È stata inaugurata sabato 15 febbraio, a Palazzo dei Trecento la mostra fotografica “We, Home”, evento che apre il ricco calendario di iniziative dedicate ai 50 anni dalla fondazione del Centro della Famiglia di Treviso. Il programma di eventi, che ruota attorno allo slogan “Storia e futuro con al centro la famiglia”, si articola su quattro tematiche principali: abitare, innovare, partecipare e generare. L’esposizione fotografica rappresenta dunque il primo appuntamento, incentrato sull’attualissimo tema dell’abitare. Pensata e realizzata per i 50 anni del CISF – Centro Internazionale Studi Famiglia, celebrati lo scorso anno, “We, Home”, ospitata nella Sala Consiliare di Palazzo dei Trecento dal 15 al 22 febbraio, offre un toccante viaggio attraverso 50 fotografie che ritraggono la casa come spazio vitale, di cura e di relazione. Le immagini, frutto del talento dei fotografi Roberto Morelli e Simone Durante, catturano l’essenza del quotidiano familiare, regalando spunti di riflessione sulla dimensione intima e preziosa della vita domestica di oggi.
L’inaugurazione della mostra ha visto la partecipazione del presidente del Centro della Famiglia don Francesco Pesce, del vice sindaco del Comune di Treviso Alessandro Manera e dei direttori dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia della Diocesi di Treviso, don Tiziano Rossetto, Federica Capizzi e Manuel Zugno.
Il Centro della Famiglia di Treviso, istituto diocesano civilmente riconosciuto, nasce a metà degli anni ’70 grazie all’intuizione del prof. don Mario Cusinato, seguendo l’invito della XII Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana ad aprire centri per la formazione degli operatori di pastorale familiare. Il Centro, in queste cinque decadi, si è evoluto, rispondendo alla necessità di formare le famiglie e non solo i giovani. Oggi opera con un approccio interdisciplinare in tre ambiti: formazione (matrimonio religioso e civile, Scuola di Formazione Familiare, gruppi sposi), cura (Consultorio Familiare socio-sanitario) e promozione della cultura della famiglia (rappresentanza, politiche familiari, analisi statistica), con la recente creazione dell’Osservatorio Natalità e Famiglia, del quale è co-fondatore.
Il convegno “Case e città a misura di famiglia”, previsto per sabato 22 febbraio alle ore 10 sempre a Palazzo dei Trecento, concluderà la settimana dedicata alla mostra “WE, Home”, approfondendo ulteriormente le tematiche legate all’abitare attraverso la voce delle principali istituzioni del territorio e quella delle famiglia.
“Iniziamo questo 50esimo anniversario proprio a partire dalla casa e dalla città, due dimensioni che solo apparentemente sono separate: parliamo infatti di dentro casa e fuori casa, ma in verità le famiglie vivono entrambe queste dimensioni – afferma il presidente del Centro della Famiglia don Francesco Pesce –. Non c’è famiglia senza la dimensione sociale e non c’è società senza il contributo specifico delle famiglie. Siamo contenti che questa mostra sia ospitata nella sala del Consiglio Comunale, al centro della città, dove questa osmosi è ancora più evidente”.
“Il Centro della Famiglia rappresenta da cinquant’anni un punto di riferimento per Treviso, contribuendo in modo concreto al benessere delle famiglie e alla crescita della comunità – le parole del vicesindaco del Comune di Treviso Alessandro Manera –. Ospitare la mostra ‘We, Home’ nel Salone di Palazzo dei Trecento, cuore istituzionale della nostra città, è un segnale forte del valore che riconosciamo a questa realtà e ai temi che porta avanti, con grandissimo senso di responsabilità, passione, professionalità ma anche sensibilità. La casa e la città sono spazi complementari in cui le famiglie vivono, crescono e partecipano alla vita sociale. Questa esposizione ci offre uno sguardo profondo sulla dimensione domestica, sull’importanza e la centralità dei contesti familiari nella costruzione del nostro presente e del nostro futuro.”
“Questa mostra mette in luce come la famiglia abbia bisogno di un luogo fisico per abitare -innanzitutto una casa – ma anche di luoghi sociali in cui abitare una rete di relazioni e in cui condividere un orizzonte di senso. I 10 pannelli sono brevi esperienze di ospitalità in cui per un attimo ci si trova ad abitare uno spazio familiare, il suo linguaggio, i suoi codici propri, i suoi significati e i suoi simboli. In questo senso la famiglia crea cultura, consegnandoci di volta in volta occhi un po’ più adeguati per abitare la realtà e le relazioni in modo umano, attraversando insieme le dimensioni contraddittorie e tensionali che le caratterizzano. Per questo, a nome della Diocesi di Treviso, ringraziamo il Centro della Famiglia per aver reso possibile questa mostra e per il percorso che da qui prende avvio in occasione del 50° di fondazione” il commento di don Tiziano Rossetto, Federica Capizzi e Manuel Zugno, direttori dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia della Diocesi di Treviso.
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