La pandemia della disuguaglianza: l’Agenda sociale come cura per la democrazia.
In occasione della Giornata mondiale per la Giustizia Sociale
Rete dei Numeri Pari e Oxfam Italia rilanciano le proposte dell’Agenda Sociale
e condividono il loro punto di vista sulla fase in cui siamo.
20 febbraio 2025 – Circa 3 anni fa più di 700 realtà sociali impegnate nel Paese contro disuguaglianze e mafie, per rispondere all’aumento senza precedenti nella storia della Repubblica di povertà ed esclusione sociale, hanno elaborato proposte concrete, partendo dalle loro competenze e dalla loro condizione materiale. Le proposte costruite attraverso centinaia di assemblee, incontri e attività sui territori hanno dato vita a quella che è stata chiamata “Agenda Sociale”. Il 22 aprile 2023 la Rete dei Numeri Pari ha invitato al confronto tutte le forze politiche indicando attraverso l’Agenda Sociale soluzioni concrete per rispondere ai bisogni e alle aspettative della maggioranza della popolazione impoverita dalle politiche di austerità, dai tagli al sociale, da politiche economiche, industriali e ambientali che evidentemente hanno finito per favorire solo i più ricchi mentre hanno sprofondato nella miseria milioni di persone. In quell’occasione Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra e Rifondazione Comunista hanno sottoscritto le proposte dell’Agenda Sociale.
Oggi, in occasione della Giornata Mondiale per la Giustizia Sociale, la Rete dei Numeri Pari e Oxfam Italia hanno voluto organizzare una conferenza presso la sala stampa della Camera dei Deputati per rilanciare le proposte dell’Agenda Sociale e condividere il loro punto di vista sulla fase in cui siamo.
“Il tecnocapitalismo alleato delle destre populiste sta divorziando ovunque nel mondo dalla democrazia perché la considera un ostacolo per i propri obiettivi – afferma Giuseppe De Marzo, Coordinatore Nazionale della Rete dei Numeri Pari. Timidezza e ambiguità da parte delle opposizioni in questa nuova fase storica sarebbero un errore mortale. Così come continuare a riproporre ricette simili per uscire dalla crisi strutturale e sistemica in cui siamo non funzionerebbe. Serve un’inversione a U, non aggiustamenti. L’unico programma in grado di mobilitare le persone – prosegue De Marzo – è quello costruito dal basso proprio da chi vive sulla propria pelle problemi, riduzione dello spazio della democrazia, precarietà, ingiustizie, povertà, esclusione, razzismo e violenza. L’unità va costruita su obiettivi condivisi e sul protagonismo dei corpi sociali intermedi. Per questo rilanciamo il nostro impegno a partire dall’Agenda Sociale”.
“Ricucire i divari economici e sociali è un imperativo categorico, sebbene l’attuale contesto politico renda il compito più impervio – sostiene Mikhail Maslennikov, Policy advisor per la Giustizia economica di Oxfam Italia. Un contesto caratterizzato, anche in Italia, dal radicamento di proposte che cercano consenso creando artificiali contrapposizioni tra gli emarginati, accentuando paure, insicurezze e tensioni nella società. Una strategia che – prosegue Maslennikov – puntando al soddisfacimento di obiettivi di identità, permette di tenere in secondo piano il mancato raggiungimento di risultati economico-sociali a beneficio dei più vulnerabili, mentre persegue politiche che avvantaggiano chi è già in posizione di privilegio. Un pessimo viatico per un’economia più inclusiva e società più dinamiche ed eque, cui va con urgenza contrapposto un sussulto politico per l’uguaglianza. Nel nome di un futuro più giusto per tutti.”
Alla conferenza erano presenti numerosi Parlamentari: Simona Bonafè (PD); Chiara Braga (PD); Maria Cecilia Guerra (PD); Celestino Magni (AVS); Ilenia Malvasi (PD); Franco Mari (AVS); Maria Stefania Marino (PD); Francesco Silvestri (M5S); Marco Simiani (PD); Mario Turco (M5S); Luana Zanella (AVS).
Nel suo intervento la Capogruppo del Partito Democratico alla Camera ha dichiarato che “la qualità della democrazia è a rischio con le politiche messe in atto dal Governo Meloni. Assumere le proposte contenute nell’Agenda Sociale vuol dire farci carico dei milioni di persone oggi impoverite, escluse e precarie e della democrazia per tornare ad avere un rapporto di fiducia con quei cittadini e cittadine che oggi non votano più. Il nostro impegno per contrastare questa deriva passa attraverso la battaglia per il salario minimo e il diritto all’abitare, il no all’autonomia differenziata e una reale transizione ecologica al fine di garantire che non si escludano altre fasce della popolazione con la scusa della transizione. Raccogliamo il vostro invito a fare di più e – conclude la Deputata Braga – crediamo sia importante condividere anche al di fuori del nostro lavoro parlamentare la costruzione di proposte che possano avere poi voce e forza sui territori, mantenendo ciascuno il proprio ruolo ma con un obiettivo condiviso”
A seguire l’intervento di Luana Zanella, Capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera che ha sostenuto che “è necessario capire cosa comporta questo cambiamento delle forme di dominio e di potere del tecnocapitalismo con cui ci misuriamo a livello internazionale come nella vita di tutti i giorni. È necessario ricucire la relazione con le espressioni organizzate e più significative della cittadinanza attiva. Siamo consapevoli della vostra importanza e del fatto che senza la vostra forza noi come partiti non possiamo affrontare questa partita. Soprattutto alla luce della disparità di possibilità e di potere agite nei confronti dei corpi e delle lotte nel nostro Paese ma non solo. In questo senso anche la lotta per la democrazia assume un altro significato e necessita di un pensiero nuovo, di nuove pratiche e linguaggi. Dobbiamo unire le nostre energie – conclude la Deputata Zanella – e far capire le ragioni dell’unione delle opposizioni. Solo insieme possiamo essere credibili, rappresentare una possibilità per il futuro e riaccendere una speranza per le persone”.
Francesco Silvestri, Deputato del Movimento 5 Stelle, afferma che “l’incontro di stamattina dà una scossa all’agenda del dibattito parlamentare. A margine di incontri come questi dobbiamo rafforzare la quotidianità dello scambio tra noi per costruire un’agenda nuova nel dibattito parlamentare per rimettere al centro questi temi. Il punto centrale del discorso che la Rete ci porta è il senso di rassegnazione che vive fuori da questo palazzo. Sappiamo che senza partecipazione e reazione non può esserci Giustizia Sociale. Questa deve essere la responsabilità che la politica deve sentire. Dobbiamo cambiare modo di comunicare con le persone, cambiare il linguaggio e mostrare maggiore autenticità. Solo così possiamo coinvolgere e convincere quel 50% delle persone che non vota più che c’è una fetta della politica, oltre che delle reti sociali, che sente la responsabilità e il peso di queste ingiustizie e se ne farà carico. Quando un popolo viene privato della speranza ci sono due pericoli di deriva: o la violenza o sistemi non propri della nostra cultura politica. Noi abbiamo la responsabilità di evitare tutto questo e costruire insieme alla Rete un’alternativa comune.”
È possibile rivedere la diretta della conferenza a questo link → https://webtv.camera.it/evento/27433
Per approfondire:
I 7 punti dell’agenda sociale – https://www.numeripari.org/agendasociale/
Report #Disuguaglianza: povertà ingiusta e ricchezza immeritata – https://www.oxfamitalia.org/report-disuguaglianza/
Contatti:
info@numeripari.org policy@oxfam.it
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