Dopo il Consiglio sulla sanità carrarese: la politica tra bocciature, ‘assoluzioni’ e polemiche

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CARRARA – Sono molti gli interventi politici delle ultime ore dopo il dibattito nel Consiglio comunale straordinario dedicato alla sanità pubblica a Carrara. Li riportiamo di seguito.

Lega: «Il Pd non dica ai cittadini cosa devono pensare»

«Il Partito Democratico di Carrara, nel suo ultimo intervento, ha bollato come “poco rispettosi” i comitati cittadini intervenuti in Consiglio Comunale sul tema sanità. E per quale motivo? Per aver fatto notare, ancora una volta, le promesse non mantenute da Regione Toscana sulla nostra sanità territoriale». Inizia così il comunicato della Lega. «Un’accusa paradossale che dimostra solo una cosa: chi governa questa Regione da sempre non ha più argomenti per giustificare il disastro in cui versa la sanità locale. Il Pd si affanna a difendere l’operato dell’amministrazione comunale e della Regione, provando a scaricare le responsabilità su altri. Ma la realtà è chiara: il declino della sanità pubblica in Toscana è il risultato di decenni di gestione della sinistra, con tagli, accorpamenti e scelte politiche che hanno penalizzato i territori più deboli, come il nostro. Non è un caso se oggi la sanità territoriale è ridotta a container inadeguati, se il Monoblocco è fermo, se la Casa della Salute di Avenza e la Scuola Infermieri restano solo sulla carta. È il frutto di precise scelte politiche fatte da Regione Toscana, che il Pd ha sempre guidato e che oggi prova a difendere con giustificazioni politicamente imbarazzanti. Ma il passaggio più surreale della loro nota è un altro: secondo il Pd, i comitati avrebbero sbagliato perché non hanno attaccato il governo nazionale di centrodestra. Dunque, non basta subire il disastro della sanità locale, bisogna anche seguire un copione imposto dalla sinistra per scegliere chi criticare? I cittadini hanno parlato chiaro, e non sarà certo il Pd a dire loro cosa devono pensare o chi devono attaccare. Noi siamo dalla parte dei comitati, dalla parte di chi difende il diritto alla salute, di chi chiede risposte concrete e non vuole più sentire scuse. Il Pd può scrivere tutti i comunicati che vuole per cercare di deviare l’attenzione, ma la verità è una sola: loro governano questa Regione da sempre e sono i primi responsabili politici di questo disastro».

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Pd a Cgil e Uil: «L’unica invitata al Consiglio era la direzione Asl»

«Il Consiglio comunale di giovedì scorso si è svolto secondo le regole e il presidente Bottici, a cui va il nostro apprezzamento, lo ha condotto nei termini corretti e condivisi. La richiesta del Consiglio arrivava da 5 consiglieri e l’unico soggetto invitato era la direzione aziendale». Così il Partito Democratico risponde a quanto dichiarato da Cgil e Uil che avevano lamentato il mancato invito a partecipare al Consiglio comunale. «Le associazioni che sono intervenute hanno raccolto le firme necessarie e i loro interventi sono stati correttamente approvati dal consiglio. Negli interventi e ieri sulla stampa abbiamo ribadito che riteniamo profondamente sbagliata l’idea che l’amministrazione abbia volutamente scelto di stare da una parte contrapposta agli interessi dei cittadini, e bene ha fatto la sindaca a ribadire di essere dalla parte dei cittadini partecipando, assieme alle organizzazioni sindacali, alla cabina di regia per controllare e monitorare le scelte che devono essere, poi comunque eseguite dall’azienda. Per questo motivo siamo stati accanto alle organizzazioni sindacali in tante battaglie durante anche questa consiliatura, e in Consiglio comunale sono stati non pochi gli interventi dei sindacati, non ultimo il voto unanime sulla vertenza di anestesiologia. Siamo riconoscenti ai sindacati per la loro partecipazione alla cabina di regia e oggi con loro aspettiamo che gli impegni presi dall’azienda vengano rispettati, a settembre ci è stato detto che inizieranno i lavori della palazzina e del distretto di Avenza e noi questo verificheremo nell’interesse della città e dei cittadini».

Caffaz: «Arrighi si dimetta da presidente della Conferenza zonale»

«Purtroppo in questi mesi la sindaca di Carrara Serena Arrighi ha dimostrato una totale inadeguatezza in tema di sanità e nella tutela delle strutture e dei servizi presenti a Carrara».  Come hanno ben evidenziato l’altra sera i comitati in consiglio comunale, la città non si sente più rappresentata da lei per non essere intervenuta con la necessaria reattività nella tutela della struttura del Monoblocco durante e dopo i controlli dei vigili del fuoco, per non aver difeso i tanti servizi (primo tra tutti oncologia) che negli ultimi mesi sono stati trasferiti altrove, per non aver inciso in nulla nel sollecito dei lavori per i distretti di Avenza e Marina, in pesante e colpevole ritardo, per aver accettato che reparti ospedalieri venissero sostituiti da container in cui piove a dirotto, per non aver difeso il progetto della RSA di Fossone che la città attendeva da 20 anni e per tanti altri motivi. Per la palese incapacità dimostrata nella tutela della sanità territoriale di Carrara, ma anche per non aver fatto minimamente rispettare il Pal del 2013 approvato all’unanimità dalla conferenza zonale dell’epoca, chiediamo le immediate dimissioni della Arrighi da presidente della Conferenza zonale».

