L’Italia resta un mercato chiave per il turismo egiziano. Lo ha sottolineato in Bit l’ente del turismo egiziano, evidenziando i legami storici tra le due nazioni e l’importanza del flusso turistico italiano per il Paese. Nonostante le difficoltà legate alla situazione geopolitica del 2023, l’Italia si conferma tra i principali mercati per il turismo in Egitto. Lo scorso anno sono stati registrati 800.000 arrivi italiani, ma l’obiettivo per il 2025 è di raggiungere il milione, un livello già toccato in passato.
“Storicamente, l’Italia è sempre stata tra i primi tre o quattro mercati per il nostro Paese,” ci ha spiegato in Amr Elkady, CEO di Egyptian Tourism Authority. “I tour operator ci stanno confermando un ritorno dell’interesse da parte degli italiani, e questo ci fa sperare in una crescita significativa quest’anno.”
Strategia per il mercato italiano: diversificazione e nuove rotte
L’ente del turismo sta lavorando in stretta collaborazione con tour operator e compagnie aeree per ampliare l’offerta e migliorare la connettività. “L’Italia è ben collegata all’Egitto grazie a voli diretti da Roma, Milano, Bergamo, Napoli e Venezia operati da diverse compagnie, tra cui EgyptAir, Air Cairo, Wizz Air e Neos. Ma l’obiettivo non è solo incrementare i flussi, bensì diversificare l’esperienza turistica. “Gli italiani non si limitano a mare e cultura: vogliono esplorare il deserto, giocare a golf, fare immersioni. Ecco perché stiamo promuovendo destinazioni come Il Cairo, Alessandria e l’oasi di Fayoum, che possono arricchire l’esperienza di viaggio.” prosegue Elkady “Oltre alle classiche mete del Mar Rosso, cresce l’interesse per nuove destinazioni come Marsa Matrouh, Luxor e la costa settentrionale, oltre che la nuova apertura del Grand Egyptian Museum”.
Marketing, formazione e incentivi per gli operatori
La strategia di promozione dell’Egitto prevede una serie di campagne di marketing congiunte con tour operator e compagnie aeree, oltre a viaggi di familiarizzazione per agenti di viaggio, stampa e influencer. Sono in corso anche workshop e corsi di formazione per migliorare la conoscenza del prodotto turistico egiziano. Gli incentivi, al momento, sono rivolti principalmente alle compagnie aeree, ritenute strategiche per garantire l’accessibilità del Paese. “Senza voli, i tour operator non possono operare, quindi il nostro focus è sugli incentivi alle compagnie, in particolare per i charter e i voli low cost.”
Sostenibilità: il modello di Sharm El Sheikh e il Green Star Program
L’ente del turismo sta anche puntando sulla sostenibilità. Dopo la COP27 del 2022, Sharm El Sheikh è diventata un modello per il turismo sostenibile, con nuove normative che obbligano gli hotel a certificarsi secondo standard ambientali.
“Abbiamo introdotto il Green Star Program, che premia le strutture impegnate nella riduzione della plastica, nell’uso di energie rinnovabili e nella gestione sostenibile delle risorse idriche. Attualmente il 28% delle camere d’albergo in Egitto adotta pratiche sostenibili, ma puntiamo a raggiungere il 40% nei prossimi anni.”
MICE e turismo congressuale: location uniche per eventi internazionali
L’Egitto sta investendo anche nel segmento MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions). “Abbiamo scenari unici per eventi aziendali e congressi: templi, palazzi storici, paesaggi straordinari. Lavoriamo con operatori specializzati per valorizzare questa offerta.”
Un 2025 in crescita: sicurezza e attrattività del Paese
Nonostante le incertezze geopolitiche nella regione, l’ente del turismo egiziano è fiducioso in una crescita del turismo. “Nel 2024, nonostante la guerra, abbiamo registrato un aumento del 6% nel numero di visitatori. Gli italiani, inizialmente cauti, stanno tornando perché hanno compreso che l’Egitto è una destinazione sicura.”
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