I Giochi di Parigi: la copertura mediatica verso la parità di genere
La prima ricerca italiana su Olimpiadi e Paralimpiadi 2024 è stata presentata a Milano, nell’ambito delle #100 esperte di sport. Parla M.Claysset
Fondazione Bracco e Comitato Olimpico Internazionale hanno promosso la prima ricerca a livello nazionale sulla copertura mediale delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024, analizzata da una prospettiva di genere. I risultati dello studio, condotto dall’Osservatorio di Pavia sono stati presentati in un incontro pubblico, mercoledì 19 febbraio 2025 a Palazzo Marino, alla presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala e di altre presenze istituzionali.
La presentazione si è chiusa con una tavola rotonda su parità di genere, equità e inclusione nei media, in cui Martina Caironi, plurimedagliata paralimpica, Katia Serra, commentatrice tecnica e opinionista tv, e Monia Azzalini, responsabile settore Diversità, Equità e Inclusione dell’Osservatorio di Pavia, si sono confrontate con Antonino Morici della Gazzetta dello Sport e con la moderatrice dei lavori Valeria Ciardiello.
GUARDA IL VIDEO con l’intervista a Manuela Claysset, presente all’evento in quanto responsabile Politiche di genere e diritti Uisp. Nel servizio anche alcune immagini della presentazione, con passaggi degli interventi di Monia Azzalini, Katia Serra, Antonino Morici, Martina Caironi.
L’obiettivo della ricerca è stato quello di analizzare come la rappresentazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi sia influenzata da stereotipi di genere attraverso l’analisi dei contenuti, delle immagini e del linguaggio usati nei principali telegiornali nazionali.
Secondo la ricerca la situazione sta migliorando, verso una maggiore attenzione alla parità di genere da vari punti di vista. i Giochi olimpici si confermano “della parità” anche rispetto alla copertura mediale e alla qualità della narrazione nei sette TG presi in considerazione. Questa evidenza è particolarmente rilevante e attesta la positiva evoluzione delle pratiche di rappresentazione: il linguaggio e le immagini utilizzati sono per la grande maggioranza inclusivi (93% e 96%) e conformi alle Linee guida sulla parità di genere, equità e inclusione promosse dal Comitato Olimpico Internazionale.
Tuttavia, permane un aspetto problematico, che riguarda il coinvolgimento di voci autorevoli: gli uomini sono stati interpellati molto più delle donne come esperti o commentatori (74% vs. 26%) e come portavoce (67% vs. 33).
Un altro aspetto da sottolineare riguarda la copertura delle Paralimpiadi, che è stata limitata, ma che ha visto una maggiore presenza di giornaliste nei reportage.
“Le cento esperte di sport rappresenta uno stimolo continuo a riflettere e sollecitare le istituzioni ad un lavoro comune – dice Manuela Claysset – anche in vista di Milano-Cortina l’attenzione deve rimanere alta, dobbiamo cercare di capire che cosa porta all’attività sportiva per tutti e per tutte, che cosa resterà per la popolazione e che riflessi avrà sulle fasce con più difficoltà, sulle donne, i giovani, le persone lgbti+”.
I risultati della ricerca, in termini di narrazione, parità di genere, condivisione delle voci, presentano luci ed ombre:
• Il linguaggio utilizzato è risultato non pienamente inclusivo nel 37% delle notizie, e sessista nel 6%.
• Le immagini a corredo dei servizi sono risultate non inclusive nel 13% delle notizie e sessiste nel 9%.
• In alcune notizie (5 su 54) sono stati rilevati stereotipi che riguardano sia la dimensione di genere sia la condizione di disabilità, in narrazioni che mescolano eroismo e pietismo, ovvero una narrativa che antepone la disabilità all’identità
personale, raccontando una persona con disabilità come eroina o eroe che è riuscita a raggiungere un traguardo nonostante la sua disabilità.
• L’informazione dei TG nazionali sui Giochi paralimpici di Parigi 2024 è stata sbilanciata a favore delle discipline sportive maschili: 61% vs. 39% femminili.
• Le atlete partecipanti ai Giochi hanno avuto una visibilità inferiore agli atleti: 43% vs. 57%; e sono state anche intervistate meno degli atleti: 46% vs. 54%.
• Le giornaliste che hanno firmato servizi, interviste o che hanno dato notizie in diretta da Parigi sono state il 57% vs. il 43% dei colleghi maschi.
Dal 25 febbraio al 25 marzo, la mostra fotografica “Una vita per lo sport. Volti e conquiste delle #100esperte”, allestita a Milano in Corso Vittorio Emanuele II e curata da Fondazione Bracco, nonché parte dell’Olimpiade Culturale di Fondazione Milano Cortina 2026, celebra l’impegno di 20 donne italiane nel mondo sportivo, a partire dai profili del database online di #100esperte. (a cura di I.M.)
pubblicato il: 21/02/2025 | visualizzato 60 volte
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link