Roma resta una città dalle mille sfaccettature, capace di alternare eccellenze e criticità nel suo complesso sistema di servizi pubblici. Secondo la Relazione Annuale 2024 dell’Acos, l’agenzia deputata al controllo e alla qualità dei servizi locali di Roma Capitale, la qualità della vita nella Capitale merita una sufficienza piena, con un voto medio di 6,6, leggermente in calo rispetto all’anno precedente.
Se da un lato emergono segnali di miglioramento per i trasporti pubblici, la cultura e il welfare, dall’altro la gestione dei rifiuti e la pulizia delle strade rimangono una piaga irrisolta, con voti ben al di sotto della sufficienza. Un quadro in chiaroscuro, che riflette le difficoltà di una metropoli che fatica a garantire standard adeguati su tutto il territorio.
Qualità della vita nei quartieri: dove si vive meglio e dove peggio
La percezione della vivibilità cambia sensibilmente a seconda della zona di residenza. La media della soddisfazione per il proprio quartiere si attesta su un 6,4, con una distribuzione geografica che evidenzia forti disuguaglianze tra centro e periferia.
I quartieri con la qualità della vita più bassa
Tra le aree meno apprezzate dai cittadini spiccano:
Tufello, Valmelaina e Vigne Nuove, da anni in lotta con problemi di degrado e sicurezza.
Anagnina, tra trasporti inefficienti e criticità legate al traffico.
Tormarancia e Mezzocammino, quartieri dove la gestione dei servizi locali resta carente.
Alcune zone di Ostia, dove l’abbandono dei rifiuti e il degrado urbano continuano a pesare sulla qualità della vita.
Centro storico e Lungotevere, penalizzati dall’eccessivo afflusso turistico e dal traffico congestionato.
Trionfale-Balduina e Aurelio, aree centrali del XIII Municipio che soffrono di problemi legati alla mobilità e ai servizi di base.
I quartieri più vivibili secondo i cittadini
Le zone che ottengono valutazioni più alte sono invece:
Prati e Flaminio, dove la qualità dell’abitare resta tra le migliori della città.
Monti, Celio, Spagna-Quirinale, con una forte presenza di servizi e una vivace vita culturale.
Nomentano, San Giovanni e Pigneto-Appio Latino, quartieri che uniscono centralità e vivibilità.
Appia-Ardeatina e Trastevere-Testaccio-Aventino, dove il tessuto urbano storico si combina con un’offerta culturale e gastronomica di primo livello.
Emergenza rifiuti: la pulizia della città resta una sfida
Nonostante alcune dichiarazioni ottimistiche da parte del Campidoglio, la gestione dei rifiuti continua a rappresentare il problema principale per i romani. La valutazione sulla pulizia delle strade si ferma a 4,8, mentre la raccolta dei rifiuti ottiene un misero 4,9.
Secondo l’Acos, la percezione dei cittadini è leggermente migliorata nella seconda metà del 2023, ma le criticità restano evidenti, con cassonetti stracolmi, abbandono illecito di rifiuti ingombranti e scarsa differenziata. Nonostante i miglioramenti annunciati, la città continua a fare i conti con uno smaltimento inefficace e un sistema di raccolta inadeguato, soprattutto nelle zone più periferiche.
Trasporti pubblici: piccoli progressi, ma ancora molte difficoltà
Un settore che mostra segnali di miglioramento è quello dei trasporti pubblici, che tornano entro la sufficienza dopo anni di bocciature.
Metropolitana: passa dal 5,9 al 6,3, segno che le corse più frequenti e i lavori di manutenzione straordinaria iniziano a dare i primi effetti.
Autobus e tram: migliorano leggermente, raggiungendo il 6,1, ma restano ancora troppe le segnalazioni di mezzi guasti e attese infinite.
Strisce blu: raggiungono la sufficienza (6,1), mentre i taxi ottengono un voto di 6,5, in crescita rispetto al 6,3 del 2023.
Se da un lato il Giubileo 2025 potrebbe portare investimenti e miglioramenti strutturali, dall’altro la città è ancora lontana da un sistema di trasporti fluido ed efficiente, soprattutto nelle ore di punta e nelle periferie.
Parchi e cultura: i punti di forza della città
Nonostante i problemi di gestione urbana, Roma si conferma una città ricca di spazi verdi e di offerte culturali.
Parchi e ville storiche: restano molto apprezzati dai cittadini, con un punteggio di 6,8. Particolarmente graditi quelli di Roma Nord, Ovest e Ostia, mentre Roma Est registra una soddisfazione più tiepida.
Il Bioparco: ottiene un 6,9, segno che resta uno dei luoghi più amati dalle famiglie.
Servizi culturali: musei comunali e Auditorium raggiungono il 7,1, il Palaexpo ottiene un 7, mentre le biblioteche pubbliche si fermano a 6,7.
Servizi cimiteriali: passano dal 5,4 del 2023 a 6,5, segnale che gli interventi effettuati hanno avuto un impatto positivo.
Welfare e servizi sociali: segnali di crescita, ma ancora carenze
Un altro settore che registra progressi è il welfare cittadino, grazie a progetti mirati alle fasce più fragili.
Farmacie comunali: stabile il gradimento, con un 7 pieno.
Asili nido: migliorano, raggiungendo il 6,8.
- Servizi sociali municipali: salgono a 6,4, un dato positivo ma ancora non sufficiente a garantire un supporto capillare ai cittadini più bisognosi.
Anche l’illuminazione pubblica mostra segnali di miglioramento, con un voto di 6,6, ma resta urgente un adeguamento della manutenzione e dei tempi di intervento.
Boom del turismo e nuovi trend di informazione
Il turismo continua a rappresentare un volano per l’economia cittadina. L’utilizzo del portale TurismoRoma.it è triplicato in cinque anni, con un aumento del 51% rispetto al 2022, mentre si registra un calo di affluenza ai Tourist Infopoint e una ripresa della card RomaPass, seppur ancora lontana dai livelli pre-pandemia.
Un’area che invece necessita ancora di miglioramenti è quella dei bagni pubblici, dove i P.Stop funzionano bene, ma mercati coperti e il Cimitero del Verano risultano ancora critici in termini di pulizia e sicurezza.
Roma migliora, ma non abbastanza
I dati della Relazione Acos 2024 evidenziano una città in evoluzione, dove alcuni servizi mostrano segnali di ripresa, ma dove permangono criticità strutturali che penalizzano la qualità della vita.
Roma continua a essere una città dalle potenzialità enormi, ma troppo spesso schiacciata dal peso di problemi cronici, come la gestione dei rifiuti, la mobilità e il degrado urbano. Se il Giubileo 2025 può rappresentare un’opportunità per migliorare infrastrutture e servizi, solo interventi strutturali e costanti potranno garantire un vero cambiamento.
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