Pri: «Inequivocabile l’intervento della consigliera Musetti»

«Dovrebbe essere ormai cosa chiara a tutti, anche agli organi di informazione, che la consigliera repubblicana Alberta Musetti esprime la propria posizione senza tanti giri di parole, assumendosene la piena responsabilità. Pertanto, il ritenere che il suo intervento, esplicito e coraggioso come sempre, nasconda una presa di posizione contro la maggioranza, non soltanto non si aggancia ad alcun dato oggettivo, ma è anche contrastante con quanto ha dichiarato in maniera inequivoca nell’ultima seduta del Consiglio, difendendo l’amministrazione comunale e la cabina di regia di cui fanno parte i sindacati, per quanto siano riuscite a fare nonostante l’inerzia dell’amministrazione sanitaria. Come si è udito chiaramente, infatti, l’invito un cambio di passo è stato rivolto all’amministrazione sanitaria, e non all’amministrazione cittadina di cui il Pri è parte». Lo scrive il Partito Repubblicano in una nota.

Fdi: «Arrighi e Pd disconnessi dai cittadini»

Il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia interviene sul «disperato tentativo di difesa del sindaco Arrighi da parte del Pd. Che il sindaco Arrighi sia scollegato dai carraresi è stato confermato dalla protesta dei comitati che da ben 18 mesi (445 giorni) auspicavano in una forte presa di posizione nei confronti di chi, come Asl, da decenni depreda servizi alla nostra città. Tutto ciò il sindaco e il suo vice, che è anche dipendente della stessa Asl, avrebbero dovuto aspettarselo visti i risultati della loro azione politica sulla sanità per non parlare di tanto altro. Come può il Partito democratico e i sudditi dell’amministrazione continuare a cercare di essere vittima senza ammettere di esserne i carnefici di questo continuo disastro, la presenza ieri sera di tutti i comitati dei cittadini che hanno all’unanimità chiesto alla sindaca da che parte sta, evidenziando a gran voce che non si sentono né rappresentati né tutelati è un termometro sopra ogni colore politico del malcontento cittadino di questa amministrazione. La favola che le responsabilità sono da addossare al governo Meloni non regge e i dati incontrovertibili dei finanziamenti record che quest’anno hanno raggiunto 8 miliardi e 95 milioni aggiunti a quello che sono i numerosi sprechi ingiustificabili come il numero incredibile di primari e direttori degli ospedali che per 9980 posti letto sono 1234 con un rapporto di 1 ogni 4,8 sono sotto gli occhi di tutti… mentre abbiamo quasi 5 direttori ogni posto letto, dall’altra parte non abbiamo personale sanitario sufficiente per poter muovere i pazienti dal reparto alle sale operatorie, quando abbiamo le liste d’attesa infinite, per una mammografia le date non sono disponibili, visita cardiologica 4 mesi, consulto psicologico 14 mesi, allergologia 4 mesi… Sono state fatte diverse richieste dai comitati tutte legittime, tra cui un servizio di trasporto dall’ingresso del monoblocco fino agli ormai pochi ambulatori rimasti e crediamo non sia una richiesta così difficile da evadere, avrebbe fatto una buona figura la prima cittadina visto che sedeva accanto ai vertici Asl provvedere in seduta stante ad attivare il servizio, non crediamo servano cabine di regia per un servizio gratuito di trasporto all’interno del Monoblocco. Fratelli d’Italia ringrazia i comitati per il continuo lavoro di controllo sopra le parti e di propositività al servizio dei più fragili e bisognosi di cure e auspichiamo che la preziosa azione e battaglia che portano avanti continui senza sosta. Vogliamo sottolineare quanto questa sinistra sia ormai scollegata dalla realtà e non sappia difendere e ascoltare i cittadini di Carrara e della nostra provincia che, vogliamo ricordarlo, come contribuenti e abitanti della zona più colpita dai tumori dovrebbero avere gli stessi servizi di quelli che vivono in città come Pisa, Firenze e Siena. È imbarazzante come un sindaco davanti a tanta rabbia e sgomento dei cittadini che non si sentono né tutelati né curati possa risentirsi con il pubblico presente sul termine usato sindaco e non ‘sindaca’. Per Fratelli d’Italia con i progetti e le promesse non ci si cura e il sindaco piuttosto che risentirsi dovrebbe con modestia accettare le critiche in maniera costruttiva con magari meno cabine di regia e più fatti per dare risposte concrete ad una città che per errori politici e disinteresse di chi ci ha governato non ha più servizi sanitari efficienti».

