InnovAzione: la vocazione di Torino per l’Innovation e la tecnologia di Tau Group

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


In partnership con lo Studio Legale Improda – avvocati associati

L’Innovazione rappresenta una vocazione, una attitudine, una propensione che può permeare in profondità lo spirito e il tessuto di un territorio. A Torino, storica capitale dell’industria automobilistica italiana, la crisi e il ridimensionamento delle realtà produttive più tradizionali non hanno fatto venire meno la consolidata inclinazione del territorio ad innovare.

Così da alcuni anni sotto la Mole si registra una peculiare e prolifica effervescenza di startup e progetti d’impresa legati all’Aerospazio, al Design, alla Cultura, alla Mobilità e all’Energia. Non a caso la Città di Torino, nello scorso mese di dicembre, è stata premiata a Parigi nell’ambito della cerimonia per i prestigiosi Startup Ecosystem Stars Awards.

Microcredito

per le aziende

 

Torino, recita la motivazione, è un polo di innovazione diffuso e aperto, pronto ad affrontare le sfide urbane attuali e future: una città dinamica e attrattiva per le startup e per tutti coloro che vogliono promuovere l’utilizzo delle nuove tecnologie per lo sviluppo dei territori e il benessere dei cittadini.

Gli Startup Ecosystem Stars Awards, organizzati da ICC e Mind the Bridge, in collaborazione con l’OCSE e la Commissione Europea, con il sostegno di Microsoft, premiano le migliori organizzazioni governative e le loro iniziative a supporto dell’innovazione.

Ha commentato Chiara Foglietta, Assessora all’Innovazione della Città di Torino: “Dopo la nomina a Capitale europea dell’innovazione e Capitale europea dello smart tourism, questo ulteriore riconoscimento ci riconosce a livello globale come un ecosistema di supporto alle startup grazie ai risultati conseguiti con le piattaforme di innovazione aperta come CTE Next Torino City Lab”.

In un simile contesto, una vicenda emblematica è quella che vede protagonista Tau Group, una giovane e dinamica azienda torinese, fondata nel 2013 da Francesco Taiarol, Piero Degasperi e Filippo Veglia.

Si tratta di un’iniziativa d’impresa che pone il proprio focus sulle tecnologie riguardanti i fili elettrici, fortemente connessa alle più avanzate frontiere dell’automotive, ma che espande il suo raggio d’azione ben oltre questo particolare comparto.

La specificità del progetto di Tau Group consiste principalmente nella sostituzione delle attuali soluzioni di smaltatura del filo, che prevedono l’uso di solventi pericolosi e inquinanti, con una nuova tecnologia per rivestire il filo con polimeri ingegneristici avanzati, riversata in un brevetto denominato “DryCicle”.

Il dato di partenza è costituito dal fatto che oggi, nei processi produttivi già in voga, il filo presente nei motori elettrici viene smaltito tramite un processo piuttosto articolato, che richiede ripetute fasi di evaporazione e l’utilizzo di solventi fortemente dannosi per l’ambiente.

Ebbene, il sistema incorporato nel brevetto DryCycle consente di ottenere risultati equivalenti e addirittura migliorativi rispetto a quelli del suddetto tradizionale processo, facendo ricorso ad un procedimento altamente innovativo, caratterizzato dal prevedere un unico passaggio.

Microcredito

per le aziende

 

La tecnologia dell’azienda torinese permette tra l’altro l’eliminazione dell’uso degli inquinanti solventi, riducendo drasticamente il consumo energetico e minimizzando gli scarti di produzione.

Il trovato oggetto della privativa brevettuale, in quanto incentrato su un processo che prevede una sola fase, determina anche un significativo ridimensionamento dei tempi di produzione.

Tau Group, in buona sostanza, ha introdotto nel mercato una nuova tecnica di produzione di fili ecosostenibili, ad alte prestazioni e a basso costo, per l’utilizzo sui veicoli elettrici e più in genere su macchine elettriche, fornendo così un tangibile contributo allo sviluppo della mobilità sostenibile.

Francesco Taiarol, CEO e co-fondatore dell’impresa, illustra le premesse dalle quali è partito il progetto dal punto di vista tecnico: “Un motore elettrico ha delle cave in cui viene cucito il filo. E il flusso di corrente genera il campo magnetico che fa girare l’albero. Senza l’isolamento il motore non va e stiamo parlando di un isolamento dal decimo di millimetro che deve tenere migliaia di Volt”.

Ma il processo di isolamento dei fili, come si diceva sopra, produce effetti altamente inquinanti; ebbene, facendo di nuovo ricorso alle parole dell’imprenditore, comprensibilmente piene di orgoglio: “La nostra macchina adotta invece vernice solida e non usiamo solventi da bruciare”.

La credibilità e la solidità del progetto d’impresa di Tau Group risultano confermate anche dalla fiducia accordata all’iniziativa dal mondo della Finanza, usualmente molto rigoroso e necessariamente selettivo.

L’azienda a fine 2024 ha ricevuto dalla BEI – Banca Europea per gli Investimenti un finanziamento da 20 milioni di euro e sempre lo scorso anno ha chiuso un round da 1,5 milioni di euro guidato da MITO Tech Ventures, al quale ha partecipato anche CDP Venture.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

In quella occasione ha commentato, con comprensibile soddisfazione, Francesco Taiariol: “Siamo entusiasti di accogliere MITO Tech Ventures tra i nostri investitori. Questo contributo ci permetterà di accelerare lo sviluppo delle nostre tecnologie e di rafforzare la nostra posizione nel settore. La nostra missione è contribuire in maniera decisiva alla transizione ecologica, sviluppando soluzioni all’avanguardia che rendano l’elettrificazione più efficiente e sostenibile. Grazie al supporto di investitori che condividono la nostra visione, come MITO Tech Ventures, siamo pronti a fronteggiare le sfide future e a guidare l’evoluzione di un settore in rapida trasformazione”.

Tau Group guarda dunque con fiducia e ambizione alle sfide del Futuro, rispecchiando in modo emblematico la forza e la vitalità del proprio territorio di origine.

D’altronde, per citare anche in sede di chiusura le parole del manager e imprenditore torinese: “Perché Torino? È uno dei migliori posti al mondo per fare un’azienda manifatturiera”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Source link