A Roma l’emergenza casa è ormai esplosa. Tra chi non riesce a trovare casa in affitto, e chi quest’ultimo non riesce a pagarlo, il Comune prova a correre ai ripari.
Quella della casa è un’emergenza sociale che va affrontata adesso. Sia a Roma, sia a livello europeo. Questo quanto sostenuto dal sindaco Roberto Gualtieri a margine della presentazione di un’iniziativa di dodici sindaci europei per chiedere alla Commissione europea di intervenire con urgenza per affrontare il tema della crisi abitativa. La richiesta dei primi cittadini è che Bruxelles prenda in carico la questione non nel prossimo quadro finanziario pluriennale, previsto per il 2028, ma già nel 2026. “Il tema della casa è un’emergenza e deve essere rimessa al centro delle politiche europee perché, colpevolmente, finora non lo è stata”, le parole di Gualtieri. Che ha aggiunto: “Il Pnrr è un successo, ma una delle cose che evidentemente avrebbe potuto funzionare meglio sarebbe stato saltare alcuni passaggi, perché il tempo che intercorre tra la partenza e la messa a terra di risorse molto dipende da questi passaggi intermedi di risorse dallo Stato, alle Regioni, poi ai Comuni. Noi chiediamo che l’Europa costruisca un canale di finanziamento diretto alle città che ci consentirebbe di mettere a terra queste risorse in modo molto più rapido ed efficiente”.
La coalizione dei sindaci
Insieme a Roberto Gualtieri, anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore. Della coalizione dei ‘Sindaci europei per l’housing’ fanno parte – oltre a Roma e Bologna – anche Amsterdam, Atene, Barcellona, Budapest, Parigi, Varsavia, Lione, Lisbona, Ghent e Leipzig. Tutte città in cui il tema casa è molto sentito, con le persone che hanno difficoltà a pagare affitti molto alti, incrementati soprattutto negli ultimi anni, e che risentono della questione degli affitti brevi. A Roma quest’ultima è diventata un vero e proprio caso, con tantissime persone a cui è stato rescisso il contratto di locazione per trasformare le abitazioni in bed and breakfast in vista del Giubileo. Una mossa, volta a incrementare i profitti, che alla fine non ha funzionato: l’offerta ha superato la domanda, e molti b&b sono vuoti nonostante l’arrivo dei pellegrini. Questo non ha però influito sui prezzi, che restano ancora molto alti. Nelle città turistiche, questo a oggi rappresentata un vero e proprio problema per migliaia di persone.
Il tema sollevato dai sindaci è stato accolto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Le politiche abitative sono state inserite tra le priorità del mandato, affidato al commissario Dan Jørgensen. Secondo quanto dichiarato, saranno affrontate a partire dal 2026.
A Roma l’acquisto degli immobili con inquilini morosi
Ci sono poi i casi di chi non riesce più a pagare l’affitto perché ha perso il lavoro, ha troppe spese, ha avuto imprevisti a causa dei quali e non riesce più ad arrivare a fine mese. Il Comune di Roma ha approvato ieri un atto che lo impegna, nei casi di morosità incolpevole, ad acquistare l’immobile, in modo da tutelare sia gli inquilini, sia il proprietario. “Considerato che è necessario sottolineare l’importanza cruciale di proteggere le famiglie che si trovano in condizioni di vulnerabilità e a rischio di sfratto – si legge nell’atto – La perdita della propria abitazione rappresenta non solo una grave emergenza sociale, ma anche un problema di dignità umana che richiede un intervento immediato e risolutivo; Roma Capitale, riconoscendo il diritto fondamentale di ogni cittadino a un’abitazione dignitosa, ha deciso di avviare un programma straordinario volto a sostenere le famiglie che rischiano di perdere la loro casa. Questo programma prevede l’acquisto degli immobili locati a persone che si trovano in condizioni di morosità incolpevole e che, per cause di forza maggiore, non riescono a far fronte agli impegni finanziari necessari per mantenere la propria abitazione”.
All’avviso pubblico, che sarà poi pubblicato dal Campidoglio, possono accedere le persone che non hanno i requisiti per ottenere l’alloggio popolare, ma che comunque vivono una condizione tale per cui non riescono a sostenere il peso di un affitto. Roma Capitale acquisterà, come misura straordinaria, gli immobili locati, oltre a fornire supporto per “affrontare e superare le difficoltà economiche temporanee”. “Naturalmente – conclude l’atto – al fine di consentire la più ampia partecipazione all’avviso, è opportuno consentire offerte in cui oltre ad alloggi locati, siano presenti anche alloggi liberi; l’obiettivo è creare un ambiente di sicurezza e speranza per tutte le famiglie coinvolte, permettendo loro di ricostruire una vita stabile e dignitosa senza la paura della perdita della propria casa”.
“L’abitare è un diritto fondamentale – ha dichiarato l’assessore alle Politiche abitative Tobia Zevi – La casa non è solo un bene materiale, ma un elemento essenziale per la dignità umana e per la coesione sociale. Con questa delibera, ci impegniamo a proteggere le famiglie più vulnerabili e a combattere la precarietà abitativa, ma ci rivolgiamo soprattutto a quella fascia cosiddetta grigia, troppo ricca per accedere all’edilizia popolare, troppo povera per le case del libero mercato. Con il nostro Piano Strategico per il Diritto all’Abitare del 2023 ci siamo mossi anzitempo per contrastare un’emergenza che ora finalmente ha anche l’attenzione dell’Europa. Siamo ostinatamente convinti che il servizio pubblico debba correggere tutte quelle storture del mercato che minano non solo la dignità delle persone, ma la loro stessa esistenza. Questa delibera è un segnale di speranza per migliaia di persone”.
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