INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12000 presentata da BOSSA LUISA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110519 — LodView

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-12000 presentata da LUISA BOSSA giovedi’ 19 maggio 2011, seduta n.475 BOSSA. – Al Presidente del Consiglio dei ministri. – Per sapere – premesso che: il Comitato per la difesa civile non armata e non violenta e’ il risultato di numerose iniziative che si sono proposte nel tempo a seguito di quanto disposto dall’articolo 8, comma 2, lettera e), della legge 8 luglio 1998, n. 230, che affida all’Ufficio nazionale per il servizio civile il compito di «predisporre, d’intesa con il Dipartimento della Protezione civile, forme di ricerca e di sperimentazione di difesa civile non armata e non violenta»; gia’ a partire dal 2001, infatti, l’Ufficio proponeva iniziative relative a forme di ricerca e sperimentazione di difesa civile non armata e non violenta. In particolare, l’Ufficio ha ritenuto di costituire un Comitato «di carattere tecnico e ad elevata specializzazione» ai sensi dell’articolo 8, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, in quanto il perseguimento di questo importante obiettivo richiede il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati che garantiscano l’apporto di specifiche competenze professionali; il primo Comitato e’ stato costituito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 18 febbraio 2004, successivamente integrato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 aprile 2004 ed ha operato fino al termine della XIV legislatura. Successivamente, l’allora Ministro della solidarieta’ sociale ha confermato il Comitato con decreto in data 27 dicembre 2007; l’attuale Comitato e’ stato ricostituito, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 gennaio 2010, integrato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 aprile 2010, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 ottobre 2010, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 dicembre 2010; tale organismo e’ composto da diciotto membri, sei dei quali rappresentano le amministrazioni centrali maggiormente coinvolte (Dipartimento per la protezione civile; Ministero degli affari esteri; Ministero della difesa; Ministero dell’interno; regioni e province autonome; ANCI), mentre i restanti sono individuati in quanto esperti in materia di difesa civile non armata e non violenta; il Comitato ha il compito di elaborare analisi, predisporre rapporti, promuovere iniziative di confronto e ricerca al fine di individuare indirizzi e strategie di cui l’Ufficio nazionale per il servizio civile possa tenere conto nella predisposizione di forme di ricerca e di sperimentazione di difesa civile non armata e non violenta; il Comitato ha finora interpretato la propria funzione «consultiva», non solo raccogliendo ed elaborando idee e suggerimenti, ma proponendo vere e proprie attivita’ in seno all’Ufficio; il 28 aprile 2011, il Comitato per la difesa civile non armata e non violenta (Dcnan), costituito presso l’Ufficio nazionale del servizio civile, e’ tornato a riunirsi e a 7 anni dalla prima istituzione (18 febbraio 2004) sta per iniziare una prima sperimentazione; il fatto appare di importanza straordinaria: e’ la prima volta che uno Stato prova a realizzare ufficialmente una difesa civile non armata e non violenta; la circostanza, pero’, contrasta con la cifra, ad avviso dell’interrogante molto esigua, che sarebbe stata stanziata per la sperimentazione: appena 50 mila euro; d’altra parte il Comitato ha cumulato in questi sette anni una disponibilita’ finanziaria molto limitata; giova ricordare che il sottosegretario Giovanardi, in una nota dell’agenzia Adnkronos, in data 8 maggio 2011, sosteneva che «Il Servizio Civile e’ difesa della Patria. La Patria la si puo’ difendere con le armi o con il Servizio Civile non armato» -: quali siano state le somme messe a disposizione nell’apposita voce di bilancio dell’Ufficio nazionale del servizio civile dal 2008 ad oggi; se si ritengano sufficienti le risorse collocate su tali progetti e, in particolare, sulla sperimentazione avviata dal Comitato per la difesa civile non armata e non violenta; con quali criteri siano stati selezionati i progetti in proposito alla difesa non armata e quali siano; come si intenda pubblicizzare, in Italia e all’estero, questo primo passaggio all’operativita’ del concetto di difesa alternativa, sancito dalle leggi n. 230 del 1998 e n. 64 del 2001; se non si ritenga di convocare una conferenza nazionale sulla nascita di questa misura alternativa nella difesa, in modo da presentare alla opinione pubblica la novita’ operativa della legge in tutta la sua straordinaria importanza. (4-12000)



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