Bernardi contro la Cgil: «Incapace di controllare»

«Nicola Del Vecchio della Cgil lesa maestà? Attacca il presidente Bottici pubblicamente per non essere stato invitato al consiglio comunale sulla sanità locale e, come se fosse un’ingiustizia imperdonabile, osa sollevare la questione sulla sua fantomatica esclusione. Ma chi si crede di essere. Se voleva intervenire, doveva seguire le procedure del regolamento comunale: raccogliere 5 firme e chiedere di parlare, non può certo pretendere che venga dato spazio a chi non rispetta le regole anche se in rapporti stretti con la Arrighi». È quanto scrive in una nota il consigliere di opposizione, Massimiliano Bernardi. «Ci sta invece che il sindacalista rosso temeva profondamente la massiccia presenza dei cittadini e dei lavoratori infuriati e, per questo, ha giocato il gioco delle tre carte, facendo la vittima e cercando contestualmente di evitarne il confronto diretto in aula. Dalle dichiarazioni fiume sulla stampa emerge anche che il segretario della Cgil avrebbe voluto estendere il suo controllo, oltre che sulle tematiche del marmo, anche all’interno del consiglio comunale per monitorare ogni decisione e ogni dinamica, mettendo in discussione la libertà di azione e indipendenza delle istituzioni locali. Bravo davvero! Le sue dichiarazioni sulla sanità a Carrara sono l’ennesima dimostrazione di come il sindacato della sinistra, invece di proporre soluzioni concrete, abbia sempre preferito rifugiarsi in retoriche difensive che non fanno altro che mascherare le vere responsabilità. Parliamo di “cabine di regia” come se fosse la panacea per tutto, ma non basta girare attorno ai problemi senza affrontarli. Quindi cosa fa il segretario della Cgil? Rilancia sul tema dei ritardi nella realizzazione di opere su questo territorio, dando la colpa alla debolezza della politica (Arrighi e il Pd per esempio? E altrimenti chi?). Rivendica pure, in “cabina di regia”, di essere stato l’unico pungolo nei confronti della Asl per vedere garantiti e rispettati gli impegni per la realizzazione di opere che questo territorio attende da anni. È evidente dai risultati disastrosi sulla riorganizzazione e sui tempi che Del Vecchio e la sua sigla sindacale sono stati assolutamente incapaci di prendere in mano la situazione per controllare e monitorare le scelte scellerate dell’Asl. E dov’era la Cgil quando sono emerse le criticità lavorative e ambientali oltre che sulla sicurezza dei luoghi di lavoro negli ambulatori dentro ai container allagati dall’acqua piovana? Nella sua dinamica strategica, Del Vecchio sostiene inoltre di non avere bisogno di “cabine di regia” per avere confronti con l’Asl, che eventualmente quando sono mancati sono state attuate le mobilitazioni. Infatti l’accordo tra la Cgil e l’Asl per gli anestesisti è l’ennesima dimostrazione di come il sindacato stia giocando a favore di compromessi dannosi per i cittadini. Il rinvio del taglio del numero degli anestesisti ad aprile non risolve affatto il problema delle risorse, ma lo rimanda. La Cgil sta accettando soluzioni temporanee che non fanno altro che posticipare una crisi sanitaria inevitabile, senza tutelare davvero i diritti dei cittadini e la qualità dei servizi pubblici. Un accordo che non è una vittoria, ma un fallimento per chi cerca una sanità efficiente e accessibile. Infine, dopo trent’anni di governi della sinistra, le difficoltà del sistema sanitario non possono essere scaricate esclusivamente sul governo Meloni. Se la sanità è in profonda crisi, soprattutto è colpa di una gestione della sinistra inefficace che ha fatto prevalere interessi di parte invece di lavorare per migliorare un servizio che ormai rasenta il collasso. Vedi il buco di 400 milioni di euro durante il governo del piddino Enrico Rossi in Regione e quindi non possiamo continuare a fare finta che tutto vada bene, difendendo posizioni ideologiche che non portano da nessuna parte. La verità è che, anziché risolvere i problemi reali, ci si aggrappa a facili scusanti e a soluzioni che non risolvono nulla. I sindacati dovrebbero smettere di nascondersi dietro un’ideologia che ormai ha solo il potere di bloccare ogni vero cambiamento. È ora che si faccia un passo indietro e si guardi alla realtà: la sanità ha bisogno di una riforma radicale, non di più retorica e più difese corporative. È tempo che si mettano da parte i piccoli giochi di potere e si cominci a lavorare per i cittadini, per quelli che ogni giorno sopportano le inefficienze di un sistema che non può più aspettare».





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