La Commissione europea ha annunciato venerdì (21 febbraio) un nuovo piano d’azione per proteggere i cavi sottomarini, su cui viaggia quasi tutto il traffico internet mondiale, da sabotaggi e danni accidentali.
L’annuncio della Commissione è arrivato solo poche ore prima che le autorità svedesi annunciassero di stare esaminando l’ennesima rottura del cavo tra Finlandia e Germania, nei pressi dell’isola svedese di Gotland.
I recenti incidenti nel Mar Baltico hanno lanciato l’allarme nell’UE, alimentando il timore che la Russia possa prendere di mira questa infrastruttura fondamentale come strategia per destabilizzare il blocco.
In risposta, gli Stati membri stanno preparando un appello alla Commissione affinché agisca. A Helsinki, la vicepresidente per la Sovranità tecnologica Henna Virkkunen, il commissario per lo Spazio e la Difesa Andrius Kubilius e il commissario per gli Affari interni Magnus Brunner hanno presentato il nuovo piano dell’UE.
Il piano si basa su quattro aree chiave per rafforzare la sicurezza dei cavi: prevenzione, rilevamento, risposta e ripristino e deterrenza.
Nella conferenza stampa organizzata per presentare il nuovo piano, la vicepresidente della Commissione europea Henna Virkkunen, ha ricordato come ormai ad oggi “quasi tutto può essere usato come arma contro di noi”, osservando che “infrastrutture critiche e sicurezza informatica sono state sottoposte ad attacchi volti a creare sfiducia e confusione”.
“Abbiamo osservato interferenze elettorali, campagne di disinformazione e anche la trasformazione dei migranti in armi. Non accetteremo queste azioni”, ha sottolineato Virkkunen. Secondo la vicepresidente della Commissione è dunque “motivo di grande preoccupazione vedere il numero di incidenti negli ultimi mesi sulle nostre infrastrutture sottomarine critiche, questi incidenti hanno il potenziale di interrompere servizi vitali per la nostra società, come la connettività e la trasmissione di elettricità e comportano anche un rischio significativo per la sicurezza”.
Prevenzione
Per ridurre le rotture, l’UE investirà per rendere le reti di cavi sottomarini più resilienti. Ciò significa creare ridondanza e garantire che esistano percorsi di backup in modo che una singola rottura di un cavo non possa causare interruzioni diffuse.
La Commissione prevede di implementare “cavi intelligenti”, dotandoli di sensori in grado di rilevare potenziali minacce e di individuare con precisione il punto in cui si è verificata la violazione lungo il cavo.
Il piano mira anche a creare stazioni di attracco che consentano a robot sottomarini e veicoli comandati a distanza di esplorare i fondali marini e di effettuare missioni di riparazione e sorveglianza.
Rilevamento
L’UE intende migliorare la propria capacità di individuare e rispondere alle potenziali minacce integrando i sistemi di monitoraggio esistenti.
I dati dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA), che monitora i movimenti delle navi, verrebbero uniti a quelli delle costellazioni satellitari dell’UE Galileo e Copernicus, per creare un meccanismo di sorveglianza integrato per i cavi sottomarini per bacino marino.
Risposta e recupero
La Commissione sta esortando i paesi dell’UE a completare il recepimento nel diritto nazionale di due recenti atti legislativi dell’UE in materia di cybersicurezza, NIS2 e CER. Le leggi mirano a ridurre le vulnerabilità e a rafforzare la resilienza informatica dei settori critici, tra cui l’infrastruttura backbone digitale.
L’esecutivo dell’UE prevede inoltre di spendere fino a 400 milioni di euro per imbarcazioni specializzate in grado di riparare i cavi danneggiati.
Queste imbarcazioni, che dovrebbero essere in grado di riparare sia i cavi delle telecomunicazioni che quelli dell’energia, sono considerate essenziali per garantire un rapido recupero dopo un attacco o un incidente. L’UE al momento ne è priva, il che comporta notevoli ritardi nella riparazione delle rotture.
Deterrenza
Infine, la Commissione intende imporre dei costi agli autori di rotture dei cavi, intenzionali o meno, per scoraggiare il sabotaggio e la cattiva condotta marittima.
Prevede inoltre di mantenere le sanzioni contro la “flotta ombra” illegale della Russia e di promuovere una “diplomazia via cavo” con “partner che condividono gli stessi ideali”.
Finanziamento
Non è stata assegnata alcuna nuova scoperta per il piano d’azione.
La Commissione intende invece mobilitare miliardi di euro dal bilancio UE già approvato, ridistribuendo il bilancio dedicato a importanti progetti di comune interesse europeo e a diversi altri fondi UE.
Tra questi rientrano il fondo a sostegno dello sviluppo delle reti digitali, il meccanismo Connect Europe, il fondo che stimola gli investimenti nelle infrastrutture digitali (programma Europa digitale) e il Fondo di coesione, utilizzato per ridurre le disparità economiche tra le regioni dell’UE.
[Le dichiarazioni della vicepresidente della Commissione UE, Henna Virkkunen, sono state aggiunte da Simone Cantarini]
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