione Campania e assessore all’ambiente Fulvio Bonavitacola, di raccolta e gestione dei dati ambientali, della pianificazione strategica e del monitoraggio degli effetti delle azioni in corso e concluse.
Nel pomeriggio, in Prefettura a Caserta, la delegazione ha ascoltato Lucia Volpe, prefetto di Caserta, Pierpaolo Bruni, procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Ciro Silvestro, incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti in Campania, Ciro Verdoliva, direttore Asl Napoli 1 Centro, e Amedeo Blasotti, direttore generale Asl Caserta.
Sulla nomina di Vadalà è intervenuta anche la consigliera regionale Maria Luigia Iodice: “Vorrei rivolgere il più grosso in bocca al lupo al neo commissario unico nazionale per la Terra dei Fuochi. Il generale Giuseppe Vadalà avrà un compito molto impegnativo perché dalle nostre parti, per decenni, la politica nazionale ha fatto orecchie da mercante alle nostre continue e pressanti richieste allo scopo di garantire ai cittadini di una parte della provincia di Caserta i loro diritti. L’aria pulita e l’acqua pulita per citarne due. Alzi la mano chi non spende parte dei propri guadagni per acquistare acqua da bere in bottiglia. Siamo terrorizzati a ragion veduta per noi e per i nostri figli”.
E ancora: “Nell’agro aversano abbiamo una percentuale molto alta di persone che si ammalano di tumori. Solo una questione genetica? Non credo. Dalla Regione più volte, in questi anni, abbiamo lanciato l’Sos, investito e creato una filiera di controlli minuziosi. Penso, ad esempio, al ciclo che porta al prodotto finale della mozzarella di bufala. Abbiamo fatto ciò che potevamo e con i mezzi a nostra disposizione, assolutamente non paragonabili a quelli nelle mani dello Stato centrale. Solo oggi, nel 2025, ed in seguito alla sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Roma ha dovuto far riemergere dalla sabbia una questione molto grave e assai spinosa perché, se si vorrà davvero risolvere il problema, bisognerà investire non poco sui territori. Recentemente ho letto di alcuni lavori infrastrutturali sospesi a causa del ritrovamento, durante gli scavi, di rifiuti speciali pericolosi. E non è la prima volta che mi imbatto in notizie del genere. È solo uno dei tanti esempi. Vogliamo parlare poi dei siti utilizzati durante l’emergenza rifiuti ancora da bonificare totalmente? Oppure vogliamo parlare del ‘panettone’ di Santa Veneranda a Marcianise? E potrei continuare. Se il commissario, al quale auguro buon lavoro, vorrà mi farà piacere incontrarlo per conoscerlo ed esporgli le drammaticità ambientali del nostro meraviglioso territorio”.
Il deputato casertano Marco Cerreto, invece, ribadisce: “Grazie alla nomina di poche ore fa del Commissario unico nazionale per la bonifica della Terra dei Fuochi Giuseppe Vadalà fortemente voluto dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia, Gilberto Pichetto Fratin, e dal Presidente Giorgia Meloni, finalmente partiranno le bonifiche nell’area da troppi anni annunciate e mai realizzate. Apprezzo l’interesse del Commissario espresso sin da oggi per uno dei luoghi simbolo della Terra dei fuochi, la discarica di Lo Uttaro a Caserta, sulla quale già nel 2023 presentai un’interrogazione al Ministro Pichetto Fratin e per la quale già sono stati stanziati i fondi per realizzare la tanto agognata bonifica. Le ferite aperte nella nostra amata terra sono molte, sono sicuro che grazie al Commissario straordinario Vadalà si riuscirà a velocizzare le operazioni di bonifica e superare le inefficienze e le approssimazioni che hanno caratterizzato gli ultimi anni”, conclude
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