Il Comitato civico dei volontari di Viggiano e Comitato per la difesa della Tradizione storica di Viggiano e del ruolo di “Città modello di resilienza” riconosciuto dall’Onu ha inviato una nota per chiedere le del dimissioni del Presidente Gruppo Lucano, Pierluigi Martoccia e un incontro aperto al Sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala.
Recentemente il Presidente del Coordinamento del Gruppo Lucano di Protezione Civile ha rilasciato dichiarazioni contrastanti riguardo alla sede di Viggiano. Inizialmente, ha affermato che la sede era inagibile a causa di un’occupazione abusiva che perdura da tre anni. Tuttavia, in altre sedi ufficiali, ha riportato di aver svolto regolarmente attività di protezione civile e messa alla prova nella sede di Viggiano. Non solo addirittura nella stessa lettera – che ha indirizzato al Comune di Viggiano, e che fa parte degli allegati alla delibera di giunta che revoca il comodato d’uso gratuito, ha scritto in un punto: “ in riferimento all’utilizzo improprio ed a fini privati delle strutture preciso che le stesse sono state sempre utilizzate per scopi di protezione civile, per cui Le chiedo – si rivolge all’architetto Amelina, responsabile dell’Ufficio Tecnico di Viggiano-di circostanziare dette affermazioni in modo tale da poter notiziare le autorità competenti. “ quindi addirittura è lui che chiede maggiori dettagli e circostane manifestando candidamente di non saperne nulla. Queste dichiarazioni del Presidente Martoccia nonostante fossero contraddittorie – addirittura si colgono contraddizioni nella medesima nota datata 29.01.2025 -ed allegata alla delibera di revoca – hanno avuto conseguenze gravissime. Grazie alle affermazioni del Presidente del Gruppo Lucano, L’amministrazione comunale di Viggiano ha disposto con delibera di Giunta, la revoca del comodato d’uso dei locali concessi alla Protezione Civile di Viggiano. Questo ha determinato la chiusura della sede locale, arrecando un danno irreparabile all’organizzazione e ai cittadini che da essa dipendevano in termini di sicurezza. E proprio riguardo alla sicurezza ribadiamo- considerato che è stato da più parti evidenziato- che in un area altamente sismica come la nostra e con il centro Oli cosi vicino non possiamo restare senza il presidio della protezione civile. . Evidenziamo quindi che al Presidente Martoccia è sfuggito che se da un lato afferma- sempre nella medesima nota presente negli allegati alla delibera- che la sede era bloccata ormai dal 2023 come mai non continua dicendo che anche alla data attuale risulta occupata abusivamente , ma chiede lumi alla responsabile Arch. Amelina . Ma se così fosse dove ha svolto tutte le operazioni che tronfio elenca ? Dove ha fatto svolgere il servizio civile ai ragazzi? Dove ha fatto svolgere la messa alla prova o i lavori di pubblica utilità alle persone seguite dall’ufficio UEPE di Potenza? Oltre alle possibili ed eventuali violazioni di legge di natura penale per false attestazioni e al potenziale danno erariale dovuto a fondi pubblici impiegati senza giustificazione, emerge un ulteriore aspetto critico: secondo il regolamento che lo stesso Presidente del Gruppo Lucano di Protezione Civile, avv. Martoccia, ha inteso applicare, siccome non devono esserci comportamenti che possano nuocere alla protezione civile stessa lo stesso ha palesemente violato il punto “D” – in quanto ha posto in atto comportamenti e/o azioni in danno dell’associazione e/o dei rappresentanti legali- ed presumibilmente ed in via di accertamento anche il punto “E” del regolamento stesso, in quanto sono state sporte denunce in tal senso- ed infatti le sue dichiarazioni ondivaghe e contraddittorie hanno portato allo sfacelo della Protezione Civile di Viggiano. Per questi motivi, si ritiene necessaria e doverosa la richiesta di dimissioni del Presidente del Gruppo lucano , Avv. Pietro Luigi Martoccia, il cui operato ha avuto conseguenze gravissime per il territorio e per la sicurezza della comunità, e considerato che il suo è uno schema che si ripete si invitano i cittadini ad informarsi sulla capacità di distruggere le protezioni civili che non sono gestite da soggetti che non rientrano nelle sue simpatie -es vedi Castelluccio inferiore e tante altre sedi -.14:32
Alla luce di queste considerazioni, si chiede inoltre al Sindaco di Viggiano di tornare sui propri passi di concedere un confronto aperto e revocare la delibera adottata, in quanto essa si basa su dichiarazioni non chiare e addirittura contraddittorie del Presidente Martoccia – vedasi nota già citata del 29.01.2025 – e su nessuna certezza effettiva. Inoltre, il fatto che nei locali della Protezione Civile vi fosse materiale accumulato, come rilevato dal sopralluogo operato dal Comune, denota che proprio il Presidente Martoccia e il Presidente della sede di Viggiano – che non era il dott. Giuseppe Priore – non sono stati in grado di mantenere pulita l’area. Di questa situazione, prova di una totale inefficienza, o a questo punto deliberatamente inefficiente- non possono pagarne le conseguenze né il resto della Protezione Civile né gli stessi cittadini di Viggiano, e neanche i cittadini della Val d’agri che vedrebbero venir meno un servizio essenziale per la sicurezza della comunità. E collegandoci a quanto affermato sulla testata “La nuova” il Sindaco di Villa d’Agri Zipparri il quale ha manifestato la sua concreta paura rispetto all’esiguità delle strutture di sicurezza ed ora la dismissione della protezione Civile di Viggiano rappresenta l’aspetto più dolente considerata l’altissima sismicità dei luoghi – Viggiano è classificato zona 1b – e la presenza del COVA “a rischio di incidente rilevante” . Prendersi la responsabilità di chiudere la sede della protezione civile in quest’area significa rischiare molto. Il Comitato civico dei volontari di Viggiano Comitato per la difesa della Tradizione storica di Viggiano e del ruolo di “Città modello di resilienza “ riconosciuto dall’ONU
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