Maxi operazione antimafia tra Bari e Turi: 37 arresti per traffico di droga, armi ed estorsioni ​

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


 

​ 

​ 

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Le indagini hanno documentato una lotta tra i clan “Parisi” e “Strisciuglio” per il controllo della piazza di spaccio turese

Questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, coadiuvati in fase esecutiva dai militari dei reparti territorialmente competenti, dal Nucleo Cinofili CC di Modugno e dal 6° Nucleo CC Elicotteri, hanno eseguito un’imponente operazione contro la criminalità organizzata barese.

Il quadro indiziario raccolto dai Carabinieri a carico degli indagati è stato condiviso dalla Direzione Distrettuale Antimafia che ha avanzato la richiesta di emissione di misura cautelare contestando 146 capi di imputazione. Il Gip del Tribunale di Bari, accogliendo la richiesta, ha disposto la cattura di 37 indagati, tra cui figurano soggetti affiliati ai clan mafiosi “Parisi” e “Strisciuglio”.

Dei 37 indagati, 15 sono stati colpiti dalla misura della custodia cautelare in carcere, 16 da quella degli arresti domiciliari mentre gli altri 6 sono stati destinatari dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con la prescrizione di non allontanarsi dalla propria abitazione nella fascia oraria compresa tra le 22.00 e le 7.00 di ogni giorno.

146 capi di imputazione

Sono 146 i capi di imputazione contestati, tra cui associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di droga (anche con l’aggravante della cessione a minori), ricettazione e detenzione illegale di armi clandestine, violazione degli obblighi di sorveglianza speciale, estorsione aggravata, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, favoreggiamento personale, ricettazione, fraudolento danneggiamento dei beni assicurati, falsità ideologica, violenza o minaccia a pubblico ufficiale.
Infine, sono contestati i reati di estorsione e incendio, entrambi aggravati dal metodo mafioso.

L’inizio delle indagini: l’incendio doloso a Turi

I provvedimenti scaturiscono dall’indagine, convenzionalmente denominata “Messa a Fuoco”, condotta dall’ottobre 2021 al maggio 2023 dal NOR – Sezione Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Gioia del Colle, mediante intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali (eseguite anche presso la sala colloqui della Casa Circondariale di Bari), installazione di sistemi di videosorveglianza e di monitoraggio della posizione con GPS, servizi di OCP, perquisizioni e sequestri, avviata a seguito di un incendio doloso di veicoli avvenuto in Turi.

Le indagini hanno permesso di accertare la natura dolosa dell’incendio, scoprendo che l’azione delittuosa era una ritorsione contro un gruppo criminale per aver violato il divieto di spacciare droga a Turi.

Sono state identificate due associazioni armate rivali, dedite al traffico di cocaina, facenti capo ai clan baresi “Parisi” e “Strisciuglio”. Questi gruppi, strutturati in modo piramidale, erano in lotta per il controllo della piazza di spaccio turese. Le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno rivelato la precisa ripartizione dei ruoli all’interno delle associazioni: promotori, dirigenti, contabili, organizzatori e venditori al dettaglio di cocaina.

“Ingegnosi nascondigli per occultare la droga”

Gli indagati utilizzavano nascondigli ingegnosi per occultare la droga, come le intercapedini dei box seminterrati e i muretti a secco, per ridurre il rischio di perquisizioni da parte delle forze dell’ordine e un linguaggio convenzionale per scongiurare il pericolo di intercettazioni. Le indagini hanno documentato molteplici attività di narcotraffico, anche verso minori, ed episodi di estorsione aggravata dal metodo mafioso, legati alla riscossione di debiti di droga e alla lotta per l’egemonia territoriale.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Dopo l’arresto di alcuni promotori di una delle due associazioni, altri membri, tra cui una donna, hanno assunto il controllo delle operazioni illecite, continuando a recuperare i proventi dello spaccio e garantendo la continuità dell’attività criminale.

Gli investigatori hanno scoperto che un gruppo era sotto la direzione di un detenuto che dal carcere dava ordini per gestire il traffico di droga.

Gli spacciatori seguivano turni, anche durante le festività, e usavano schede telefoniche intestate a prestanomi, social network e applicazioni di messaggistica per evitare le intercettazioni. Documentate videochiamate tra i membri delle associazioni, inclusi i capi detenuti.

Durante le indagini sono stati effettuati 11 arresti in flagranza di reato, 13 denunce in stato di libertà, il sequestro di oltre 1 kg di droga, una pistola e denaro contante.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione delle misure cautelari odierne, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

L’articolo Maxi operazione antimafia tra Bari e Turi: 37 arresti per traffico di droga, armi ed estorsioni proviene da Turi – La Voce del Paese.

 

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

 

​   



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Conto e carta

difficile da pignorare