La sostenibilità protagonista al fianco degli azzurri di Quesada. In occasione della sfida tra Italia e Francia, prevista per il 23 febbraio allo Stadio Olimpico, la Federazione Italiana Rugby (FIR) mette in campo una serie di iniziative legate a rendere l’evento sempre più inclusivo, accessibile ed ecosostenibile.
Nel venticinquesimo anniversario della partecipazione dell’Italia al Sei Nazioni, la FIR conferma la propria attenzione alla sostenibilità come principio guida nell’organizzazione delle gare.
Sostenibilità Sei Nazioni – L’impatto ambientale e la mobilità sostenibile
La federazione ha infatti ottenuto la certificazione ISO20121 per gli incontri interni, in fase di rinnovo per il 2025. L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale e l’impronta ecologica grazie alla collaborazione con partner istituzionali e aziende specializzate.
La prima area di intervento è legata alla mobilità sostenibile, con l’impegno a ridurre l’uso dei mezzi privati per recarsi allo stadio. In tal senso, FIR ha avviato collaborazioni con Atac, MyCicero, Moovit e Mooneygo.
I tifosi potranno raggiungere l’Olimpico utilizzando autobus e tram ATAC, mentre gli abbonati Metrebus potranno usufruire di speciali promozioni sui biglietti delle partite, corrispondendo un incentivo economico a comportamenti virtuosi e socialmente responsabili.
Per la prima volta, sarà disponibile un servizio di navette realizzato con MyCicero e MooneyGo, che garantirà collegamenti continui tra la Stazione Termini e l’Olimpico dalle 10 alle 20, con un costo di 5 euro a corsa.
Moovit, mobility partner di Fir, fornirà inoltre aggiornamenti in tempo reale sulle opzioni di trasporto, assicurando un accesso più agevole allo stadio e contribuendo a rendere fluidi i movimenti del pubblico.
il percorso degli azzurri
L’Italia al Sei Nazioni: cronache di 25 anni di partecipazione
Dall’esordio in pompa magna a inizio secolo fino all’edizione attuale, ecco la storia di come l’Italia ha ottenuto un tavolo tra le grandi nazioni europee rugbystiche, e il percorso fino ad oggi.
Sostenibilità Sei Nazioni – Il ruolo sociale del rugby
Il ruolo sociale del rugby sarà valorizzato anche attraverso lo stand FIR – Mondo Ovale Responsabile, situato nel Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village. Questo spazio ospiterà una mostra fotografica dedicata a progetti inclusivi, come il rugby nelle carceri, il rugby integrato e il rugby per migranti.
Sarà inoltre presente un Photo Booth con lo slogan “Rugby: più di un gioco“, accompagnato da una lavagna interattiva dove i tifosi potranno condividere il proprio pensiero sul significato del rugby.
L’attenzione alla responsabilità sociale si riflette anche nella partnership con UNICEF, che sarà presente nelle prossime due partite per sensibilizzare il pubblico sul tema dei diritti dell’infanzia. I dialogatori UNICEF saranno attivi nel Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village per coinvolgere i tifosi nelle loro iniziative.
Il progetto della FIR
Rugby “Oltre le sbarre”: quando lo sport contribuisce al ritorno in società
Rugby vuol dire squadra e sacrificio: uno sforzo collettivo in cui aiutare il compagno è la maniera migliore per vincere. E quando si tratta di persone che hanno bisogno di una seconda possibilità, e che vogliono rimediare agli errori commessi, il significato di “vittoria” va al di là del punteggio di una partita.
L’impegno di FIR per una manifestazione sostenibile
Il progetto Erasmus+ Sport SAME testimonia ulteriormente l’impegno del rugby per l’inclusione. Grazie a questa iniziativa, 160 giovani rifugiati di guerra stabilitisi in Italia potranno partecipare a una giornata di sport e integrazione.
I referenti del progetto interverranno sul palco del Terzo Tempo Village per raccontare la loro esperienza, prima di sperimentare il Tag Rugby presso l’Area Rugby per Tutti del Parco del Foro Italico.
Queste iniziative dimostrano come il rugby, e lo sport in generale, possa essere un potente strumento di cambiamento sociale, capace di promuovere valori di inclusione, solidarietà e sostenibilità.
La FIR, con il suo impegno concreto e continuativo, vuole rendere il Sei Nazioni un evento che travalica i confini dello sport, affermandosi come un modello virtuoso per le grandi manifestazioni.
Questo approccio non si limita alla durata del torneo, ma intende lasciare un’eredità duratura, responsabilizzando il pubblico e il resto degli stakeholder a valorizzare lo sport come una leva per un futuro migliore.
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