“Intensificate le attività di derattizzazione”

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“Quello dei topi e dei ratti è un problema su cui, da sempre, si mantiene un costante controllo, con censimento e mappatura dei siti a rischio ed endemici di infestazione. E da quando è stato attivato il porta a porta si sono intensificate le attività di derattizzazione. Ad ogni singola segnalazione segue l’attivazione di un intervento che viene portato avanti fino a conclusione della problematica”. Risponde così, l’assessore all’ambiente del Comune di Modena, Vittorio Molinari, all’interrogazione del consigliere Paolo Barani di Fratelli d’Italia.

Dopo aver ricordato come la presenza di topi e datti comporti “una serie di rischi per la salute pubblica” oltre a poter causare “danni significativi a strutture urbane e beni immobili dei cittadini”, il consigliere ha, infatti, chiesto “se da metà 2022 ad oggi si è verificato un aumento della presenza di topi e/o ratti in centro storico e nelle zone limitrofe” e “se l’Amministrazione ritiene che vi sia un nesso di causalità tra l’aumento della presenza di ratti e/o topi e la presenza dei rifiuti abbandonati”. Quesiti, quelli oggetto dell’interrogazioni di Barani, nati dalle “numerose segnalazioni da parte di residenti, condomini, esercenti” e della stampa locale.

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Molinari ha spiegato come, nella pratica, il censimento di “specie notoriamente sfuggenti” come quella dei “muridi” rappresenti “un’operazione particolarmente impegnativa” e come, in sua assenza, “le segnalazioni potrebbero essere utilizzate per determinare una stima approssimativa del fenomeno”. L’assessore ha quindi illustrato i dati relativi alle segnalazioni dei cittadini prevenute allo sportello Urp dal 2018 ad oggi, evidenziando come negli anni vi sia un loro “progressivo aumento”, sono infatti passate da 309 del 2018 a 374 del 2024.

“Nel dettaglio – ha sottolineato – le segnalazioni mostrano un trend crescente nel biennio 2018-2019, che diventa decrescente tra il 2020 e il 2022 quando si registra il valore minimo di 293”. Dato, quest’ultimo, su cui “può aver influito la pandemia che limitando la presenza all’aperto dei cittadini ha ridotto le occasioni di imbattersi in avvistamenti dei roditori”. Molinari ha poi precisato come, analizzandola con rigore, questa tendenza non raggiunga però una soglia per la quale si possa considerare “statisticamente significativa” per quanto riguarda la densità della popolazione dei ratti. “La letteratura scientifica – ha poi aggiunto – è invece unanime nel ritenere assai complessi i meccanismi che condizionano e regolano tale densità di popolazione”. 

Passando poi ad illustrare l’attività dell’amministrazione per fronteggiare la problematica, Molinari ha spiegato come “l’impegno del servizio di derattizzazione in appalto alla ditta Biblion Srl è sempre portato avanti in stretta correlazione con il rispettivo Ufficio Comunale del servizio Verde e Transizione ecologica che si occupa di controllare le attività e sollecitare azioni migliorative o di potenziamento”. “Il servizio – ha aggiunto – prevede inoltre una collaborazione con esperti del Centro Agricoltura Ambiente che affianca i tecnici comunali nella gestione delle situazioni più complesse. Come è previsto anche un supporto al cittadino per riuscire ad affrontare le problematiche a 360 gradi”.

“Da sempre – ha proseguito l’assessore – si mantiene in costante controllo dinamico il censimento e la mappatura dei siti a rischio ed endemici di infestazione. Da quando poi è stato attivato il porta a porta si sono intensificate le attività di derattizzazione e sono state previste collaborazioni più strette tra il servizio di derattizzazione, il servizio raccolta rifiuti e il servizio Verde. A tale scopo è stato fatto, a gennaio 2024, un incontro tra i diversi uffici comunali ed Hera per condividere le problematiche riscontrate in corso di derattizzazione e disinfestazione con chi si occupa di manutenzione del verde e gestione di rifiuti, al fine di coordinare gli interventi e migliorare l’efficienza degli stessi per i diversi aspetti coinvolti”. “In ogni caso – ha concluso – ad ogni singola segnalazione segue l’attivazione di un intervento di derattizzazione che viene portato avanti fino a conclusione della problematica”.

Insoddisfatto della risposta, il consigliere Barani ha replicato che “l’assessore ci dice che c’è un servizio di derattizzazione appaltato dal Comune e che questo servizio parrebbe assolutamente inefficace perché aumentano le segnalazioni e, come riportato dalla Gazzetta di Modena del gennaio di quest’anno, aumentano del 15% anche gli interventi delle aziende private e il problema non si risolve. Aziende private che dicono che i sacchi dell’immondizia, se rimangono fuori, è innegabile che attraggono molti animali”. “È confermato – ha detto Barani – che la città è in una situazione di degrado e sporcizia conclamata”.

Riprendendo la parola per l’intervento di chiusura, l’assessore Molinari, ha fatto notare come “l’intervista citata dal consigliere sia ad un solo soggetto e neanche così assertiva. Il 15% di aumento nel lavoro di un solo operatore non è significativo di tutto il mercato”. “Diamoci una misura nei giudizi – ha concluso l’assessore – perché parlare di assoluto degrado mi pare sia un’opinione che dipende dal grado di tolleranza personale. Queste cose non piacciono neanche a noi, sia ben chiaro, e non ci sono dubbi che si possa sempre migliorare, ma sono convintissimo dell’impegno che ci metteremo per affrontare. Una situazione su cui stiamo intervenendo con la derattizzazione, ma non è facile sradicarla”.



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